Europeo U20: l’Italia sfiora l’impresa, ma la Serbia è glaciale nei momenti topici del match

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ITALIA – SERBIA 61-67

(13-11; 19-22; 10-19; 19-15)

Prima sfida del secondo girone per l’U20 di Sacripanti, che si è qualificata dopo la vittoria per 57-55 contro la Francia nell’ultima partita del girone. Sfida semi-proibitiva contro la fortissima Serbia, imbattuta nel torneo e reduce da vittoria con uno scarto medio di 13 punti.

Inizio pessimo per gli azzurri che perdono 3 palloni consecutivi, con la Serbia che ne approfitta per scappare subito sul 8-0, soprattutto grazie a Jaramaz. Lupusor sblocca l’Italia dall’angolo, la difesa sale d’intensità e gli azzurri si portano sul 6-10. Fontecchio infila 5 punti consecutivi, e l’Italia sorpassa sull’11-10, e il quarto termina sul 13-11, grazie a una difesa arcigna dell’Italia.

Un super Flaccadori apre il secondo periodo con 5 punti consecutivi che lanciano gli azzurri sul 18-15, poi ci pensa Spatti con 4 punti filati e una stoppata clamorosa a sancire il 22-17. Dabidovac in tap-in riporta i suoi sul meno 1, ma la coppia Fontecchio-Spissu confeziona due ottime giocate e l’Italia si porta sul 27-22 obbligando la Serbia al time-out. Spissu non si ferma, altra bomba e massimo vantaggio azzurro sul +8, ma Jaramaz e Rebic armano la mano da fuori e la Serbia si porta sul 28-32. Black-out totale azzurro, Rebic castiga ancora da fuori e sorpassa, e si va all’intervallo con i serbi avanti 33-32.

Dopo aver trovato il vantaggio con Vedovato, il solito Jaramaz firma il +3 serbo, con gli azzurri che ora faticano a trovare il canestro. Si sblocca Laquintana, ma Apic sotto canestro ha vita facile e la Serbia si porta sul 41-36. Vedovato tiene sempre vive le speranze azzurre, ma la Serbia è brava a rispondere colpo su colpo, e allunga addirittura sul +10 grazie a un gioco da 3 punti di Zagorac. Si va all’ultimo periodo con la Serbia avanti 52-42.

Un contropiede di Akele porta l’Italia sul meno 8 obbligando i serbi al minuto, ma è sempre lo stesso ragazzo ex Reyer a siglare il 48-54. L’Italia ora è carichissima, il solito Spissu piazza la bomba del meno 1 allungando il parziale. La Serbia perde un altro pallone, e un immenso Zilli segna un gioco da 3 punti per il vantaggio sul 56-54 azzurri. Spissu sfrutta al massimo un tecnico per flopping a Jamaraz, e sigla 3 punti per il +5 Italia, allungando il parziale sul 15-0. Tejic interrompe il digiuno serbo e appoggia il meno 3, l’Italia non concretizza un paio di attacchi e grazie a 2 liberi di Guduric il punteggio dice 59-58 Italia. Vencato commette il quinto fallo in attacco, e ancora Guduric infila prima un lay-up e poi 2 liberi per il +3 Serbia (anche se su un rimbalzo conquistato, lo stesso Guduric aveva un piede nettamente fuori dal campo). Laquintana con potenza sigla il meno 1, Jaramaz sbaglia la tripla, ma lo stesso fa Spissu dal lato opposto. Tejic invece concretizza un appoggio in sospensione firmando il 64-61 a 28 secondi dal termine. Akele sbaglia la rimessa, Jaramaz è glaciale dalla lunetta, Fontecchio perde ancora pallone e la gara termina così. Vince la Serbia per 67-61.

ITALIA: Cappelletti, Lupusor 2, Laquintana 4, Spatti 4, Spissu 12, Vencato 1, Flaccadori 5, Fontecchio 10, Akele 8, Benetti, Zilli 7, Vedovato 8

SERBIA: Rebic 12, Zagorac 7, Guduric 10, Rakicevic, Apic 4, Babovic 4, Jaramaz 15, Davidovac 7, Bursac, Klapanovic, Salic, Tejic 12

Luca Consolati

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