Gigi Datome sui sette americani in Serie A: “Se vogliamo fare una D-League “pizza e mandolino”…”

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Domani sera, al Mediolanum Forum di Assago, si giocherà un’importante sfida di EuroLeague tra EA7 Emporio Armani Milano e Fenerbahce Istanbul. E’ naturale pensare a lui quando si parla della squadra turca: Luigi, detto “Gigi”, Datome. Infatti il capitano Azzurro è alla sua seconda stagione ad Istandul e alla prima ha fatto benissimo dentro (Eurolega sfiorata) e fuori dal campo (diventando l’idolo dei tifosi gialloblu).
Datome, prima di andare al Fenerbahce, era stato lungamente corteggiato e anche parecchio vicino a firmare con l’Olimpia Milano ma ha preferito non “tradire” i suoi colori giallorossi e ha così deciso di intraprendere quest’esperienza turca che si sta rivelando di altissimo livello. Quest’oggi sul quotidiano La Repubblica è apparsa una sua intervista dove ha parlato del nuovo format dell’EuroLega, del nostro basket e dell’idea di portare a sette stranieri qualsiasi il nostro campionato, non limitando quindi il numero dei visti e dei tre americani.

datome messina italia

Qual è la sua opinione su questa nuova EuroLeague?

“Penso che giocare tante partite sia un bene per il prodotto ma questo comporta un po’ di problemi per noi, per esempio spesso ci capita preparare delle partite con una sola sessione video, però c’è anche da dire che è una formula nuove e, come tutte le formule nuove, va assimilata”.

Il campionato italiano non è più competitivo a livello europeo da anni: perché di tutto questo?

Mancano i soldi ma soprattutto mancano le idee. La sola Milano ormai è il sogno di un giocatore, mentre tutto il resto non lo è più, purtroppo. Ormai i club vengono usati come trampolino di lancio verso qualche nuova e migliore esperienza europea; un altro errore sarebbe permettere a sette americani di giocare perché andremmo a creare una specie di D-League “pizza e mandolino” ma, se è quello che vogliamo, allora è la formula perfetta…”

Capitolo Nazionale. Cosa ne pensa della conferma di Messina e il Pre-Olimpico fa ancora male?

“Messina è una garanzia. Il Pre-Olimpico è stata la “botta” peggiore della mia carriera. Il prossimo europeo dev’essere quello del riscatto. Il girone è equilibrato ma mancano tantissimi mesi e ci sono troppe variabili che andranno ad influire da qui a settembre, sia per noi che per gli altri”.

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