Il presidente federale Petrucci ha parlato a La Gazzetta dello Sport, e ha toccato gli argomenti di maggiore attualità sul momento della nazionale e della pallacanestro italiana. Sul risultato negativo al preolimpico di Torino Petrucci non ha nulla da rimproverarsi sull’organizzazione: “Se ho sbagliato qualcosa? Mah, il mondo del basket chiedeva di giocare il preolimpico in casa e così è stato anche grazie all’intervento di Coni e Governo che si sono prodigati, l’organizzazione a Torino è stata ok, l’audience televisiva di Sky super, il pubblico strepitoso (…) qualcosa sarà stata sbagliata, ma me lo dicano gli altri in cosa abbiamo fallito, sono pronto a convocare anche una sorta di mini Stati Generali” e riesce a mantenere anche un atteggiamento positivo nei riguardi della sconfitta finale “di sicuro, ogni risultato negativo deve essere la spinta per il riscatto: se c’è uno che non si scoraggia mai, questo sono io”.
Il presidente federale sembra avere le idee molto chiare relativamente al futuro della panchina azzurra, sulla quale vede ancora Ettore Messina al timone della nazionale “la volontà di fare almeno il prossimo Europeo c’è. Anche tutti i giocatori vogliono che resti”. L’intervista è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione del basket italiano, e Petrucci ha sottolineato uno dei problemi atavici che ci portiamo dietro ormai da anni, e cioè la mancanza di impianti sportivi adeguati; a tal proposito ha dato un’anticipazione che potrebbe far preoccupare i tifosi di alcune delle protagoniste degli ultimi play off: “di certo per i playoff è matura la regola dei palasport con almeno 5000 posti”.
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