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Il naufragio della carriera di Zhaire Smith: colpa del pollo Thai

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Zhaire Smith nel 2018 fu scelto con la 16° chiamata assoluta al Draft dai Phoenix Suns e immediatamente ceduto a Philadelphia in cambio di Mikal Bridges. Nonostante ci fossero importanti aspettative su di lui, nella stagione da rookie disputò appena 6 partite con 6.7 punti di media. Non andò meglio l’anno successivo: 4 partite totali e addirittura 4.6 minuti di media sul parquet. Ad oggi sono queste le uniche 10 partite giocate da Smith in NBA. Venne scambiato a Detroit e subito tagliato, poi firmato da Memphis e di nuovo svincolato prima che potesse mettere piede in campo. Fu incluso nel roster dei Memphis Hustle, in G-League, nel 2021 senza però mai giocare un minuto. Quest’estate ha disputato la Summer League con Oklahoma City, riuscendo poi a firmare un Exhibit 10 con i Cleveland Cavaliers.

Insomma, Smith nel giro di pochi anni e con un numero ridottissimo di partite disputato è uscito dai radar NBA nonostante le premesse fossero buone. Finora il naufragio della sua carriera era rimasto un mistero, ma è stato proprio il prodotto di Texas Tech a spiegare “cosa c’è dietro”, oltre ad un infortunio al piede già noto e risalente al primo anno in NBA. In un’intervista a HoopsHype, Zhaire Smith ha rivelato di aver seriamente rischiato di morire a causa di un’allergia alimentare ai tempi di Philadelphia.

“È stato a causa del pollo Thai. L’ho mangiato e ho subito avuto i primi sintomi: le mie labbra sono diventate umide, quindi sono tornato a casa per assicurarmi che fosse tutto ok. Ho iniziato a lavarmi i denti e per 10 minuti è andato tutto bene, poi sono iniziati i pruriti. Ho chiamato un amico per portarmi del Benadryl, una volta preso anche i miei alluci hanno iniziato a sudare e ho chiamato il 911. Sentivo il mio corpo in fiamme. Mi hanno portato in ospedale e sono rimasto lì circa un mese e mezzo. Ho perso 60 pounds [circa 27 kg, ndr], il mio corpo si stava deteriorando, hanno iniziato a nutrirmi con un tubo e c’erano fili dappertutto. È stata una situazione difficile da affrontare, ma mi ha reso più forte ha raccontato Smith.

Francesco Manzi

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