Le pagelle di Philadelphia-Brooklyn: Dopo lo spavento iniziale, tutto facile per i 76ers che vincono 4-1

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PHILADELPHIA 76ERS

Joel Embiid, 9: “I’m Unstoppable”, dichiarò qualche settimana fa il centro dei 76ers ed obbiettivamente i Nets non sono riusciti a limitarlo in alcun modo. 25 punti, 13.5 rimbalzi e 3 stoppate in soli 24 minuti di media a causa del problema al ginocchio che si trascina ormai dal post All-Star Game, problema che lo ha costretto anche a saltare Gara-3. Il destino di Philadelphia in questi Playoffs è direttamente proporzionale alla salute di Embiid; con un Gioele” sano è lecito sognare.

Ben Simmons, 8,5: Dopo una Gara-1 fallimentare in cui i Nets sono riusciti a mettere in luce tutti i limiti offensivi dell’ex LSU, Simmons si è preso per mano Philadelphia, soprattutto in Gara-3 dove ha messo a segno 31 punti (suo massimo in carriera nei PO) e 9 assist. Non è un caso che il miglior Simmons si manifesti senza Embiid, quindi con più spazio in area e più libertà per il #25 di attaccare e trovare i tiratori sugli scarichi.

Tobias Harris, 7,5: Serie in crescendo per l’ex Clippers che si conferma il giocatore più efficiente dei suoi con il 50% sia dal campo che da 3. Chiude le 5 partite con quasi 18 punti e 9 rimbalzi di media ma soprattutto dimostra il perchè Phila ha scambiato per lui a Febbraio: fondamentale in entrambe le vittorie esterne dei suoi: 29 punti in Gara-3 senza Embiid, e 24 in Gara-4. Usato sicuro e affidabile.

Jimmy Butler, 7: L’unico a salvarsi nella disfatta di Gara-1 con 36 punti (suo massimo nei Playoffs) dove sono suonati più di qualche campanello di allarme in casa 76ers. Per il resto della serie rimane in secondo piano ma è stato interessante notare come coach Brown lo abbia fatto giocare da Playmaker quando Simmons riposava in panchina. A conti fatti, il net-rating dei Sixers è migliore con lui che con CJ McConnell.

JJ Redick, 6,5: Tanti, forse troppi, alti e bassi nella serie per Redick. Nonostante un ottimo 42% da 3 si ha avuto l’impressione che non riuscisse a crearsi i suoi tiri come al solito. Tuttavia dopo essere stato esposto difensivamente in Gara-1, riesce ad essere un fattore quasi cancellando completamente Harris.

Boban Marjanovic e Mike Scott, 7,5: Il serbo non fa rimpiangere l’assenza di Embiid, risultando un rebus per la difesa dei Nets. Chiude la serie con 11 punti e 6 rimbalzi in soli 15 minuti di media. Scott un po’ come Redick, molto inconsistente nel tiro da 3 ma segna quello decisivo che regala la vittoria ai Sixers in Gara 4.

Coach Brett Brown, 8: Invaso da critiche dopo la sconfitta di Gara-1, coach Brown riesce a ribaltare la serie togliendo ogni rifornimento a Joe Harris e relegando in panchina McConnell a favore di Ennis, consegnando di fatto le redini della squadra a Butler e Tobias Harris. L’esame di maturità arriverà ora contro Toronto.

BROOKLYN NETS

Caris LeVert, 8: Ripensando all’infortunio che ha subito ad inizio stagione, sembra quasi un miracolo vederlo come leader dei Nets. 21 punti, quasi 5 rimbalzi e 3 assist di media con quasi il 50% dal campo ed il 46% da 3. Numeri sensazionali per LeVert, il più continuo ed efficace per tutto l’arco delle 5 partite; l’ex Michigan si candida per un 2020 da assoluto protagonista.

D’Angelo Russell, 6,5: All-Star e con tutti gli occhi addosso alla prima apparizione nei Playoffs. Russell tutto sommato riesce a confermare le cifre ottenute in stagione chiudendo con 19 punti e quasi 4 rimbalzi e altrettanti assist ma le percentuali al tiro (36% dal campo e 32% da 3) evidenziano le difficoltà, e forse la pressione di dover sostenere la squadra sulle spalle.

Spencer Dinwiddie, 6: Fa il suo, con quasi 15 punti di media nelle 5 partite ed il 37% al tiro da 3. Sufficiente ma niente di più per il sesto uomo dei Nets chiamato anche lui alla riconferma di quanto buono fatto vedere in questa stagione.

Jarrett Allen, 5: Essere un centro undersize durante la stagione è un conto. Nei Playoffs il conto aumenta esponenzialmente con Embiid e Marjanovic che hanno fatto sentire tutto il loro fisico sul corpo di Allen. A testimoniare le difficoltà difensive il passaggio dalle 1.5 stoppate di media a partita in stagione alle sole 3 registrate nelle 5 partite della serie.

Joe Harris, 4: La grande delusione in casa Nets. Da Gara-2 Redick gli mette la “museruola” e non segna letteralmente più da 3, chiudendo la serie con un pessimo 1/19. Il ritorno di LeVert gli ha sicuramente tolto spazio e fiducia ed il rischio sarà quello di ritrovarsi con un ruolo marginale nella prossima stagione.

Rondae Hollis-Jefferson, 6: Buono costante impatto dalla panchina per Jefferson ma la mancanza di tiro da 3 per un’ala nella NBA moderna è un handicap non indifferente. Ciò nonostante, in difesa si fa valere come dimostrano le 1.3 stoppate di media.

Jared Dudley, 4: Lo si ricorda solo per le dichiarazioni e le frecciate contro Simmons che per l’impatto sulla serie. Anzi l’unico impatto è quando prova a creare una rissa con Embiid in Gara-4 finendo però lui a terra in prima fila. Prossimo alla pensione.

Coach Kenny Atkinson, 5: Dopo aver esposto tutti i limiti di Philadelphia in Gara-1, viene completamente ribaltato da Coach Brown nelle successive 4 gare. Emblematiche le dichiarazioni al termine di Gara-5 in cui ammette di aver provato di tutto ma di non essere riuscito a trovare una risposta agli aggiustamenti di Philadelphia.

Lorenzo Simonazzi

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