La guardia dei Warriors, protagonista nella vittoria di ieri sera in gara 1 di semifinale contro Memphis, ha vinto il ballottaggio con James Harden per la palma di Most Valuable Player.
Lo si sussurrava mestamente nei pronostici di inizio stagione.
Il rumore di fondo che ha accompagnato la consacrazione di Steph Curry, non ha fatto altro che aumentare con il passare dei mesi, accogliendo consensi man mano Golden State macinava vittorie sotto la sapiente guida del proprio playmaker.
Una prima conferma era arrivata già nella giornata di ieri; adesso c’è l’ufficialità.
Wardell Stephen Curry II succede a Kevin Durant come nuovo MVP della lega, in virtù di una stagione passata a macinare numeri da capogiro nella quale il figlio d’arte ha preso per mano la franchigia di San Francisco portandola al miglior record della propria storia (nonché dell’intera NBA: 67-15).
Il prodotto di Davidson si è imposto sugli altri colleghi in lizza per il premio, portando a casa ben 75 voti in più per il primo posto rispetto a James Harden, da molti considerato il favorito per la statuetta.
Sebbene possa sembrare quasi volgare fermarsi alle fredde statistiche nel commentare l’elezione del nuovo MVP, è bene dare un’occhiata ai numeri collezionati dal n°30 dei Warriors nell’arco del 2014-2015: 23,8 punti, 7.7 assist, 4.3 rimbalzi e 2.0 recuperi, con il 48.7% dal campo e il 91.7% ai liberi, il tutto in 32.7 minuti di impiego medio.
Curry ha inoltre battuto il suo stesso record per triple segnate in una stagione, mandando a bersaglio 286 centri a fronte dei 272 registrati nel 2013.
Steph diventa così il primo MVP nella storia della franchigia.
- Riscrivendo la storia: 6 prestazioni da record della regular season appena conclusa - 17 Aprile 2017
- Stephen Curry: “il più bel tiro della mia carriera è stato…” - 20 Marzo 2017
- NBA Recap 16/03 : Cavs e Golden State ritrovano continuità, Westbrook, Jokic e Gasol ancora in tripla-doppia. - 17 Marzo 2017