James Harden sceriffo di Houston: avrebbe chiesto il licenziamento di McHale e la trade per Howard

NBA News

Le rosee speranze di due anni fa, quando gli Houston Rockets misero insieme l’invidiabile duo formato da James Harden e Dwight Howard, si sono scontrate con la realtà dei fatti, che ha visto i texani uscire al primo turno di Playoffs nel 2014 e arrendersi dopo una cavalcata inaspettata alle Finali di Conference l’anno scorso.

Dalla sconfitta con i Golden State Warriors dell’ultima post-season, i Rockets hanno vissuto in un costante caos: prima il desiderio di Harden di avere un playmaker al proprio fianco, quindi la firma fallimentare di Ty Lawson, proseguendo col licenziamento di Kevin McHale dopo una manciata di partite a inizio stagione e infine col record negativo (attualmente 28-29, noni ad Ovest) e i rumors insistenti di una trade per Howard prima della deadline.

Ciò che è emerso nelle ultime ore, riportato da Ken Berger della CBS, è che parte degli eventi elencati poco sopra sarebbero responsabilità, o conseguenza delle azioni, di Harden. Il Barba avrebbe sia orchestrato l’esonero di McHale che richiesto una trade per Howard alla dirigenza, un vero e proprio sceriffo in città, in pieno stile Texas. La fonte anonima citata da Berger avrebbe rivelato: “E’ davvero una brutta situazione per i Rockets, se sai che Harden ha il potere di farti licenziare o farti scambiare, passerai la palla a lui oppure ad Howard?”. E le cifre sembrerebbero confermare il “potere” che il #13 ha ormai acquisito in quel di Houston, dove si prende oltre 19 tiri di media, con risultati non troppo esaltanti in termini di vittorie e di percentuale dal campo personale (43% scarso).

Francesco Manzi

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