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Italbasket, Trainotti: “Non bisogna copiare la Spagna, la prossima volta andremo in semifinale”

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Il general manager delle Nazionali di basket, Salvatore Trainotti, ha commentato l’Europeo degli Azzurri. L’ex dirigente di Trento si è detto soddisfatto del risultato ed è certo che dopo due eliminazioni ai quarti, il gruppo abbia accumulato il vissuto per superare questo ostacolo nelle prossime competizioni.

Siamo soddisfatti del risultato. Il girone di Milano ha catturato interesse, l’abbiamo chiuso con il rammarico della sconfitta con l’Ucraina ma ci siamo rifatti con la Serbia. Il quarto di finale con la Francia lascia l’amaro in bocca, meritavamo la vittoria ma abbiamo ottenuto ciò che valiamo al momento. Se ci fermiamo sempre ai quarti, vuol dire che quello è il nostro livello ma le ultime due partite però ci hanno confermato che ci sono margini di miglioramento. Ora l’obiettivo è superare questo scoglio, cosa che non si può fare senza avere le capacità di vivere determinati momenti. Questo gruppo ha vissuto due esperienze di alto profilo, siamo fiduciosi che la prossima volta finirà diversamente.

Poi Trainotti si è lanciato in un’analisi dello status quo del nostro settore giovanile. Ha parlato della necessità di migliorare nel reclutamento e di lavorare su una riforma dei campionati giovanili, sottolineando l’importanza degli investimenti che dovranno venire dai club. Un modello spagnolo che però, sottolinea, non deve essere copiato in toto.

Sullo sviluppo delle giovanili bisogna fare un’analisi profonda, club e federazione devono lavorare in simbiosi per quanto riguarda reclutamento e gestione. Nei Paesi più evoluti le grandi squadre investono sulle giovanili, ma è vero che bisogna intervenire sul reclutamento scolastico. Serve poi un’identità unica per tutte le Nazionali, dalla maggiore a quelle under, così i ragazzi arriverebbero più pronti a certi palcoscenici, come accade in Spagna. Lì i ragazzi migliori si confrontano continuamente fra di loro, anche noi dobbiamo offrire ai nostri la possibilità di competere ai massimi livelli, stiamo studiando una soluzione e la presenteremo a breve. Un campionato giovanile nazionale sarebbe la strada più semplice ma al momento non è percorribile. Non bisogna copiare gli spagnoli ma loro hanno dimostrato che lavorando con serietà, persone giuste e un progetto chiaro si ottengono i risultati.

 

Fonte: Tuttosport

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