Le 20 vittorie conquistate in 24 partite, la striscia aperta di 8 risultati positivi consecutivi ed un primo posto più che consolidato, e non solo a livello di Eastern Conference, rendono i Toronto Raptors i padroni di questo primo quarto abbondante di stagione NBA. Provano a non perdere troppo terreno i 76ers che hanno vinto 8 delle 10 partite giocate da quando è arrivato Jimmy Butler e i Pistons che hanno raggiunto quota 5 W consecutive in seguito alla vittoria odierna ottenuta ai danni dei campioni in carica che, finalmente, hanno potuto contare nuovamente su Stephen Curry. Il periodo buio che sta colpendo la Bay Area ha consegnato la vetta della Western Conference ai sorprendentissimi Los Angeles Clippers (9 vittorie nelle ultime 10 giocate) insidiati continuamente dai Denver Nuggets ancora in attesa di abbracciare Isaiah Thomas e Michael Porter Jr. Da sottolineare la buona crescita, soprattutto difensiva, dei Minnesota Timberwolves che non sembrano aver sofferto particolarmente l’addio di Jimmy Butler.
7-3. Partiamo proprio dai Minnesota Timberwolves usciti sconfitti dalla sfida contro i Boston Celtics di stanotte grazie alla prima grande prestazione di Gordon Hayward da quando è tornato sul parquet. Nonostante la sconfitta, Thibodeau può rimanere ottimista visto l’atteggiamento che la squadra ha assunto in seguito alla trade di Butler. 7 vittorie in 10 partite dicono già tanto, ma a colpire più di ogni altro dato è l’efficienza difensiva: fino a 10 partite fa i T’Wolves erano 29esimi in tale classifica, se si considerano solo le ultime 10 partite giocate balzano al secondo posto.
2. I Warriors stanno soffrendo come mai successo in era Kerr come dimostrano le 6 sconfitte negli ultimi 9 incontri. Durante l’infortunio di Curry le loro prestazioni sono calate a capofitto e Kevin Durant ha provato a metterci una pezza con una serie di prestazioni individuali stratosferiche. Tra queste spicca il duello con Kawhi Leonard terminato con la vittoria di quest’ultimo ma con ben 51 punti segnati da KD. In precedenza, anche Klay Thompson e Stephen Curry si erano dimostrati capaci di superare il muro dei 50 punti. Tutto ciò rende i Golden State Warriors la seconda squadra della storia NBA (insieme ai Lakers 61-62) con a roster 3 giocatori in grado di segnare almeno 50 punti nella stessa stagione.
107. A Russell Westbrook sarebbe bastato un solo rimbalzo in più nel match vinto contro gli Atlanta Hawks per raggiungere quota 108 triple doppie in carriera e superare, già da ora, un maestro della disciplina come Jason Kidd. Solo Magic Johnson (138) e Oscar Robertson (181) ne hanno registrate di più.
20. I San Antonio Spurs occupano il penultimo posto della Western Conference nonostante un record di 10-12. Curioso è il fatto che, prima dell’ ultimo match contro i Rockets, San Antonio aveva vinto tutti i match in cui LaMarcus Aldridge aveva segnato almeno 20 punti. In 9 occasioni è accaduto ciò, e in tutte e 9 gli Spurs hanno portato a casa la partita. L’incantesimo è stato spezzato dai Rockets che hanno inflitto alla squadra di Pop un sonoro +31 nonostante i 20 punti di Aldridge.
1. Anche per i 76ers è arrivata la prima sconfitta stagionale al Wells Fargo Center. La squadra di coach Brown era rimasta l’unica con un percorso netto tra le mura amiche prima della sorprendente sconfitta subita dai Cleveland Cavaliers. Solo i Los Angeles Clippers hanno perso così poco in casa ed in particolare la loro unica sconfitta è arrivata in occasione del Season Opener contro i Nuggets. La squadra di Rivers vanta quindi un invidiabile 9-0 in casa di striscia aperta.
300+200. Dal ’90 in poi solo 4 rookie sono riusciti a mettere insieme almeno 300 punti e 200 rimbalzi nelle prime 20 partite giocate tra i pro. Si tratta di Tim Duncan, Shaquille O’Neal, Blake Griffin e DeAndre Ayton capace di chiudere il primo quarto di stagione NBA con 340 punti segnati e 210 rimbalzi catturati.
436. In occasione del match contro i Pacers, LeBron James ha raggiunto per la 436esima volta in RS quota 30 punti superando Karl Malone al terzo posto di questa classifica All-Time. Il #23 gialloviola punta ora Wilt Chamberlain (515) e Michael Jordan (562).
35+. Nel match contro i Toronto Raptors, Jaren Jackson Jr, rookie dei Memphis Grizzlies, si è fatto notare segnando ben 36 punti, niente di così eclatante se non fosse che il ragazzo ha appena compiuto 19 anni. Jackson Jr. è diventato infatti il terzo giocatore più giovane della storia NBA a superare quota 30 punti, solo LeBron James e Kevin Durant hanno fatto di meglio. Nello stesso match Mike Conley ha segnato 37 punti e distribuito 10 assist, non era mai successo che due giocatori dei Grizzlies superassero quota 35 punti nella stessa partita.