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Italia, che fatica! Decisivo il finale per superare l’Angola

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Il cammino mondiale dell’Italbasket inizia con la sfida all’Angola, al 41° posto nel ranking FIBA. Gli azzurri, reduci da una striscia positiva di sette vittorie in altrettanti incontri amichevoli disputati in avvicinamento alla manifestazione, approcciano la sfida da favoriti del girone A (di cui fanno parte anche le Filippine padrone di casa e la Repubblica Dominicana). Gli uomini di Gianmarco Pozzecco dovranno fare attenzione soprattutto a Bruno Fernando, la stella del team africano, che da 4 anni gioca in NBA. I cinque precedenti sono tutti favorevoli all’Italia: l’ultimo risale alla rassegna iridata di China2019, quando i nostri ragazzi superarono l’Angola con il netto punteggio di 92-61. In una Philippines Arena da quasi 30.000 spettatori, con i tifosi di casa presumibilmente interessati a conoscere le dirette rivali della propria nazionale, si attende solo la palla a due per iniziare a vivere il sogno azzurro…

 

Angola 67-81 Italia

(17-23; 23-20; 17-18; 10-20)

 

La coppa del mondo dell’estremo oriente si apre con la contesa vinta da Jilson Bango, che realizza poi i primi due punti della partita per l’Angola. Le antilopi nere infilano subito un piccolo parziale di 5-0, cui risponde Simone Fontecchio che realizza il primo canestro azzurro del mondiale. Inizio contratto per i nostri ragazzi, che faticano a reagire alla grande energia messa sul parquet dagli africani e dopo nemmeno due minuti costringono coach Pozzecco a chiamare il primo timeout. Al rientro in campo Dundao mette a segno i due liberi e porta l’Angola sul 9-2. L’Italbasket continua a faticare in fase difensiva, ma inizia a segnare con maggior frequenza: una tripla di Spissu inaugura un parziale di 6-0 che ci riporta sotto fino al 13-12. I nostri avversari si scompongono, iniziano a commettere troppi falli e sforano il bonus con ancora 5:13 sul cronometro. Il primo vantaggio azzurro lo sigla una schiacciata di Nik Melli, che vale il 13-14. Il Poz decide di cavalcare il momento e butta nella mischia Gigi Datome, che infila subito la tripla del 13-17 e allunga ulteriormente il parziale azzurro che, con altri due punti di Melli e un libero di Ricci, raggiungerà il 14-0. Gli africani continuano a giocare in modo confuso, perdendo un pallone dopo l’altro e sprecando tante energie. Dall’altro lato del campo, gli azzurri si prendono tanti tiri dall’arco ma le percentuali non ci sono favorevoli e non riusciamo ad allungare più di tanto. Sul finale del periodo il giovanissimo Matteo Spagnolo commette un’ingenuità: perso il possesso, allunga una gamba per fermare l’avversario e viene punito con un fallo antisportivo che permette all’Angola di accorciare le distanze. A ricacciare subito indietro i nostri avversari ci pensa Severini che, con una tripla sulla sirena, riporta l’Italia al proprio massimo vantaggio sul 17-23. La seconda frazione di gioco si apre esattamente com’era iniziata la prima, con un parziale di 5-0 in favore dell’Angola che porta il punteggio sul 22-23. L’Italia continua a puntare molto sul tiro dall’arco, ma le percentuali sono pessime (solo 3/17 dopo i primi tredici minuti) e favoriscono il nuovo sorpasso dei nostri avversari sul 26-25. Coach Pozzecco, nervoso per le disattenzioni difensive degli azzurri, ferma nuovamente il tempo cercando di dare una spinta ai suoi ragazzi. Il rientro sul parquet è una battaglia, ma gli angolani vengono aiutati da due triple di un Dundao on fire che portano il punteggio sul 32-29 in favore delle antilopi nere al giro di boa del secondo periodo. Il ritmo dell’incontro si alza e l’Italia riesce a rimettere il naso davanti grazie a un canestro di Fontecchio e due liberi di Polonara che valgono il 32-33 per noi. Da questo momento in avanti si instaura un botta e risposta serrato tra le due squadre, che alla fine rientrano negli spogliatoi sul risultato apertissimo di 40-43 in favore nostro.

Al ritorno in campo gli azzurri sembrano aver cambiato atteggiamento e provano a prendere in mano le redini del match, ritoccando il proprio massimo vantaggio: +9 sul 40-49. Gli angolani rispondono al parziale azzurro con le un determinante Fernando a guidare un contro-parziale di 9-0 che vale il pari a quota 49. La percentuale dall’arco dell’Italia continua a calare fino a raggiungere il 3/22: alla fine a dare una scossa è Fontecchio, con la tripla del 49-52. L’Angola reagisce ancora una volta, rispondendo a modo al nuovo tentativo di fiammata dei nostri ragazzi e mantenendosi sempre a ridosso degli azzurri: a metà del terzo periodo il tabellone luminoso recita 52-54 in favore nostro. I ragazzi di coach Pozzecco hanno voglia di scappare via e iniziano a forzare qualche giocata (forse troppe). La buona notizia per l’Italbasket è il terzo fallo di Fernando, che arriva con 3:13 sul cronometro e che costringe coach Canals a richiamare in panchina la sua superstar. Nonostante ciò, gli azzurri continuano a commettere qualche errore di troppo (in particolare Spagnolo, che soffre forse troppo la tensione del debutto) e non riescono a guadagnare il vantaggio sperato. Alla fine la terza frazione di gioco si chiude con l’Italia ancora una volta leggermente davanti sul punteggio di 57-61. Nell’ultimo periodo il Poz mette in campo un quintetto piccolo, regalando l’esordio mondiale anche a Procida, per cercare di battere in velocità gli angolani e di portarli velocemente in bonus. Le scelte di Pozzecco sembrano rivelarsi vincenti, con gli azzurri che si riportano sul +8 con una schiacciata proprio di Gabriele Procida che fissa il risultato sul 57-65. Anche questa volta, però, le antilopi nere rimangono agganciate alla partita con una tripla del solito Dundao che inaugura un nuovo botta e risposta tra le due squadre. A poco meno di cinque minuti dalla fine un cameriere di Fontecchio esalta l’Italia e il pubblico della Philippines Arena di Manila, portandoci ancora una volta a +7 sul 62-69. I nostri avversari cercano di rimanere in scia, e questa volta è Pippo Ricci a dar loro una botta psicologica con la tripla del 64-72 a 3:54 dal termine. Ma l’Angola non molla, e soprattutto non molla Childe Dundao che prova fino alla fine a tenere vivi i suoi. Con oltre tre minuti da giocare, l’Italia riesce a portare in bonus i propri avversari e tocca per la prima volta la doppia cifra di vantaggio con un libero di Melli che vale il 65-75. A questo punto, il capitano dell’Olimpia richiama alla calma i compagni appena prima che Tonut sigli il nuovo massimo vantaggio sul 67-79. Gli azzurri gestiscono alla perfezione gli ultimi possessi e mettono in cascina la prima vittoria del mondiale, chiudendo l’incontro con un canestro di Spissu che fissa il punteggio sul 67-81.

 

Angola: Dundao 19, Fernando 13, Goncalves 7

Italia: Fontecchio 19, Tonut 18, Ricci 12 

 

 

Fonte foto di copertina: FIBA

Michele Piazza

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