La Virtus Bologna doma Milano e conquista la sua seconda Supercoppa

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Sono Milano e Bologna, finaliste dei playoff dello scorso anno, a contendersi il primo titolo della stagione: la Supercoppa targata Discovery+. L’ultima Supercoppa Italiana aveva visto sfidarsi proprio queste stesse squadre, con l’Armani Exchange che aveva fatto saltare il fattore campo. Le due contendenti si sono dovute guadagnare il posto con le unghie e con i denti. Nella propria semifinale i biancorossi sono riusciti a superare una scoppiettante Brindisi solamente nell’ultimo quarto, rimontando uno svantaggio di 5 punti sui pugliesi. I campioni d’Italia in carica, dal canto loro, hanno strappato il biglietto per la partita di stasera superando Venezia di un solo punto in un incontro sempre in discussione. Quella odierna sarà la prima delle tante sfide che, nel corso della stagione alle porte, vedranno contrapporsi l’Olimpia e le Vu Nere, due tra le principali favorite per la corsa scudetto. Si preavvisa dunque un match da vivere minuto per minuto, giocata per giocata, in una Unipol Arena gremita di tifosi in trepidante attesa.

 

Olimpia Milano 84-90 Virtus Segafredo Bologna

(20-23, 15-21, 20-23, 29-23)

Primo possesso conquistato dalla Virtus che infila i primi due punti con Jaiteh. Milano risponde prontamente con Hines, ma in avvio i biancorossi faticano a trovare la via del canestro. Dopo poco più di 3 minuti coach Messina è costretto a chiamare il primo time-out, con i padroni di casa in vantaggio per 2-8. Shields interrompe la siccità dell’attacco milanese con una tripla che vale il 5-10, ma nella metacampo opposta gli risponde un Jaiteh infiammato: 5-12. Messina decide allora di dare spazio a Mitoglou, miglior marcatore della semifinale contro l’Happy Casa Brindisi, che si distingue subito guidando un importante parziale di 9-0 per l’Olimpia. Punteggio ribaltato, con i biancorossi che ora conducono sul 14-12. Scariolo reagisce con una contromossa e getta nella mischia Alibegovic, il quale segna prima il canestro del pareggio e appena dopo quello del sorpasso: 14-16. Il botta e risposta spettacolare tra le due squadre accende il pubblico della Unipol Arena, e alla fine sono le Vu Nere a spuntarla. I virtussini chiudono in vantaggio il primo periodo di gioco grazie ad una tripla del solito inconfodibile Teodosic che vale il 20-23. In apertura di secondo quarto la musica non cambia: a Melli risponde Teodosic, a Mitoglou Abass, a Rodriguez Belinelli (con un 2/3 ai liberi). Sul 26-29 Alviti spreca la tripla del pareggio. Il confronto prosegue con un ritmo singhiozzato: tante belle azioni in attacco ma altrettante palle perse da tutte e due le parti. Serve un numero da mago di Teodosic (assist dietro la schiena per Jaiteh) per mettere un divario significativo tra le due squadre: 28-35 per Bologna che prende così in mano le redini della partita. Tre liberi di Hall riportano l’Olimpia a -4, ma la Virtus mette a segno un miniparziale di 5-0 sigillato da una tripla di Weems che vale il nuovo massimo vantaggio sul 31-40 e costringe Messina a fermare il tempo. In uscita dal minuto Shields si prende l’attacco biancorosso sulle spalle, mettendo a referto 4 punti pesanti. Ma la difesa di Milano continua a mostrare alcune pecche, in particolare sui pick ‘n roll, e le Vu Nere riescono a portarsi negli spogliatoi con un vantaggio non indifferente sul 35-44.

Al rientro sul parquet il palazzetto esplode subito per una tripla di Pajola, che pochi secondi dopo mette a referto un 1/2 dalla lunetta portando Bologna sul 35-48. Per l’Armani Exchange, i primi punti del terzo quarto arrivano solamente dopo 3 minuti di gioco con Hines. Seguono due punti di Delaney (i primi della sua serata) che valgono il 39-48. La Virtus si riporta sul 39-52 con un coast to coast stupendo di Harvey, a cui risponde una tripla di Shields. Un antisportivo fischiato a Rodriguez su Alexander inaugura un miniparziale di 5-0 per i padroni di casa, sancito da una pesantissima tripla di Teodosic che fissa il punteggio sul 42-57. I biancorossi provano a salvare il salvabile, ma in attacco faticano non riuscendo a trovare una chiave di lettura per bucare la difesa avversaria. Nei minuti conclusivi del terzo periodo i ritmi della partita si alzano momentaneamente, frutto di una fiammata dell’Olimpia a cui però gli avversari rispondono con una prontezza incredibile portandosi addirittura sul +17: 49-66 con un canestro dall’arco di Alibegovic. Una coppia di triple di Rodriguez accorcia le distanze, regalando un sollievo momentaneo agli uomini di coach Messina che riescono a chiudere il quarto in svantaggio di “soli” 12 punti sul 55-67. L’ultima frazione di gioco è inaugurata da un canestro di uno scatenato Alibegovic, a cui risponde nuovamente Rodriguez con un’altra tripla: 58-69. Alexander commette (per eccesso di foga) un fallo antisportivo su Melli, che fa 2/2 e subito dopo realizza altri due punti che riportano i biancorossi sotto la doppia cifra di svantaggio: 62-71. Il recupero di Milano prosegue con un altro canestro di Rodriguez che vale il 64-71 e costringe Scariolo a fermare il gioco. In questa fase la partita è accesissima e piena di giocate spettacolari. Due punti di Jaiteh riportano Bologna sul +10 con il punteggio di 67-77. Shields mette a segno un tiro da tre importantissimo, ma dall’altra parte gli risponde con una controtripla un Pajola questa sera immenso. Il numero 31 in maglia biancorossa, però, non ci sta proprio a mollare e realizza nuovamente dall’arco. Due punti di Teodosic da un lato, tre di Hall dall’altro e a due minuti dalla conclusione il punteggio è di 78-84. Ancora una volta ci pensa Jaiteh a mettere a segno un canestro pesantissimo a seguito di un rimbalzo offensivo altrettanto pesante: 78-86. Come prevedibile, i minuti finali  si giocano sul filo del rasoio. I padroni di casa, però, sono molto bravi a gestire il vantaggio e chiudono l’incontro sul punteggio di 84-90. La Virtus Bologna vince meritatamente e mette in bacheca la seconda Supercoppa della propria storia, dopo quella conquistata nel 1995 (prima edizione del torneo).

Michele Piazza

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