Liga Endesa: Scena commovente in quel di Bilbao, dove vince il Real. Barca, Valencia e Caja Laboral ok.

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Gipuzkoa Basket – FC Barcelona 75 – 86

Il Barca conquista la sesta vittoria consecutiva, confermando il proprio ottimo stato di forma. Ai baschi non basta la prestazione mostruosa di Robinson, poco supportato dai compagni.

Lampe nuovamente fondamentale nella vittoria del Barca.
Lampe nuovamente fondamentale nella vittoria del Barca.

La partita inizia nel segno del tiro da tre, con Navarro a infuocare la retina per gli ospiti, mentre i padroni di casa sono tenuti in partita da un ispirato Robinson (17-23 alla prima sirena). Da quando è rientrato dall’infortunio, Maciej Lampe si è rivelato fenomenale: il parziale di 3-19 con cui il Barca scappa via è frutto della sua strapotenza nel pitturato. Alla pausa lunga il tabellone recita 31-50 in favore degli ospiti.
Il Gupizkoa si arrende sin dall’inizio del secondo tempo, non tentando nemmeno di impensierire la difesa blaugrana. Il team di coach Pascual si può dunque divertire amministrando un cospicuo vantaggio che regala la vittoria per 75-86.

MVP: Maciej Lampe = Il centro polacco domina letteralmente il pitturato, sfiorando la doppia doppia con 23 punti e nove rimbalzi. Devastante.

Gipuzkoa: Robinson 34, Doblas 12, Hanley 8.
TL 12/16, T2 21/43, T3 7/21.
Rimbalzi: 20 (Doblas 4)
Assist: 14 (Salgado 8)

Barcelona: Lampe 23, Navarro 16, Lorbek 9.
TL 7/10, T2 26/38, T3 9/21.
Rimbalzi: 39 (Lampe e Hezonja 9)
Assist: 13 (Navarro 4)

UCAM Murcia – Tuenti Movil Estudiantes 85 – 84

Arriva nel migliore dei modi la seconda vittoria della gestione Nicola per Murcia: in rimonta dopo essersi trovata a -20.

Murcia parte molto male, subendo la propositività di un Uros Slokar tirato a lucido per l’occasione. Ci pensa Rodrigo San Miguel a riportare sotto i suoi e a ridurre al minimo lo svantaggio dopo 10’ di gioco (18-19). Nel secondo periodo, tuttavia, Murcia tira male e difende peggio, e ad approfittarne sono soprattutto Kuric e Van Lacke. All’intervallo il punteggio vede gli ospiti davanti per 39-48.
Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa appaiono ancora più allo sbando che nel primo tempo, ma una volta scivolati a -20 (41-61 al minuto 36), salgono in cattedra Lima e Wood.  Lo spagnolo e l’americano godono di un gregario di lusso come San Miguel, portando l’UCAM sull’83-80 a 12 secondi dal termine. Il Tuenti Movil pareggia e ha successivamente l’opportunità di mettere in cassaforte il risultato con due tiri liberi, ma Van Lacke sbaglia il primo. Nel possesso successivo, Berni Rodriguez guadagna un viaggio in lunetta per i padroni di casa e converte entrambi i tiri liberi, assicurando così a Murcia un’importantissima vittoria.

MVP: Augusto Lima = L’ala brasiliana naturalizzata spagnola suona la carica nel terzo periodo, ispirando la rimonta del team di coach Nicola. Sfiora la doppia doppia con 16 punti e 9 rimbalzi.

Murcia: San Miguel 19, Lima 16,  Wood 15.
TL 21/22, T2 11/24, T3 14/32.
Rimbalzi: 25 (Lima 9)
Assist: 17 (San Miguel 5)

Tuenti Movil: Slokar 19, Kuric 14, Val Lacke 12.
TL 22/26, T2 22/33, T3 6/18.
Rimbalzi: 29 (Slokar 9)
Assist: 14 (Van Lacke 5)

Rio Natura Monbus – Baloncesto Fuenlabrada 75 – 76

Il Rio Natura incappa nella terza sconfitta consecutiva, perdendo all’ultimo secondo contro un Fuenlabrada in buono stato di forma.
 

