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Italbasket, giovani “scommesse” o “vecchie” certezze? Questo è il dilemma

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L’Italbasket di coach Pozzecco si appresta all’esordio nel torneo di qualificazione ai prossimi campionati europei contro la Turchia di Ataman (palla a due oggi ore 20.30).

I mondiali FIBA della scorsa estate hanno visto trionfare la Germania di Dennis Schroder, meritevole di aver praticato una pallacanestro internazionale mista di principi sia del basket europeo che del basket a stelle e strisce. L’evento ci induce sicuramente a una riflessione, considerando che i tedeschi negli ultimi anni sono sempre stati un metro di confronto per l’Italbasket, più o meno sul nostro livello e da noi battuti diverse volte in competizioni internazionali.

L’ascesa dei fortissimi fratelli Wagner, il bagaglio di esperienza europea che hanno accumulato i vari Lo, Voigtmann, e Obst, oltre alla padronanza Nba di Theis e Schroder fanno sì che, ad oggi, la Germania sia su un’altra lunghezza d’onda rispetto agli Azzurri.

Nel frattempo la Francia, come la Spagna, porta in cattedra sempre più talenti emergenti, riducendo le nostre prospettive di medaglia in tempi prossimi.

La programmazione dell’Italbasket negli ultimi anni è stata sicuramente improntata sulla crescita dei giovani, dando fiducia a giovani che nei rispettivi club non sono dei primi violini, e la scelta è stata ripagata con la soddisfazione di battere squadre molto più attrezzate in partite dominate sulla componente agonistica ed emotiva.

Ma non è bastato, purtroppo, neppur a sentir l’odore di medaglia.

Giovani o veterani?

Nulla togliere ai vari Spagnolo, Procida, Bortolani, Caruso, Diouf e altri, cui vanno sempre i nostri migliori e sinceri auguri, ma bisogna quantomeno porsi l’interrogativo sul corretto (o meno) perseguimento di questa strada, considerando quante aspettative ci fossero su questi giovani, e quante se ne stanno effettivamente realizzando.

Intanto Marco Belinelli sta sfoderando grandi prestazioni in EuroLega da super-tar, probabilmente come miglior shooter. Daniel Hackett è ancora un agonista puro e un gran conduttore in cabina di regia. E infine Amedeo Della Valle è stato premiato MVP della LBA nel 2022 e non sembra perdere colpi.

Ultime sulle naturalizzazioni

Gianmarco Pozzecco, nelle ultimissime ore, ha ribadito la non volontà di inseguire le naturalizzazioni di oriundi, nonostante il recente occhiolino di Donte DiVincenzo alla nazionale italiana in un’intervista (perno dei New York Knicks), l’apertura di Drew Eubanks (ottimo role player dei Phoenix Suns) e di Darius Thompson (uno dei migliori giocatori dell’EuroLega).

Non ci nascondiamo: abbiamo tutti paura di avere un nuovo caso Banchero, sul quale hanno fatto un grosso investimento in termini di aspettative.

L’addio al basket di Gigi Datome, però, innesca un’esigenza di rimpasto nelle gerarchie dello spogliatoio e l’impressione è che la sua leadership non potrà essere colmata in toto dal solo Nik Melli.

Serve, mai come ora, un surplus tecnico in roster. In un modo o nell’altro, bisogna alzare l’asticella e riportare quanto più presto possibile una medaglia che manca da Atene 2004!

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Andrea Lambiase

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