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Finale Supercoppa LBA, le pagelle: Jaiteh e Pajola guidano la Virtus, a Milano non basta un super Rodriguez

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AX Armani Exchange Olimpia Milano 84-90 Virtus Segafredo bologna

 

AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO

Melli 6 innegabile punto di riferimento per l’attacco biancorosso, l’ex Dallas Mavericks parte come d’abitudine in quintetto. Importante l’intesa con Rodriguez e le sue giocate sottocanestro, che portano punti pesanti. Altrettanto fondamentali i rimbalzi conquistati dal numero 9, ben cinque solo nella prima metà dell’incontro.

Rodriguez 7,5 Semplicemente incredibile. Dr. Assist entra dalla panchina ed inizia subito a servire cioccolatini per Melli e Mitoglou. Nelle gambe non ha ancora troppi minuti, ma coach Messina lo adopera molto bene e lui si fa trovare pronto. Nonostante non sia al top della forma, con la sua grinta il Chacho tiene in piedi l’Olimpia (8 punti nel terzo periodo) e suona la carica nell’ultima frazione di gioco. Alla fine sono ben 17 i punti messi a referto dalla guardia nata a Tenerife.

Ricci 5,5 pochi minuti sul parquet ma importanti per il grande ex di questa sfida, vincitore lo scorso anno dello scudetto proprio con i bolognesi. Significativo sottocanestro con la sua presenza fisica contro uno strabordante Alibegovic, commette però qualche ingenuità di troppo regalando punti facili ai virtussini.

Moraschini 5 nei pochi minuti a sua disposizione Ricky non fa vedere nulla di speciale, né in una metacampo né nell’altra.

Hall 6,5 nella prima metà di gara è lui la freccia migliore all’arco di coach Messina: 8 punti messi a segno nei 20 minuti iniziali.In difesa corre tanto, ma ritarda su alcune chiusure lasciando possibilità d’iniziativa all’attacco virtussino.

Delaney 5 in difesa vacilla, rimanendo talvolta fermo sulle gambe e lasciandosi troppo spesso battere sul primo palleggio. In attacco contribuisce a far girare il pallone ma nulla di più. Prestazione decisamente sottotono per lui, come testimoniato dai soli 8 punti sul tabellino.

Mitoglou 6,5 l’ex Panathinaikos, top scorer della semifinale contro Brindisi, dà sicurezza ai compagni con la sua presenza sul parquet. Tanta energia e tanti rimbalzi per questo ragazzone di 2.10m, che realizza delle zampate importanti e mette costantemente in difficoltà i centri avversari.

Shields 7 nelle prime fasi del match purtroppo spreca dei canestri che sono decisamente nelle sue corde, si vede che non è al massimo della propria forma. Tuttavia, la grinta del campione lo infiamma e nei momenti di difficoltà il numero 31 emerge, segnando canestri importanti. È lui il miglior realizzatore di serata per Milano, con 19 punti a referto.

Hines 6 suoi i primi due punti dei biancorossi sia nella prima che nella seconda metà di gara. Per quanto riguarda la fase offensiva, il suo apporto si ferma qui. In difesa il numero 42, invece, si conferma ancora una volta fondamentale: le sue manone arrivano letteralmente ovunque.

Datome 5 polveri decisamente bagnate per il numero 70 dell’Olimpia questa sera. Inoltre, in attacco butta via un po’ troppi palloni. In fase di non possesso la sua presenza in campo è sicuramente più significativa, ma comunque nulla di eccezionale. La sua serata si conclude con un tabellino praticamente vuoto (0 punti, 0 assist ed un solo rimbalzo).

Coach Messina 6 nei momenti di difficoltà si affida ai suoi uomini migliori, giocando bene le carte a propria disposizione.La forma dei giocatori ancora non è eccellente, e questo limita le sue mosse. Tutto sommato, una partita condotta senza significativi errori né incredibili prodezze per il coach dei biancorossi.

 

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Tessitori 5 un minutaggio non indifferente per lui (ben 11 minuti sul parquet della Unipol Arena), che però non fa vedere nulla di eccezionale. Finisce la sua partita con solamente 2 rimbalzi ed un assist, il peggiore dei suoi.

Belinelli 6,5 importante fin da subito in fase di non possesso, fatica invece ad ingranare in fase offensiva. Muove il proprio tabellino solo in apertura di secondo quarto, con un 2/3 ai liberi non proprio speciale per un tiratore come lui. Alla fine della partita il suo personale tabellino recita 8 punti con 2 assist serviti.

Pajola 7,5 potremmo chiamarlo Mr. Carisma. Questo ragazzo è veramente bello da vedere all’opera, con la sua spiccata visione di gioco e la sua grinta. 6 punti e 6 assist per lui a metà dell’incontro, che diventano rispettivamente 13 e 7 allo scadere dei quaranta minuti.

Alibegovic 7 importante per la Virtus la sua presenza fisica sottocanestro: il numero 17 in canottina nera riesce a mettere in difficoltà il gigante Mitoglou, recuperando rimbalzi preziosissimi.

Hervey 6,5 il migliore dei suoi nella semifinale contro la Reyer Venezia, stasera non si fa vedere troppo nella metacampo offensiva. Importante, invece, il suo contributo in fase di non possesso, dove riesce a conquistare 4 rimbalzi.

Jaiteh 8 (MVP) è letteralmente ovunque. Una vera e propria spina nel fianco sia della difesa che dell’attacco milanese. In fase di non possesso si muove molto bene e prende rimbalzi pesantissimi, mentre nella propria metacampo mette a segno una valanga di giocate pazzesche sottocanestro. È il migliore dei virtussini, con 18 punti, 9 rimbalzi e 3 assist in 27 minuti trascorsi sul parquet.

Alexander 7 ottimo impatto sulla partita per lui quest’oggi, dopo due prestazioni pressoché incolori. Mette in difficoltà la difesa di Delaney con la sua velocità e le sue penetrazioni. Fondamentali i suoi assist, ben 5 nell’arco del quarto d’ora trascorso in campo.

Weems 7 non si vede troppo nelle fasi di avvio, ma nel momento caldo del match infila la tripla che vale il +9 per i suoi. In difesa gira bene e soprattutto molto velocemente, costringendo gli avversari ad alcune forzature.Conclude la sua partita in doppia cifra: 10 punti per lui questa sera.

Teodosic 6,5 come sempre decisivo con le sue triple, nel minutaggio viene centellinato da coach Scariolo. In fase di possesso delizia il pubblico della Unipol Arena con gli spettacolari assist a cui ormai ci ha abituato (in totale saranno 6 a fine serata).

Abass 5,5 spettacolare ma discontinuo, alterna giocate di un’esplosività incredibile con delle forzature. In difesa copre tanto spazio, buttandosi su ogni pallone e dando dimostrazione di grande grinta.

Coach Scariolo 7 non carica eccessivamente di responsabilità i propri giocatori. Mantiene la calma per tutta la durata dell’incontro, anche nei momenti più pesanti, trasmettendo sicurezza ai propri ragazzi. Alla fine riesce a portare a casa la prima Supercoppa Italiana della propria carriera.

 

Foto: Virtus Bologna

Michele Piazza

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