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L’Italbasket è davvero senza speranze contro la Francia?

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Quasi. Ma l’avevamo scritto anche prima della partita contro la Serbia. E sappiamo tutti com’è andata a finire. Perciò, un po’ per scaramanzia, un po’ perché oggettivamente siamo sfavoriti contro i vice Campioni Olimpici in carica, proviamo a vedere se riusciamo a trovare le forze di credere in un successo dell’Italbasket contro la Francia.

Il tiro da tre punti

Anche contro i serbi iniziammo l’analisi con questo paragrafo. Inutile dire che noi possiamo competere solo se tiriamo con almeno il 45%, a meno che gli altri facciano veramente male, un po’ com’è successo – soprattutto per merito nostro – contro la Serbia. Senza il Marco Spissu del terzo quarto non avremmo mai potuto eliminare Nikola Jokic e compagni. Ecco: o troviamo un altro Marco “Stephen” Spissu – magari lo stesso ragazzo sardo potrebbe ripetersi -, oppure di squadra dovremo tirare con grande precisione. I giocatori che hanno mano da dietro l’arco ce li abbiamo e l’abbiamo visto domenica: Gigi Datome, Nik Melli, Achille Polonara e Simone Fontecchio, oltre al neo playmaker di Venezia. Naturalmente, per segnare con ottime percentuali, bisogna giocare molto bene, far circolare la palla, costruire ogni possesso come se fosse quello decisivo, e ovviamente un po’ di fortuna. Insomma, serve solo una partita come quella contro la Serbia. Che sarà mai?

Nicolò Melli

Il “capitano in pectore” della squadra, visti i pochi minuti che ha nelle gambe Gigi Datome, ha fatto i miracoli contro Joker. Dovrà necessariamente ripetersi con Rudy Gobert per provare a ottenere la qualificazione alle Semifinali. Purtroppo solitamente i miracoli succedono una volta sola, anche se il nuovo centro dei Timberwolves è sicuramente offensivamente molto più limitato di del due volte MVP.  Gobert è meno accentratore di gioco di Jokic, ma ha persino qualche centimetro in più del fenomeno dei Denver Nuggets. Ed è un eccellente difensore, uno dei migliori al mondo. Per replicare la prestazione offensiva del primo tempo contro la Serbia, Nik dovrà sicuramente portarlo lontano dal ferro, dove Gobert è molto vulnerabile. Questa potrebbe essere una chiave da non sottovalutare.

I falli e i conseguenti liberi

Contro la Serbia, tra falli di gioco (alcuni dubbi) e tecnici, nel corso del primo quarto abbiamo concesso 11 liberi. Un’enormità. Anche contro la Francia sarà un dato da tenere sotto controllo. Certamente Gobert è meno bravo di Jokic a caricare di falli gli avversari, e nemmeno Thomas Heurtel o Evan Fournier sono fenomeni sotto questo punto di vista, a differenza di Vase Micic. Quindi sulla carta dovrebbe essere un po’ più semplice per noi, certo dipenderà molto da quale sarà il metro arbitrale e dall’attenzione che ci metteremo. Ogni secondo potrà essere quello chiave per determinare se un possesso avversario si trasformerà in punti oppure no.

I rimbalzi

Beh, anche qui ci sarebbe “da piangere”. Loro con tutta probabilità vinceranno la battaglia per questa voce statistica. Come contro la Serbia, dipende di quanto, soprattutto in termini di rimbalzi offensivi e quindi seconde chance in attacco. Un ruolo fondamentale dovrà giocarlo Polonara, che non sempre si troverà proprio nei pressi dell’area pitturata (ad Amath M’Baye piace giocare 4-5 metri dal ferro, se non addirittura 7) e dovrà essere bravo a recuperare tutti quelli “in corsa”, ovvero quelli dove parte da lontano rispetto al cotone e all’anello amato e maledetto.

La testa

Domenica abbiamo vinto perché siamo stati lucidi per 40’, sotto di 11 o sopra di 12 non cambiava nulla. Non c’è mai stato un momento in cui ci siamo scomposti. Oggi dovrà essere lo stesso. L’Italbasket può battere la Francia solo e soltanto se sarà emotivamente unita e concentrata in ogni movimento sul parquet. Chiaramente i nostri ragazzi commetteranno degli errori, però dovremo essere più bravi degli altri a reagire mentalmente a quel tiro aperto sbagliato oppure a quella forzatura in transizione (e ce ne saranno tante). Gli Azzurri non dovranno mai badare troppo al punteggio. Il 26-11 al 10’ di Serbia-Italia avrebbe potuto assomigliare alle prime note di una marcia funebre. Così non è stato ed eccoci qui a chiederci se l’Italbasket sia davvero spacciata contro la Francia.

 

L’eliminazione dei “transalpini” sarebbe la seconda impresa titanica nel giro di 72 ore. A volte questi miracoli succedono, specialmente nel basket. Ricordiamo per esempio il Maccabi Tel-Aviv che nel 2014, al Mediolanum Forum di Assago, vinse una meravigliosa EuroLega giocando due gare in 48 ore di una perfezione cestistica disumana, partendo da underdog.

Poi oh, la Francia ci ha sempre battuti nelle ultime 10 gare, tra amichevoli e partite ufficiali… per la legge dei grandi numeri prima o poi l’Italbasket ne riuscirà a vincere una contro la Francia. Ah, e l’ultima nostra vittoria contro di loro sapete quand’è stata? Il 14 settembre, come oggi. E poco prima di Euro2003 perdemmo di 33 in amichevole, quest’anno di 32 👀

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