F8, le pagelle di Cremona-Bologna: Diener scorda la carta d’identità, bene Mathiang e Crawford; Aradori ci prova, Punter si spegne alla fine

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VANOLI CREMONA

Saunders 7: le sue penetrazioni cominciano a fare male sin dalle prime battute, diventano letali nel secondo quarto quando riesce a mettere in ritmo i compagni, che ripagano con un periodo stellare. Le sue scorribande nel secondo tempo tengono a bada la rimonta bolognese. 15 punti e 5 assist alla fine. 

Diener 8: una sentenza dall’arco. Nel primo tempo concretizza nel cesto qualunque pallone tiri dal perimetro (6/7), contribuendo a scavare il profondo solco dai bianconeri; non manca di regalare altri canestri pure nella ripresa. Nel post partita: “Queste partite mi divertono, mi ricordano le partite dentro o fuori del college”. Come essere ancora ragazzini a 36 anni. 

Ricci 6+: parte male, nella ripresa pesca un paio di canestri da tre in risposta al buon momento virtussino e riesce a muoversi meglio per se stesso e per i compagni

Ruzzier 5,5: si infiamma un paio di volte e cerca di dare il solito contributo in uscita dalla panchina, ma la sua regia accusa qualche persa di troppo 

Mathiang 7,5: nel pitturato riesce a fare la voce grossa, grazie ai compagni che riescono ad attirare la difesa e a liberarlo per un canestro facile, in particolare nel secondo quarto, quando capitalizza un paio di giochi da tre punti. Giganteggia anche nella ripresa e chiude con la solita doppia doppia (19+10).

Crawford 7,5: la sua versatilità offensiva si dimostra problematica per qualsiasi difensore. Appare di meno nella ripresa, ma solo perché altri recitano il ruolo da protagonisti.

Aldridge 6,5: stenta la mano dall’arco inizialmente, ma dal secondo periodo annulla difensivamente M’Baye e Moreira, negando loro facili ricezioni e canestri. Importante ruolo dietro le quinte. 

Stojanovic 5,5: mai veramente in partita, spara a salve; si fa vedere solo alla fine con il canestro che chiude la partita.

VIRTUS BOLOGNA

Punter 6+: non arma immediatamente la mano, dando più che altro il suo contributo nel muovere l’attacco, poi nel secondo quarto non riesce a tenere la marcatura su Saunders e i cambi su Diener, che lo puniscono con punti a ripetizione. Prova ad emergere nella ripresa con i suoi tiri in isolamento, ma è nel finale che si fa sentire di più riportando i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio. Si spegne nel momento decisivo, chiudendo a quota 19 la sua partita.

Martin 6-: prova a mettere la sua solita impronta di grande energia difensiva, ma predica in solitaria; stenta parecchio dalla lunetta, piccolo dettaglio che fa la differenza.

Moreira 5: partita in continua sofferenza per il lungo angolano, sovrastato nel duello sotto i tabelloni con Mathiang, che gli sguscia via e gli nega appoggi facili vicino al ferro. Decisamente non la sua serata.

Taylor 6+: Sacripanti lo rimette in campo forse troppo tardi nel primo tempo, nel momento in cui Cremona ha già preso il largo. Prova a rialzare le sorti della squadra nel terzo periodo, ma le percentuali dall’arco lo tradiscono in pieno (1/7) impedendogli di dare più aiuto nella rimonta. Esce anche per 5 falli dopo una prova da 14 punti.

Baldi Rossi: sv

Kravic 6: impatto subito importante in uscita dalla panchina: riceve palla e appoggia comodo 10 punti nei primi 8’. Non si può dire lo stesso nel secondo tempo: i compagni non riescono a trovarlo e la Virtus perde un punto di riferimento importante nel pitturato

Aradori 7,5: dopo un avvio a rilento, si scatena nella prima metà del secondo periodo mettendo in piedi un duello con Crawford a chi ne mette di più; nel momento in cui Cremona prende il largo, viene accomodato in panchina. Nella ripresa però non abbassa il ritmo gara, mettendo la sua impronta in tutte le azioni della Virtus che lo coinvolgono, ma non è sufficiente per completare la rimonta. Il migliore comunque con 26 punti e 6 rimbalzi.

M’Baye 5,5: partenza positiva, poi alla distanza perde colpi e incisività offensiva: impatto che manca perdutamente ai bianconeri, soprattutto nella ripresa dove servivano anche i suoi canestri

Cournooh 5,5: non gli riesce ripetere la magica serata contro Milano. Fa quello che può.

 

Federico Gaibotti

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