PAGELLE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
MARTIN 5,5: non ha la solita esplosività e non riesce a trasmettere carattere neanche ai compagni. Ci prova ma alla fine, quando esce per 5 falli, si spegne definitivamente la luce
PAJOLA n.e.
TAYLOR 4,5: sbaglia praticamente tutto, dalle scelte offensive alla gestione della squadra. Poi solito problema di falli, che lo tiene fuori dalla gara anche quando Djordjevic avrebbe avuto bisogno di lui.
BALDI ROSSI 5: parte bene, con un canestro “rubato” sulla sirena del primo quarto e una tripla che manda avanti i suoi. Poi battaglia sotto al ferro ma poche volte ne esce vincitore e alla fine non gli si può chiedere più di tanto
CAPPELLETTI 5: pochi minuti in campo, per allungare le rotazioni, senza incidere e con qualche fallo di troppo
KRAVIC 4,5: in attacco poco convinto, sbaglia un canestro già fatto da sotto in un momento importante della partita. In difesa soffre tremendamente Brown che lo cancella
CHALMERS 4: continuamente alla ricerca del fallo, continuamente fuori ritmo, 5 palle perse e l’idea che non sia ancora neanche lontanamente il giocatore NBA che ci si aspettava. Il problema suo e della Virtus, però, che la stagione è ormai agli sgoccioli
ARADORI 4: bruttissime cifre, plus/minus più che negativo. La curva lo fischia quando si va a sedere in panchina nel finale di gara, dopo una partita in cui ha poco da dire e non è per niente convinto
BERTI n.e.
M’BAYE 5: benino in attacco, uno dei pochissimi a segnare nell’ultimo periodo. In difesa, però, non controlla niente e nessuno e sotto il ferro va in difficoltà contro la dinamicità brindisina. L’1 alla casella rimbalzi spiega tante cose
COURNOOH 4,5: ci prova, fa anche cose che dovrebbero fare altri e alla fine non incide, neanche difensivamente dove in stagione aveva già fatto vedere delle prove eccellenti
QVALE 5,5: il suo lo fa, fin dove arriva. I suoi pari ruolo avversari sono più dinamici e atletici, cerca di ovviare in qualche modo ma fa quel che può nei 12 minuti totali in campo
All. DJORDJEVIC 5,5: dopo una settimana turbolenta, caratterizzata più da questione extra campo che dagli aspetti tecnici, va in difficoltà ritrovandosi giocatori svogliati e spenti. Nel post partita si prende lui le responsabilità del caso, dopo una gara in cui poteva fare ben poco visto i protagonisti in campo
HAPPY CASA BRINDISI
BANKS 6: alti e bassi, gestisce la squadra come deve (6 assist), forse aumentando un po’ troppo il ritmo in alcuni frangenti (5 perse) ma rimanendo con la testa nella partita (4 recuperi).
RUSH 5,5: scollegato dalla squadra, subito problemi di falli che lo costringono a giocare poco e lo influenzano per tutto il resto della gara
GAFFNEY 6,5: leader silenzioso, sta in campo 31 minuti senza fare cose particolari ma si mette a disposizione della squadra con tanto lavoro sporco, in attacco e in difesa, senza mai rubare palloni di altri o ergersi a protagonista
ZANELLI 6: parte subito forte, concentrato ed attento in difesa. Annulla Chalmers e dà il suo apporto; si prende anche qualche tiro fuori dal contesto che fa arrabbiare Vitucci ma alla fine va bene così
ORLANDINO n.e.
MORASCHINI 7: solita partita dell’ex, rendimento costante, tanti minuti in campo anche per gestire in cabina di regia. Segna, fa segnare e alla fine esce tra gli applausi del pubblico che lo ha visto nascere e crescere proprio con la maglia Virtus
CLARK s.v.: poco coinvolto, un po’ fuori dalle rotazioni
CAZZOLATO n.e.
WOJCHIECHOWSKI 5,5: comparsa iniziale, molti errori e poi tanta panchina
CHAPPELL 8: 25 punti, 10 rimbalzi, 4/6 da tre punti; una partita a tutto tondo per l’ex Cantù, per cui basterebbe limitarsi alle cifre. Mette in crisi le qualità offensive di Aradori e dell’altra parte del campo punisce chiunque gli lasci spazio.
TADDEO n.e.
BROWN 8: 29+10, fa quello che vuole contro la difesa inerme della Virtus. Qvale e Kravic impazziscono contro di lui: corre, schiaccia, pressa, segna dalla media distanza ed è anche bravo a creare spazio per i compagni. MVP insieme a Chappell
All. VITUCCI 7: la sua squadra gioca insieme e gioca bene. Un gruppo unito, con voglia di passarsi la palla. Bravo a mantenere alta la concentrazione quando la Virtus provava a rientrare nel punteggio; anche scelte difensive accurate che mettono in crisi l’attacco Virtus