Dopo le firme di Henry, Boozer e Ed Davis, continua il mercato low-cost (e -target) dei Los Angeles Lakers: in California tornano sia Ryan Kelly e Wesley Johnson.
Continuano i giorni molto attivi dei Lakers nella off-season di NBA; la rosa della franchigia di Los Angeles – praticamente vuota fino a qualche giorno fa – comincia a prendere forma, grazie ai ritorni di giocatori che hanno vestito la maglia gialloviola anche nella scorsa stagione. Certo, i nomi coinvolti in questi assetti di mercato non sono quelli delle grandi All-Star sperate (i nomi più di rilievo sono quelli di Jeremy Lin e Carlos Boozer), ma possono comunque essere utili in quanto già inseriti ed integrati nell‘ambiente losangelino.
Gli ultimi, in ordine cronologico, a fare il proprio ritorno ai Lakers sono Ryan Kelly e Wesley Johnson. Il primo, un’ala di 23 anni da 8 punti a partita, ha firmato un contratto di due anni, probabilmente a cifre molto vicine al minimo salariale. Il secondo, al contrario, giocherà nei Lakers solamente un’altra stagione, avendo firmato un contratto di un anno a un milione; nell’ultima stagione, la guardia ha mantenuto una media di 9.1 punti e 4.4 rimbalzi a partita.
Dopo le mosse di cui sopra, ha commentato il lavoro della dirigenza gialloviola il leader, nonché capitano ed indiscussa stella della franchigia di Los Angeles, Kobe Bryant. Lo storico numero 24 si dice soddisfatto dell’andamento del mercato:
<< Posso sedermi qui e dirvi senza problemi, sincero al 100%, che sono felice del lavoro fatto dalla dirigenza quest’estate. Penso che Mitch [Kupchak, ndr.] abbia risposto in modo molto efficiente al mancato arrivo di Melo e la partenza di Pau, recuperando alcuni pezzi del roster persi per strada. >>
Se il mercato ha la benedizione di Kobe, i tifosi possono stare tranquilli…
Nel frattempo, torna a parlare dei Lakers anche Pau Gasol – la cui presentazione ai Bulls si è svolta ieri – riservando parole al miele per il suo vecchio amico Kobe. Alla domanda su come abbia dato la notizia del suo addio a Bryant, il lungo spagnolo ha risposto così:
<< E’ stato difficile. Abbiamo un’amicizia molto stretta. Ne abbiamo passate tante insieme e sono sicuro che mi mancherà un sacco. Abbiamo parlato, il nostro rapporto va oltre la pallacanestro e saremo sempre amici. E’ stato davvero molto difficile comunicargli la mia decisione, ma è stato molto comprensivo e l’ha supportata. Mi ha detto che avrei dovuto fare ciò che era giusto per me e ciò che pensavo potesse essere la scelta migliore per me. Mi ha detto che, comunque, lui mi avrebbe supportato, sempre e in ogni caso. Questo è quello che fanno amici e fratelli, che è ciò che siamo. >>
Belle parole che fanno onore alla pallacanestro ed allo sport in generale, capaci di creare rapporti umani particolari, oltre che far vincere titoli ed accrescere la fama personale.
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