Non bastano i 25 punti di Corbacho per permettere al Rio Natura di avere la meglio su Fuenlabrada.(wikipedia.org)
Non bastano i 25 punti di Corbacho per permettere al Rio Natura di avere la meglio su Fuenlabrada.(wikipedia.org)

La partita inizia in modo inusuale, con Fuenlabrada che blinda sin dai primi minuti la via per il proprio canestro, limitando l’attacco avversario a soli 12 punti (12-19 dopo 10’). L’ancora in difesa è senza dubbio James Feldeine, che chiuderà l’incotro con la bellezza di 7 recuperi. Nel secondo quarto, tuttavia, salgono in cattedra Corbacho e Peterson. I due esterni dei galiziani producono con contuinuità per portare il Rio Natura sotto di due sul 36-38 dell’intervallo.
Il secondo tempo è un vero e proprio botta e risposta tra i due team, incapaci di staccare gli avversari di più di una manciata di punti. Corbacho segna da ogni posizione oltre l’arco dei tre punti, ma il team di Moncho Fernandez subisce l’energia e l’impredivibilità di Feldeine, semplicemente on-fire. Con i galiziani davanti 75-74, tuttavia, non è il play domenicano a decidere la partita, quanto un’azione da videogame di Carlos Cabezas, che fa tutto da solo e appoggia il layup del vantaggio a due secondi dal termine. Il tiro da distanza siderale di Rafa Luz, poi, non centra nemmeno il tabellone e Fuenlabrada può festeggiare così la nona vittoria della sua stagione.

MVP: James Feldeine = L’estroso play domenicano mette a referto una prestazione totale, segando 16 punti, catturando 5 rimbalzi, servendo 3 assist e recuperando 7 palloni. Demplicemente decisivo.

Rio Natura: Corbacho 25, Peterson 20, Delas 15.
TL 15/16, T2 15/25, T3 10/29.
Rimbalzi: 33 (Delas 10)
Assist: 19 (Xanthopoulos 5)

Fuenlabrada: Feldeine 16, Cabezas 15, Panko e Vargas 12.
TL 22/28, T2 15/35, T3 8/23.
Rimbalzi: 28 (Vargas 7)
Assist: 13 (Feldeine 7)

Iberostar Tenerife – Herbalife Gran Canaria 72 – 68
 
Gran Canaria perde il primo derby canarino degli ultimi 23 anni di fronte a un Iberostar orgoglioso e capace di annullare il divario tecnico tra le due rose. Tenerife interrompe così la serie negativa di nove sconfitte consecutive.
 
IberostarNei primi minuti di gioco la partita è equilibrata, con i padroni di casa che rispondono alle iniziative di Bellas e Baez con i canestri di Uriz e Bivià. Alla prima sirena il distacco è quasi inesistente: 17-18 in favore dell’Iberostar. Nel secondo tempo Gran Canaria fa pesare la propria superiorità sul piano tecnico, staccando i padroni di casa a suon di triple e schiacciate spettacolari. Tenerife non riesce a rispondere e all’intervallo si ritrova sotto di otto (33-41).
Anche nel terzo periodo i pio-pio sembrano avere la partita in mano, finchè, a pochi minuti dal termine del quarto, i padroni di casa cominciano a difendere benissimo, costringendo Gran Canaria a palle perse e infrazioni dei 24’’. Nell’ultimo periodo l’Iberostar, guidato dalla fenomenale coppia Richotti-Sikma, devasta gli ospiti con un parziale complessimo di 19-8 grazie al quale ottiene lo storico risultato di 72-68.

MVP: Luke Sikma = Il nativo di Seattle è uno dei principali artefici della rimonta dell’Iberostar. Il giovane americano chiude infatti con una doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi.

