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La folle estate di Luca Banchi

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Luca Banchi era un po’ uscito dai radar del grande basket europeo dopo l’esperienza a Milano di una decina di anni fa, dove aveva quasi portato l’Olimpia Milano alle Final Four di EuroLega e aveva messo in bacheca uno Scudetto che mancava da 18 anni, dal 1996.

A Torino sappiamo com’è andata, a Bamberg ha fatto bene ma non era il Brose in ascesa di Trinchieri, anche all’AEK Atene aveva fatto il suo ma vincere in Grecia è davvero complicato se non alleni o il Panathinaikos o l’Olympiacos. Poi il Covid, un paio di anni fermo. Ma poi e mai avrebbe immaginato che la scelta di accettare la sfida della panchina della Lettonia gli avrebbe cambiato la vita. Eppure così è stato.

Un’estate veramente folle per Luca Banchi

La Lettonia si è qualificata al Mondiale come grande sorpresa tra le Nazionali europee, tant’è vero che sono rimaste a casa squadre del livello di Turchia o Croazia, ottime compagini e con grande tradizione cestistica. Ricordiamo che la Lettonia ha solo 2 milioni di abitanti. Durante la preparazione alla FIBA World Cup 2023, Luca Banchi ha sempre avuto il dubbio se poter contare o meno su Kristaps Porzingis, il miglior giocatore lettone al mondo. Purtroppo il neo giocatore dei Boston Celtics, complice anche il suo trasferimento ai biancoverdi, ha deciso di non rischiare e non è stato aggregato per giocare, anche se è comunque volato in Oriente per supportare i suoi.

Prima Luca Banchi è riuscito a battere con la Lettonia la Francia vicecampione olimpica in carica, poi la Spagna campione del Mondo e d’Europa in carica e ha chiuso sconfiggendo anche il Brasile, in questo momento la nazionale sudamericana più forte di tutte. Purtroppo la Lettonia non è riuscita a qualificarsi alle Semifinali solo per una questione di centimetri perché il tiro di Bertans da molto lontano si è stampato sul secondo ferro, altrimenti avrebbero eliminato dalla lotta al titolo la Germania, oro alla FIBA World Cup 2023, e se la sarebbero vista con Team USA. Il coach grossetano alla fine ha ottenuto il riconoscimento di miglior coach del Mondiale grazie al 5° posto assoluto dei suoi ragazzi baltici, senza nessun naturalizzato tra le proprie fila. Solo giocatori nati e cresciuti in Lettonia.

L’inaspettata chiamata della Virtus Bologna

Sembrava ormai scontato, nonostante questa miracolosa Coppa del Mondo, un inizio di stagione senza una squadra di club dopo gli abboccamenti non andati a buon fine con il Baskonia. Poi è successo il terremoto e sappiamo com’è andata a finire. Luca Banchi nel giro di una settimana si è trovato 5° al Mondiale, miglior coach della competizione e infine capo allenatore della Segafredo Virtus Bologna, formazione di EuroLega che ha le possibilità di poter lottare per un posto playoff e soprattutto di poter vincere lo Scudetto contro la sua ex Olimpia Milano. Tra l’altro, la prima gara ufficiale di Luca Banchi da head coach delle VuNere sarà proprio contro l’EA7, con in panchina un suo maestro, Ettore Messina, e in campo uno che ha allenato quando era un ragazzino alle Scarpette Rosse, Nicolò Melli, che ora è capitano dei biancorossi.

La vita è davvero strana. Inizialmente ha dato tantissimo a Luca Banchi, con Siena e con Milano. Poi ha smesso di dargli anche il minimo sindacale per anni. E poi a un certo punto si ritrova nuovamente ad avere tutto quello che aveva avuto prima, se non di più. Una vera e propria montagna russa, dalla quale però ora il toscano non vuole più scendere, anzi, vuole andare sempre più in alto. In Italia, in Europa e nel Mondo. Ma per prima cosa vuole vincere la Supercoppa di questo weekend a Brescia.

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