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Italia spenta: Team USA vola senza troppe difficoltà in semifinale

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Italia 63-100 Stati Uniti

(14-24, 10-22, 20-37, 19-17)

Un inizio buono per l’Italia, che nei primi minuti tiene botta agli affondi di team USA. Grazie a due bellissime giocate di Tonut, gli azzurri riescono a mettere anche un paio di volte il naso davanti, sul 6-4 prima e sull’8-7 poi. Attorno alla metà del primo periodo, però, i nostri avversari alzano il ritmo e ci puniscono con dei bei canestri in transizione. Cerchiamo di rimanere attaccati con le unghie e con i denti, e restiamo a galla grazie a 6 punti del solito Simone Fontecchio. A buttarci indietro sono due triple di Ingram e Reaves, che portano gli States a chiudere il primo quarto davanti per 14-24. La seconda frazione di gioco vede i nostri avversari commettere qualche errore di più al tiro, ma nonostante la grinta di Melli e Tonut non riusciamo ad accorciare. Anzi, gli americani ritoccano il proprio massimo vantaggio sul 18-31. In attacco facciamo non poca fatica, con le percentuali (11% dall’arco) che ci penalizzano non poco in questa fase dell’incontro. Dall’altra parte, team USA allunga ulteriormente fino addirittura al +23 sul 18-41. La nostra fase di embolo si chiude a ormai 2:13 dalla pausa lunga, con due punti ancora una volta di Tonut. Gli States, però, sono ormai scappati via. Al termine di una prima metà di incontro dominata dai nostri avversari ci ritroviamo sul 24-46.

Al rientro dagli spogliatoi, Edwards mette subito la tripla del +25. Ci tengono un minimo in vita le iniziative di Fontecchio, che comincia bene il terzo periodo con 9 punti in meno di tre minuti. L’atteggiamento degli azzurri pare cambiato, ma dall’arco gli USA sono impeccabili e volano fino al 36-68. Pozzecco prova a spezzare il ritmo degli statunitensi con un timeout. Niente da fare, i nostri avversari continuano a macinare punti con una facilità disarmante e ci doppiano nuovamente sul 39-78. Punteggio che rende poca giustizia all’impegno dei nostri ragazzi, a cui però sembra girare tutto per il verso peggiore nella serata di Manila. Ci si affaccia all’ultima frazione di gioco con un’alley-oop del tutto evitabile del duo Haliburton-Banchero che fissa il risultato su un impietoso 44-83. Nell’ultimo periodo l’Italia tenta di non sprofondare del tutto, ma con ancora 8:13 sul cronometro perdiamo l’unico nostro giocatore in doppia cifra, con Simone Fontecchio che commette il suo quinto fallo. Attorno alla metà dell’ultimo quarto, Pozzecco lascia spazio a giocatori che fin qui hanno visto poco il campo: entra anche Diouf, che mette a segno i suoi primi punti del mondiale e fa 53-92. I minuti conclusivi sono una passerella per i nostri avversari, che toccano quota 100 con ancora 1:29 da giocare e che alla fine chiudono il match con il risultato di 63-100.

Italia che arrivava sì da una serie di partite difficili, ma che avrebbe potuto fare di più quest’oggi. Una giornata no, ma assolutamente non una giornata da dimenticare. Azzurri che salutano dunque il mondiale ai quarti di finale con una sconfitta pesantissima, con soli 63 punti messi a segno e con le percentuali dall’arco che ci condannano ancora una volta. Dall’altra parte Stati Uniti che reagiscono al “pugno nello stomaco” (Steve Kerr) preso dalla Lituania e ricordano a tutti di essere i favoriti per la vittoria finale. Onore comunque ai nostri ragazzi, che ci hanno regalato un mondiale ricco di emozioni e che sono usciti contro la squadra probabilmente migliore del torneo.

Italia: Fontecchio 18, Tonut 11, Spissu 8

USA: Bridges 24, Haliburton 18, Reaves 12

 

Fonte foto: FIBA

Michele Piazza

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