Iberostar: Richotti 23, Sikma 14, Rost 11.
TL 10/13, T2 19/39, T3 8/23.
Rimbalzi: 32 (Sikma 11)
Assist: 9 (Uriz 3)

Gran Canaria: Beiràn 14, Bàez 13, Oliver 11.
TL 6/7, T2 19/36, T3 8/36.
Rimbalzi: 44 (Tavares 12)
Assist: 11 (Bàez 4)

Bilbao Basket – Real Madrid 73 – 87
 
In una giornata dove l’interesse del pubblico va al di là del basket giocato, la squadra basca perde contro il Real delle meraviglie, semplicemente invincibile in questa Liga.
 

Alex Mumbrù, capitano del Bilbao Basket, cosa succederà al suo team?
Alex Mumbrù, capitano del Bilbao Basket, cosa succederà al suo team?

A dicembre il presidente del Bilbao Basket Gorka Arrinda aveva reso nota la drammatica situazione economica del club basco, incapace di pagare gli stipendi ai propri giocatori e all’intero staff. Sabato gli stessi giocatori avevano annunciato uno sciopero a tempo indeterminato, da iniziare proprio dopo la partita contro il Real Madrid. In questo senso è molto significativo il gesto dei tifosi baschi, che riempono lo stadio e mostrano la propria vicinanza ai giocatori del team. Mumbrù e compagni si commuovono, lasciando il campo con i Blancos che fanno loro da passerella. Le sorti della squadra della capitale basca non sono ancora chiare; senza dubbio si tratta di una situazione che nessuno vorrebbe vedere nè nel basket nè in qualsiasi altro sport.
La partita di per sè non ha molto da dire; i giocatori di casa tengono a fare una bella figura in un match simbolico e tengono testa ai campioni in carica per 20 minuti (35-38 all’intervallo). Al rientro dagli spogliatoi il Real gioca meglio, ma non riesce a staccare i baschi, che mettono grinta e cuore in ogni possesso. È solamente nell’ultimo periodo che i Blancos prendono il largo, grazie ai canestri di un Reyes da 16 punti e 6 rimbalzi. La partita termina 73-87, e il Real vola a 24 vittorie consecutive.

MVP: Il pubblico = La Bilbao Arena è gremita di tifosi, che incitano i propri beniamini a non mollare nonostante la difficile situazione del club, mostrando tutta la loro solidarietà. I giocatori li ripagano dando tutto quello che hanno contro un avversario di un altro livello. Davanti a tale dimostrazione di affetto gli atleti in campo si commuovono, e non sono gli unici.

Bilbao: Bertans 19, Gabriel e Mumbrù 13, Grimau e Markota 9.
TL 11/15, T2 19/42, T3 8/20.
Rimbalzi: 29 (Grimau 6)
Assist: 14 (Mumbrù 3)

Real Madrid: Rodriguez 17, Reyes 16, Fernandez 13.
TL 19/25, T2 25/36, T3 6/23.
Rimbalzi: 33 (Reyes 6)
Assist: 14 (Rodriguez 6)

CB Valladolid – Valencia Basket 77 – 91

Altra vittoria per il Valencia Basket, sempre più seconda potenza della Liga ACB. Il team di coach Perasovic si impone su un combattivo Valladolid grazie a un parziale di 0-14 nell’ultimo periodo.
 

Il Valencia Basket Club continua la sua cavalcata per il secondo posto.
Il Valencia Basket Club continua la sua cavalcata per il secondo posto.

Come spesso è accaduto nell’arco della stagione, il Valladolid si dimostra un avversario ostico nei primi minuti, capace di tenere il passo della seconda migliore squadra del campionato. Doellman e compagni, infatti, non riescono a allungare le distanze nè nel primo periodo (20-23), nè nel secondo (38-38). Se da una parte è lo stesso Doellman a trascinare Valencia, per Valladolid segnano ad alternanza Omari Johnson e Haritopoulos.
Dopo la pausa lunga, i padroni di casa giocano sulle ali dell’entusiasmo: Johnson e Haritopoulos, aiutati dalle preziose triple di Andjusic, portano il risultato sul 65-59 in favore del Valladolid. Quando ormai Valencia sembra condannata alla quarta sconfitta del suo incredibile campionato, l’esplosività di Lafayette e la sostanza di Dubljevic ispirano un parziale di 0-14 che ribalta la situazione e spezza le gambe alla fuga dei padroni di casa. Gli opsiti si aggiudicano così un successo importante, che dà ancora una volta prova del carattere d’acciao impresso dal vero leader del team: Velimir Perasovic.

