Italiani d’America: record, playoff insperati e…nuovi arrivi ?

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Tanta carne sul fuoco per questo nuovo appuntamento con la rubrica “Italiani D’America”, sempre pronta a documentarvi sull’andamento dei nostri quattro rappresentanti oltreoceano. La stagione sta volgendo al termine, almeno per alcuni di loro, perciò è tempo di iniziare a tirare le prime somme, pensando sia al futuro più imminente che a quello a lungo termine.

Per quanto riguarda il futuro più vicino, il nostro riferimento è ai playoff che, in maniera molto sorprendente, potrebbero vedere più di un azzurro protagonista. Avendo sempre dato per scontato la presenza di Marco Belinelli con i suoi San Antonio Spurs, ad Est Gigi Datome e i Boston Celtics potrebbero centrare un’ottava piazza insperata, sia per il brutto avvio di stagione della truppa di Brad Stevens, sia per la tanta concorrenza qualitativamente superiore a Datome e compagni. Lo stesso capitano della nostra Nazionale, dopo un anno e mezzo di purgatorio in quel di Detroit, si ritroverebbe a disputare ciò che ogni aspirante giocatore di basket vorrebbe, ossia la post-season più famosa, competitiva ed appassionante del mondo. Sarebbe una giusta consolazione per un ragazzo che non si è mai abbattuto, ha aspettato la sua chance e si è guadagnato un piccolo importante spazio in questa organizzatissima squadra. Un team che deve molto al suo allenatore, capace di sopperire alle illustri partenze di Rondo e Green, all’infortunio di Sullinger e di trovare dai vari giocatori del roster punti e giocate per questa pazza rincorsa. A onor del vero però, l’ex Virtus Roma non sta brillando come un paio di settimane fa: il suo magic moment pare essersi dileguato e il suo minutaggio raramente si appresta a superare i 5 minuti. Nelle ultime sfide contro Spurs, Pistons, Nets, Heat e Knicks è andato a segno solo nella sconfitta contro Miami, collezionando 6 importanti punti. Nessuno squillo rilevante negli altri match; con i Nets non è nemmeno entrato e chi sperava in una rivalsa contro Detroit è rimasto deluso. Basterà ciò per avere una nuova opportunità americana in estate? Questo piccolo spazio costruitosi a Boston lo convincerà a continuare a giocarsi le proprie carte, o la voglia di essere protagonista lo farà optare per un ritorno nel Vecchio Continente?

Per un italiano che potrebbe partire, c’è un altro che potrebbe arrivare. Si tratta di Alessandro Gentile, scelto nell’ultimo draft da Minnesota, girato a Houston e atteso dagli stessi Rockets già dalla prossima stagione. L’attuale capitano dell’Olimpia Milano avrebbe voluto trascorrere almeno altri due o tre anni in Europa prima di compiere il grande salto, ma sembra prendere consistenza l’ipotesi di una sua accelerazione dei tempi. A mettere questa pulce nelle nostre orecchie (e nelle sue?) è stato il compagno di squadra Daniel Hackett, che ha dichiarato come quasi sicuramente l’ala ex Treviso raggiungerà il Texas e andrà a fare compagnia ai suoi 4 connazionali. Sarebbe una grande sfida per uno dei nostri talenti e giocatori migliori, ultimo Mvp delle finali del campionato, ragazzo di grande personalità, molto ben strutturato fisicamente, buoni fondamentali tecnici e ancora molto migliorabili. Vedremo quali saranno le scelte di Gentile a breve, di sicuro un suo viaggio transoceanico non sarebbe ora troppo affrettato in questo momento della sua carriera. Le sue ultime cifre in Eurolega sono lì a dimostrarlo.gentile-milano

Parlavamo di playoff, perciò concludiamo questa parentesi con Marco Belinelli, prezioso ingranaggio dei collaudatissimi San Antonio Spurs, sempre più rodati in ottica del momento più importante della stagione. I problemi fisici e le difficoltà dei primi mesi di stagione sono nel dimenticatoio, perciò gli Speroni stanno cercando di risalire la china della competitiva Western Conference, sperando nei migliori accoppiamenti possibili. Belinelli in tutto ciò continua a fare il suo compitino, senza sbagliarlo, ma senza nemmeno strafare. Non che ciò sia una colpa, visto che negli Spurs nemmeno i vari Duncan, Parker e Leonard si permettono il lusso di emergere troppo rispetto agli altri. La guardia bolognese è andata in doppia cifra nel 50% delle partite della sua franchigia nelle ultime due settimane, un bilancio soddisfacente se si considera che, nella maggior parte dei casi, gli avversari erano del livello di Mavs, Thunder e Hawks. Popovich continua a garantire un ottimo minutaggio alla nostra guardia. La speranza è che, con un ulteriore anno di esperienza alle spalle, Belinelli possa mettersi ora maggiormente in risalto nel momento più importante della stagione, lì dove l’anno scorso finì col perdere un poco di spazio nelle gerarchie del sergente di ferro.

Finiamo col dare spazio a quei giocatori che, non potendo trovare particolari gioie con le loro squadre, si stanno prendendo delle ottime soddisfazioni personali. Danilo Gallinari è reduce dalla settimana in cui ha migliorato il proprio career high in NBA; i suoi 40 punti contro gli Orlando Magic son stati strepitosi e risultano essere la seconda miglior prestazione di sempre di un italiano nella massima lega americana, seconda solo ai 41 punti di Bargnani con Toronto al Madison Squadre Garden contro la sua attuale franchigia. Un apice toccato in un momento nel quale, tra riposi imposti e altre prestazioni non troppo sfavillanti, soprattutto in termini di precisione dal campo, non stava brillando. Questa prestazione monstre ha però ulteriormente certificato, come se ce ne fosse ancora bisogno, che il Gallo è tornato a cantare più forte, deciso e determinato di prima. Danilo Gallinari è in grado di poter fare cose migliori rispetto al periodo pre-infortunio: questa è la sentenza felicemente emersa, la notizia migliore per tutto il pubblico italiano, soprattutto in ottica Europeo, un futuro non così prossimo come i playoff Nba, ma sicuramente di pari (e forse maggiore) importanza.

Bargnani anche continua ad essere fonte di buone notizie e di umore positivo. Su di lui vertevano ancora più dubbi, soprattutto per la cronicità dei suoi infortuni e l’impossibilità di trovare un minimo di continuità fisica. Invece, oramai da un mese abbondante, il “Mago” continua a giocare in perfetta salute e ad offrire al tempo stesso ottime prestazioni individuali, seppure nel grigiore desolante dei Knicks di Fisher. Si è preso una bella soddisfazione nel derby italiano contro Belinelli, mentre ha surclassato Datome dal punto di vista individuale nella sfida dell’ultima notte. Nel mezzo, tante sconfitte e cifre che si mantengono costanti: 18 punti contro la difficile coppia Randolph-Gasol sono un ottimo bottino, mentre l’atletismo della ditta Jordan-Griffin è stato troppo persino per lui, costretto alla “miseria” di 8 punti. Non si può pretendere tutto e subito. L’importante sarà ora finire la stagione su questa stessa lunghezza d’onda, per poi avere un’estate di tempo per trovare un nuovo soddisfacente contratto e rimettersi ancor più in forma per essere il trascinatore della nostra Nazionale ad Eurobasket. Missioni che l’unico numero 1 europeo ad un draft è perfettamente in grado di compiere.

Bernardo Cianfrocca

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