In un documentario no-vax che critica il sistema, il reale pericolo della pandemia del Covid-19 e i vaccini per combatterlo, non ci si aspetterebbe certo di trovare una leggenda della NBA. Invece John Stockton, simbolo insieme a Karl Malone degli Utah Jazz degli anni ’90, ha fatto il proprio intervento visibile nel trailer del documentario che ha fatto rapidamente il giro dei social, al fianco di numerosi no-vax.
Non è un virus che ci sta togliendo opportunità, sono i tizi che prendono le decisioni che dicono: “No, no, siamo troppo spaventati e dobbiamo chiudere tutto. Stare chiusi in casa e fare attenzione”. I miei figli e i miei nipoti sentono queste cose e le accettano come verità, è frustrante visto che so, grazie ad un numero significativo di mie ricerche, che non lo sono.
John Stockton ha anche nominato Steph Curry nel proprio intervento, dicendo che con il lockdown probabilmente è stato “bruciato” qualche talento di quel calibro.
Una delle cose che continuo a pensare è la possibile perdita di qualcuno come Steph Curry, sarebbe un crimine per il basket. Penso a che sconfitta per il mondo sarebbe se un ragazzo non riuscisse a diventare chi è. Quindi penso a chi ci stiamo perdendo in questo momento.
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