MVP: Bojan Dubljevic = Il centro montenegrino chiude con una doppia doppia da 16 punti e 11 rimbalzi, ma soprattutto è il principale autore della rimonta di Valencia nei minuti finali del match.

Valladolid: Johnson 19, Andjusic 14, Haritopoulos 12.
TL 16/18, T2 20/39, T3 7/21.
Rimbalzi: 30 (Johnson 8)
Assist: 14 (Pozas 4)

Valencia: Doellman 17, Dubljevic 15, Martinez 12.
TL 19/23, T2 18/32, T3 12/30.
Rimbalzi: 34 (Dubljevic 11)
Assist: 16 (Lafayette 5)

Caja Laboral – Cajasol 101 – 65
 
Continua il momento positivo del team di Coach Scariolo, che  trova il terzo successo consecutivo in campionato abbattendo il Cajasol nei due quarti centrali. Buona la prestazione di Poeta, come sempre molto altruista nelle sue scelte d’attacco.
 

Tibor Pleiss, 12 punti e 14 rimbalzi per lui. (wikipedia.org)
Tibor Pleiss, 12 punti e 14 rimbalzi per lui. (wikipedia.org)

La partita vede affrontarsi due team quasi appaiati in classifica (il Caja Laboral è , il Cajasol ). Il primo quarto conferma l’equivalenza dei team espressa dalla classifica, terminando sul 22-22. Nei secondi dieci minuti di gioco, tuttavia, Nocioni, San Emeterio e Huertel condannano la squadra di Siviglia a un parziale complessivo di 22-10 per terminare il primo tempo con il punteggio di 44-32.
Il terzo quarto continua sulla falsa riga del secondo, con i baschi che dominano a tutto campo: Pleiss detta legge nel pitturato (12 punti e 14 rimbalzi per lui) e coach Reneses non trova soluzioni al dominio del Caja Laboral. Partendo dal +23 del minuto 30’ (66-43) l’ultimo quarto è normale amministrazione per i ragazzi di Scariolo che portano a casa una vittoria comoda ma importante ai fini della classifica. Da segnalare la buona prestazione del nostro Peppe Poeta, che non segna (0/1) ma mette a referto ben 7 assistenze.

MVP: Fernando San Emeterio = 21 punti, 5 rimbalzi e 3 assist per il nativo di Santander. Da quando il veterano basco ha ricominciato a carburare, il Caja Laboral ha sempre vinto. Non può trattarsi di un caso.

Caja Laboral: San Emeterio 21, Huertel 18, Nocioni 16.
TL 14/17, T2 27/40, T3 11/26.
Rimbalzi: 42 (Pleiss 13)
Assist: 18 (Poeta 7)

Cajasol: Hernangomez 13, Bamforth 12, Landry 10.
TL 21/28, T2 17/48, T3 4/15.
Rimbalzi: 29 (Hernangomez 5)
Assist: 10 (Satoransky e Franch 4)

La Bruixa d’Or – CAI Zaragoza 71 – 74
 
Continua la corsa al fattore campo nei playoff di Saragozza, che fa fuori la Bruixa d’Or non senza qualche difficoltà. La Bruixa d’Or lotta e ha per due volte l’occasione mandare ai supplementari la partita, ma le spreca entrambe con dei tiri da tre poco precisi.
 
