Milano non muore mai, con Sassari si va a gara 7

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DINAMO SASSARI 67                   EMPORIO ARMANI MILANO 74

Secondo match point per Sassari, stavolta davanti al proprio pubblico, per centrare per la prima volta nella propria storia la finale scudetto. Milano, dall’altra parte, è ancora una volta spalle al muro, ma senza l’appoggio della sua tifoseria.

La partita è dunque carica di tensione e ciò si evince dal pessimo approccio offensivo delle due compagini: entrambe hanno problemi nella costruzione del tiro e nella sua finalizzazione, tanto che i primi punti arrivano soltanto dopo 3 minuti e mezzo per merito di un lay up di Logan. Il tutto, al quindicesimo tentativo complessivo dal campo per le due squadre. L’ex Pana si macchia però subito del secondo fallo, così anche Milano trova il primo canestro per merito di Samuels. Il giamaicano è l’unica fonte del gioco meneghino, con un Gentile impreciso e un Moss confusionario. Quando anche l’ex Cavs commette il secondo fallo dopo delle scaramucce con Mbodj a rimbalzo, cala il buio sulla squadra. Sassari scappa con Sanders e il solito ottimo Sosa dalla panchina, concludendo i primi 10 minuti avanti 17 a 8.

Sacchetti, quel piccolo passo dall'impresa che ancora non avviene.
Sacchetti, quel piccolo passo dall’impresa che ancora non avviene.

Nella seconda frazione le squadre ritrovano maggior vigore in attacco. I sardi guadagnano un’ ingente quantità di liberi e di seconde opportunità, risultando ancora un po’ troppo imprecisi nel finalizzare. Milano recupera invece la vena del proprio capitano in termini di punti e assist, riavvicinandosi sino al 22 a 19. Da qui in avanti il canestro è un solo monopolio della Dinamo, con la coppia Lawal-Logan assolutamente devastante e capace di creare un parziale di 9 a 0 (33 a 19). Con Samuels gravato da falli e Kleiza ancora deleterio, Banchi raschia il fondo della panchina facendo entrare anche Gigli, dopo l’ingresso di James già nel primo quarto. I campioni d’Italia riescono a riprendersi grazie all’ottimo momento di Brooks, autore di 7 punti consecutivi. Banchi può così andare negli spogliatoi più tranquillo (36 a 29).

Come in gara 5, Milano torna sul parquet in maniera più determinata e convinta rispetto all’avversario e con Brooks (finalmente?) al posto di Moss in quintetto. Con un parziale di 12 a 2 coronato da un gioco da tre punti di Gentile, l’EA7 mette per la prima volta il naso avanti nel match (38 a 41).  Sassari si riprende grazie a un Sosa indomito, ancora una volta migliore rispetto al titolare Dyson nell’attaccare il ferro e guadagnare punti. Il PalaSerradimigni esplode però sulla tripla di Devecchi, al primo pallone toccato del match (45 a 41). Il periodo continua a vivere di alti e bassi, con Milano che ha di nuovo l’inerzia del match per merito del solito duo Gentile-Samuels. Sassari avrebbe l’ultimo possesso del quarto, ma Sosa si fa rubare palla da Cerella e Gentile, su rimessa, disegna un buzzer bellissimo con soli 83 centesimi rimasti a cronometro (49 a 54).

Gentile si sta confermando un giocatore assolutamente sontuoso
Gentile si sta confermando un giocatore assolutamente sontuoso

Sassari paga dazio 10 minuti di gioco pessimi, ma è ancora pienamente in partita e si ritrova penalizzata per una mira dall’arco non ai livelli consueti (2/15) e i problemi di falli dei suoi centri. Anche nel quarto finale, infatti, Milano inizia alla grande con un dominio totale del pitturato, tanto da toccare la doppia cifra di vantaggio sull’appoggio comodo di Moss (51 a 62). Sacchetti non riesce a tamponare l’emorragia nonostante i timeout e la tripla di Brooks e il contropiede di Cerella sembrano voler far calare il sipario (53 a 67). I padroni di casa sembrano molli e scarichi nel linguaggio del corpo, eccezion fatta per Lawal, così Sacchetti si gioca un’altra sospensione. Stavolta i suoi rispondono presente, ma Milano ha un vantaggio troppo sostanzioso per sciuparlo.

La sfida si chiude 67 a 74, con un lancio finale di oggetti decisamente evitabile. Milano si dimostra una grande squadra evitando ancora il baratro, ma non deve rovinare tutto sul più bello tra due giorni. Sassari non può che mangiarsi le mani per le occasioni buttate, con due riprese, tra oggi e sabato, assolutamente inconcepibili per una squadra a un passo dalla storia. Non è però detta l’ultima: Milano sembrava spacciata giovedì, perciò non bisogna dare per morti nemmeno Dyson e compagni. Mercoledì Milano ritroverà Hackett, spera che Gentile e Samuels si mantengano sontuosi e che Brooks e Ragland si mantengano al livello odierno. Sassari non può aggrapparsi al solo Lawal, ma deve sperare che i vari Logan, Dyson e Sosa siano più continui nei 40 minuti. Siamo pronti all’ultima partita di una serie che ci ha regalato grandi emozioni e un’ottima pallacanestro. 

TABELLINI: Dinamo Sassari: Logan 11, Dyson 10, Sosa 13, Formenti, Devecchi 3, Sanders 6, Sacchetti 5, Mbodj, Brooks 4, Lawal 15, Vanuzzo, Chessa n.e.        RIMBALZI: 35 (Lawal 13)        ASSIST: 7 (Dyson 3)        TIRI LIBERI: 25/34        TIRI DA 2: 18/40        TIRI DA 3: 2/16

Emporio Armani Milano: Samuels 18, Kleiza, James, Gigli 1, Melli 2, Gentile 21, Moss 2, Ragland 10, Brooks 18, Pecchia n.e, Tabu, Cerella 2        RIMBALZI: 40 (Samuels 10)        ASSIST: 19 (Samuels 4)       TIRI LIBERI: 16/22       TIRI DA 2: 23/44        TIRI DA 3: 4/23

Bernardo Cianfrocca

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