Le pagelle degli azzurri: Gallo, Mago e Beli versione NBA, prova monumentale della nostra nazionale

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Dopo due prove non del tutto convincenti l’Italia dimostra di poter essere legittimamente candidata alla vittoria finale con una prestazione monumentale contro la quotatissima Spagna. Ecco le pagelle del match appena terminato:

Belinelli 9+: all’inizio pare che i problemi fisici abbiano la meglio su Marco Belinelli che chiude il primo tempo con 1/6 al tiro e solo due punti. L’inizio della seconda metà di gara è clamoroso: 15-2 di parziale in favore dell’Italia con ben 9 punti del Beli. Segna 7 triple sulle 8 tentate nei secondi 20 minuti e ben 25 punti in un solo tempo. Comincia a giocare lui e l’equilibrio si spezza. Il solito, decisivo e coraggiosissimo Marco Belinelli.

Aradori 7: essenziale. Gioca 17 minuti senza sbagliare nulla se non due tiri liberi nel finale che non potevano comunque compromettere la vittoria. Scende in campo dando tutto se stesso, i tre NBA senza lui e gli altri “comprimari” non avrebbero portato a casa questo match.

Gentile 8-: i suoi numeri non sono eccezionali, ma la sua prova si. Si butta su ogni singolo pallone, catturando e deviando vari rimbalzi, alcuni molto decisivi come il tap-out a pochi minuti dalla fine. Non forza, aspetta la partita e colpisce. Maturo.

Gallinari 10: dopo la prova silenziosa contro l’Islanda ci aspettavamo la grande risposta del Gallo. Non sbaglia nulla, è sempre presente, compie delle giocate dopo le quali è impossibile rimaner seduti. Guida l’Italia, insieme a Bargnani, nel primo tempo e chiude con 29 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 7/12 dal campo. Cosa si può desiderare di meglio che un 210 cm che palleggia come una guardia, segna come un’ala piccola, si comporta da leader e lotta a rimbalzo come un centro?

Bargnani 9-: disputa un primo quarto da manuale e se non fosse per i falli (alcuni dei quali molto dubbi) potrebbe giocarsela con Gallinari e Gasol per il titolo di MVP della serata. A memoria, non ricordo un Andrea Bargnani così motivato, intenso e preciso dai bei tempi dei Toronto Raptors. Limita Gasol nelle poche occasioni in cui è possibile farlo e chiude con un +16 di plus/minus, non è un caso. Se questo è Andrea Bargnani, sky is the limit.

Cusin 7,5: fondamentale. Spesso Bargnani è in panchina ma lui tappa perfettamente i buchi. 5 falli il 12 minuti sono simbolo di estrema aggressività, segna solo 3 punti, ma le due stoppate (quella sulla tripla di Fernandez in primis) valgono il prezzo del biglietto. Un guerriero, ma questo non lo scopriamo certo oggi.

Melli 7: poco spazio per lui, ma non compie errori e conquista un rimbalzo importantissimo nei secondi finali. Come detto per Aradori, partite di questo livello vengono decise spesso dalle giocate dei “comprimari”.

Cinciarini 7: gioca molto all’inizio, sparisce nel finale. Il suo ordine e la sua organizzazione sono però fondamentali quando nel primo tempo manca la genialità di Marco Belinelli.

Hackett 7: non una delle migliori partite, ma quando Gallinari, Belinelli e Bargnani giocano in questo modo non serve strafare. Svolge il suo compito, prende le giuste decisioni e si tiene lontano dai guai. Più che promosso anche lui.

Pianigiani 9: per giocare 40 minuti del genere bisogna essere super motivati e bisogna riconoscere che in questo campo un ruolo importante è giocato dal coach. Rotazioni perfette, tanti minuti per Gallinari e Belinelli ma pause ben gestite. Bravo anche ad annullare completamente Fernandez nel primo tempo. Difficile preparare meglio una partita.

Spagna: Gasol 9.5, Fernandez 5, Rodriguez 5.5, Hernangomez 6, Ribas 6, Reyes 6.5, San Emeterio 6.5, Lull 7.5, Mirotic 7-.

Luca Diamante

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