Jeanie Buss: “Il 90% delle squadre pagherebbe Bryant quanto noi”

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88095590MW101_NBA_Finals_GaIl contratto firmato due estati fa da Kobe Bryant ha fatto discutere tanto e continuerà a farlo. Il numero 24 gialloviola firmò un super contratto da 23.5 milioni di dollari il primo anno, ossia questo in corso, e 25 milioni per il secondo. Un Kobe martellato dagli infortuni non dava molte garanzie, la dirigenza dei Lakers decise di accettare le richieste del giocatore correndo un rischio non da poco. Oggi possiamo dire che le condizioni fisiche di Kobe sono strabilianti se consideriamo l’eta del giocatore, ma nonostante ciò, quel contratto ha fatto bene o male ai Lakers?

La discussione è molto più complessa di quanto pare, andrebbero considerati molto dettagli. Per esempio, trattenere Kobe è costato molto, ma sicuramente a livello economico è stata una buona mossa per i Los Angeles Lakers visto che un giocatore come Bryant tende ad incidere anche sul marketing. Va considerato anche il fatto che dire di no ad un giocatore che è stato la bandiera della squadra per tanti anni, che è ancora oggi uno tra i migliori della lega e che ha dato così tanto è quasi impossibile. Allo stesso tempo per una squadra in piena ricostruzione occupare 25 milioni del salary cap per un giocatore 36enne non è particolarmente indicato, basta notare il “sacrificio” di Dirk Nowitzki che pur di avere a disposizione una squadra competitiva ha firmato un contratto da neanche 7 milioni annui, mossa che si è rivelata fondamentale per firmare Chandler Parsons.

Da tempo non si parlava di tutto ciò, ma delle dichiarazioni di Jeanie Buss, proprietaria dei Los Angeles Lakers, hanno alimentato di nuovo la discussione:

Penso che il 90% delle squadre NBA sarebbe disposto a pagare Kobe Bryant quanto lo paghiamo noi pur di averlo nel roster. Anzi, non solo sarebbero disposti, ma sarebbero più che felici di farlo.

Luca Diamante

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