I primi minuti della partita si giocano a latitudini inusuali per il basket di alto livello: in campo brillano Marcus Eriksson (Svezia) per La Bruixa d’Or e Jon Stefansson (Islanda) per Saragozza. Il primo quarto si chiude con il CAI davanti per 17-23, frutto del dominio nel pitturato di Henk Norel. Nel secondo tempo, tuttavia, La Bruixa d’Or gioca meglio e grazie ai canestri di Darryl Monroe si porta sul 40-37 della pausa lunga.
Al rientro dalgi spogliatoi gli aragonesi difendono bene in un paio di occasioni e affondano gli avversari con dei contropiedi letali. Ljubicic però indossa i panni del salvatore della patria e tiene a galla i suoi, che chiudono il terzo periodo sotto solo di una lunghezza (55-56). L’ultimo quarto è estremamente equilibrato, con Saragozza che si trova davanti di tre a pochi secondi dalla fine. Marcus Eriksson prima e Darryl Monroe poi si trovano in mano la palla del potenziale pareggio a pochi secondi dal termine, ma entrambi i tiri trovano solamente il ferro, consentendo al CAI di festeggiare le settima vittoria negli ultimi otto incontri.

MVP: Jon Stefansson = L’islandese è senza dubbio in giornata: segna 16 punti trascinando i suoi nei momenti chiave della partita.

La Bruixa d’Or: Eriksson, Hernandez e Monroe 12, Arco e Ljubicic 8, Arteaga 7.
TL 9/12, T2 19/45, T3 8/23.
Rimbalzi: 31 (Monroe 6)
Assist: 13 (Eriksson e Hernandez 3)

Zaragoza: Stefansson 16, Jonesl, Roll e Norel 12, Rudez 10.
TL 12/17, T2 26/39, T3 3/19.
Rimbalzi: 36 (Roll 7)
Assist: 11 (Llompart 3)

Unicaja Malaga – FIATC Joventut 58 – 60
 
Seconda sconfitta consecutiva per l’Unicaja di coach Plaza, che perde in casa contro uno Juventut capace di rimontare uno svantaggio di 16 punti.
 

Zoran Dragic, il suo Unicaja perde la seconda partita consecutiva.
Zoran Dragic, il suo Unicaja perde la seconda partita consecutiva.

Parte subito forte l’Unicaja, con Toolson e Stimac a dettare legge nelle praterie nell’area di uno Joventut che sembra non essere sceso in campo (20-10 dopo i primi 10’). Coach Maldonado si aspetta una reazione dai suoi giocatori, ma i neroverdi continuano a giocare male e nonostante Malaga non ne approfitti appieno, all’intervallo si trovano sotto di 16 punti (34-18).
La reazione tanto attesa sia da Maldonado che dai pochi tifosi ospiti presenti sugli spalti arriva finalmente nel terzo quarto, quando Kirskay, Shurna e Miralles decidono di cominciare a giocare a pallacanestro. Un parziale nel quarto di 10-28 consente agli ospiti di passare addirittura in vantaggio (44-46 al minuto 30). L’ultimo quarto è caratterizzato da basse percentuali al tiro e molto agonismo; a pochi istanti dal termine, il risultato è di 58 pari. Kirskay penetra il pitturato e trova il layup del vantaggio a due secondi dal termine. Sul possesso successivo, la tripla di Toolson si spegne sul primo ferro, condannando l’Unicaja ala seconda sconfitta consecutiva.

MVP: Tariq Kirskay = Il play americano segna 14 punti ed è il top scorer della sua squadra, ma va premiato sopratutto per la personalità e la freddezza espresse negli ultimi secondi del match. È suo il tiro decisivo.

Unicaja: Toolson 20, Stimac 8, Kuzminskas e Granger 7.
TL 7/13, T2 21/40, T3 3/20.
Rimbalzi: 36 (Stimac 8)
Assist: 9 (Suarez 3)

Joventut: Kirskay 14, Mirallas 12, Shurna 11.
TL 9/17, T2 18/30, T3 5/19.
Rimbalzi: 25 (Kirskay 6)
Assist: 20 (Vives 8)

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Niccolò Armandola

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