Gek Galanda sulla questione Pistoia-Milano: “Da sportivo, penso abbia ragione l’Olimpia”

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Nonostante un pezzo di cuore lasciato nel capoluogo toscano, avendoci giocato dal 2011 al 2014, anno del ritiro e avendo fatto parte del Consiglio di Amministrazione del club in passato, Giacomo Galanda si è schierato in favore dell’AX Armani Exchange Milano nella diatriba con la OriOra Pistoia relativa alla vittoria a tavolino assegnata a quest’ultima lo scorso weekend, dopo che i meneghini avevano schierano James Nunnally, che doveva invece scontare una squalifica inflittagli nel 2016 per un tweet contro gli arbitri.

Ai microfoni de La Nazione di Pistoia, Galanda ha dichiarato:

Principalmente, non ragiono per regolamenti ma per logica. E per questo mi viene da difendere Milano, ultimo anello di una catena che parte dalla Federazione. Quest’ultima ha fatto scendere in campo Nunnally e Avellino non ha comunicato la squalifica. Se fossi Milano, firmassi un giocatore, non mi informassero della sua situazione, lo schierassi e mi dessero partita persa a tavolino, un po’ storcerei il naso. Ma neppure se fossi Torino o Reggio Emilia [concorrenti di Pistoia per la salvezza, ndr] sarei contento.

Pistoia ha fatto la sua segnalazione, una mossa corretta anche se andava fatta subito alla fine della gara per essere valida. Come tifoso sono contentissimo di questi due punti, ma non come sportivo. Da consigliere federale dico che c’è un regolamento e va rispettato, ma non so dire bugie quindi non posso dire che sia un risultato che mi soddisfa. Non vedo da parte di Milano dell’intenzionalità a commettere una scorrettezza, anche perché avrebbe potuto far giocare un altro al posto di Nunnally e la partita non sarebbe cambiata. Quale occasione migliore per far scontare la squalifica se non contro l’ultima in classifica?

Francesco Manzi

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