In Texas non si guarda la Coppa del Mondo: Dallas e Houston regine del mercato a ridosso della finale

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Dopo la finale mondiale si accende il mercato NBA: Dallas è scatenata e si accaparra sia Chandler Parsons che Richard Jefferson, Houston si consola con i dettagli del contratto di Ariza. San Antonio, per non essere da meno, rinnova con Matt Bonner, the Red Mamba.

Chandler Parsons lascia Houston e approda ai rivali di Dallas.
Chandler Parsons lascia Houston e approda ai rivali di Dallas.

Quando, nella free-agency, i Mavs inseguono dei giocatori di spessore, spesso si ritrovano con un pugno di mosche e sono costretti a virare sul proprio piano-B. In alcuni casi il tutto funziona egregiamente (vedi Ellis) e questo potrebbe essere uno di quelli. Dopo aver inseguito invano Carmelo Anthony, pochi giorni fa i Mavs avevano presentato una sostanziosa offera al restricted free-agent di Houston Chandler Parsons, ala tuttofare di 25 anni, che nella scorsa stagione ha avuto la propria consacrazione ad alti livelli con medie di tutto rispetto: 16.6 punti, 5.5 rimbalzi e 4 assist a partita.

Il giocatore aveva consultato la proposta di Dallas e aveva giudicato il contratto di 46 milioni di dollari in 4 anni consono al proprio valore. Essendo ancora vincolato ai Rockets, però, prima di passare definitivamente a giocare per Carlisle, il numero 25 doveva attendere tre giorni, il tempo massimo di Houston per pareggiare l’offerta. Il terzo giorno in questione è oggi – 14.07 – e, secondo quanto riportano le prime indiscrezioni, la dirigenza dei Rockets avrebbe giudicato l’offerta dei rivali esagerata e non sarebbe disposta ad offrire la stessa cifra al nativo di Casselberry. Nelle prossime ore le dirigenze delle due franchigie si siederanno ad un tavolo per discorrere di una possibile sign-in-and-trade che consenta a Houston di non perdere un titolare senza ottenere proprio nulla in cambio. L’affare andrà in porto, tanto è vero che Parsons ha già salutato i suoi tifosi sul social network più utilizzato in America:

Richard Jefferson accompagna Parsons in quel di Dallas.
Richard Jefferson accompagna Parsons in quel di Dallas.

Ma i movimenti di Dallas sul mercato non si fermano qui: la compagine texana ha messo a segno un buon colpo firmando per un anno – al minimo salariale – Richard Jefferson, free agent in uscita da Utah. Con la compagine delle montagne rocciose, il veterano ha disputato una stagione positiva, mantenendo medie di 10.7 punti e 2.6 rimbalzi a partita. Nonostante la carta d’identità datata e un rendimento non troppo costante nelle ultime stagioni (3.1 punti nella stagione 2012-13), potrebbe trattarsi di un ottimo affare low-cost per coach Carlisle, capace di tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Indubbiamente, di punti dalla panchina, Jefferson ne ha ancora nelle mani.

Si chiama Trevor Ariza la consolazione dei Rockets.
Si chiama Trevor Ariza la consolazione dei Rockets.

A Houston stanno invece seguendo alla lettera il detto “morto un papa se ne fa un altro“; per un ala che se ne va, ce n’è una che arriva. E’ il caso di Trevor Ariza, che arriva ai Rockets, attraverso una sign-in-and-trade coinvolgente anche i New Orleans Pelicans che regala a Washington 8.5 milioni di trade exception. Ariza finisce appunto ai Rockets insieme ad Alonzo Gee (arrivato due giorni fa da Cleveland) e una scelta del 2015 protetta dei Pelicans, NOLA riceve Omer Asik, Omri Casspi e 1.5 milioni da Houston, infine Washington ottiene Melvin Ely (totalmente non garantito) e la trade exception sopracitata. L’ex-Lakers torna a Houston (dove aveva giocato nella stagione 2009-10) e andrà a guadagnare 36 milioni in 4 anni; 10 in meno di quanto richiesto da Parsons. Le statistiche dei due si assomigliano: il n.1 della capitale ha segnato 14.4 punti e catturato 6.4 rimbalzi di media  in questa stagione, ma guadagna meno in quanto già più anziano rispetto al pariruolo ormai accasatosi ai Dallas Mavericks.

Mentre a Dallas festeggiano l’arrivo di Parsons, dunque, Houston si lecca le ferite del mancato arrivo di Bosh e si consola con Ariza, come avevamo già anticipato nella giornata di ieri.

Ultimi, ma non per importanza, i San Antonio Spurs: i campioni in carica dell’NBA ci tengono a mantenere coeso e compatto il gruppo che ha vinto il titolo dimostrandosi squadra vera ed unica. A questo scopo, Pop ha pressato la dirigenza texana affinché fosse rinnovato il contratto di Matt Bonner, meglio conosciuto come The Red Mamba. Il giocatore, nonostante sia diventato un fenomeno paragonabile a Scalabrine (il White Mamba), ha sempre risposto presente quando chiamato in causa da Pop. La media di 3.2 punti e 2.1 rimbalzi a partita in soli 11.3 minuti di utilizzo gli è valsa il rinnovo al minimo salariale per un veterano.

 

 

Niccolò Armandola

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