L’Italia chiude il girone da imbattuta: la Svezia si arrende nel finale

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Imbattuta. La nazionale italiana come da pronostico vince contro la Svezia l’ultima partita della prima fase, consacrandosi così finora come unica compagine senza sconfitte. Un bel traguardo per un gruppo di giocatori rimaneggiato a causa di diverse assenze illustri e che non aveva dato molte sicurezze nelle amichevoli pre-europeo. Quando il gioco però si è fatto duro, i nostri hanno dimostrato di che pasta sono fatti e la speranza dopo queste cinque grandi partite è che riescano a proseguire sulla stessa falsariga. Pianigiani dimostra di tenere molto a questa partita seppur inutile,  facendo sì giocare di più le riserve ma senza esagerare (Daniele Magro per esempio non è stato per nulla utilizzato). La risposta della squadra è stata alla fine più che soddisfacente, nonostante un tasso di agonismo e concentrazione non troppo elevato.

L’Italia si presenta senza Belinelli in quintetto (riposo precauzionale per tutta la partita) con Gentile al suo posto.  Gli azzurri cercano subito di prendere il largo con delle pregevoli iniziative in cui spicca Cinciarini. Anche Datome, Aradori e Gentile non stanno a guardare e riescono a sopraffare facilmente la difesa avversaria. Il ritmo in difesa però non è quello delle partite scorse e gli scandinavi riescono a mantenersi vicini a noi grazie soprattutto ad un ottimo Taylor autore di 11 punti in dieci minuti. Il divario d’altro canto appare evidente e con una bella tripla di Melli e una penetrazione di Gentile si arriva al 27-20 di fine primo quarto.

Nel secondo periodo Pianigiani comincia a dare logicamente spazio e tempo alle seconde linee e viene ricompensato soprattutto da Melli e Vitali in fase offensiva. Dall’altra parte del campo però la difficoltà è evidente, dovuta probabilmente ad una concentrazione non ai massimi livelli. La Svezia attorno al grande atletismo di Taylor trova ottimi contributi anche dai fratelli Gaddefors, Jerebko e Massamba che mostrano tutti una mano molto calda. Dopo la parità raggiunta a quota 43 dagli scandinavi, Pianigiani chiama timeout per ristabilire l’ordine ma i suoi faticano a recepire il messaggio. Un mini-parziale di 5 a 0 firmato dal solito inafferrabile Taylor  (18 punti nel primo tempo) porta la Svezia a condurre 48 a 43 prima dell’intervallo lungo.

Andrea Cinciarini, una delle note più liete e sorprendenti del nostro Europeo

Il nostro coach non ci sta a perdere perciò inizia la ripresa con il quintetto di partenza; i suoi uomini recepiscono il messaggio e un tiro di Aradori impatta a quota 49. Si tratta purtroppo solo di un fuoco di paglia poiché la Svezia continua ad avere dalla sua parte un grande Taylor, supportato dal giovane ed ottimo play Hakanson classe 96, che obbligano Pianigiani ad un’altra sospensione sul 56-63. La scossa pare essere data perché con un break canturino Cusin-Aradori si arriva ad un pareggio che si trascina sino alla sirena di fine terzo quarto, dopo 3 minuti di digiuno da ambo le parti.

Stefano Gentile, oggi si è caricato più di tutti la squadra sulle spalle.
Alessandro Gentile, oggi si è caricato più di tutti la squadra sulle spalle.

Il quarto finale vede invece il duo milanese Gentile-Melli a trascinare i nostri: 5 punti dell’ex Treviso e 2 dell’ex Pesaro danno il via alla nostra fuga. Gli scandinavi sono però restii a morire e con Grant e Jerebko tornano sotto di tre lunghezze (72-69). Sono ancora l’intraprendenza di Gentile e la diligenza di Cinciarini a tenerci avanti. Si entra nel minuto finale 79 a 75:  Taylor, Aradori e Jerebko si dimostrano impeccabili alla lunetta. L’Italia ha il possesso per chiudere la partita ma Aradori pasticcia e per nostra fortuna Gentile lotta a rimbalzo e favorisce rimbalzo e viaggio dalla lunetta di nuovo per l’ex guardia di Siena Roma e Milano. Questa volta solo un libero va a segno, perciò si deve soffrire altri sei secondi. Timeout e rimessa Svezia che pesca Jerebko in ottima posizione per la tripla del pareggio che si stampa sul ferro. Arriva quindi la sospirata vittoria per 82 a 79.

Pietro Aradori, i suoi liberi nel finale ci hanno consegnato la vittoria

Ora ad attenderci ci sarà la seconda decisiva fase. Il sistema prevede un girone da 6 con le altre due qualificate del nostro girone (Finlandia e Grecia) e le tre qualificate del gruppo C (Slovenia Spagna e Croazia). La nostra nazionale partirà da 4 punti (per via degli scontri diretti vinti) e dovrà affrontare solo quest’ultime. Una situazione di vantaggio che non consentirà di rilassarci anche perché le avversarie sono molto temibili, mentre un accoppiamento con i gironi A e B sarebbe stato più gradevole. L’Italia ha però ampiamente dimostrato di valere e di non avere paura di nessuno. Non avrebbe senso cominciare ad averne ora che arriva il bello. Prossimo appuntamento giovedì 12 per il match contro la Croazia.

TABELLINI:

ITALIA: Aradori 16, Gentile 19, Rosselli 3, Vitali 7, Poeta, Melli 11, Belinelli n.e, Diener n.e, Cusin 7, Datome 7, Magro n.e, Cinciarini 12

SVEZIA: Hakanson 5, Skjoldebrand 2, Kjellbom 6, Pita n.e, Gaddefors A 2, Massamba T 6, Grant 3, Jerebko 21, Massamba B, Rush, Taylor 28, Gaddefors V 6 [banner]

Bernardo Cianfrocca

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