San Antonio Spurs @ Golden State Warriors 101-112
S-e-t-t-a-n-t-a. I Golden State Warriors 2015/2016 sono la seconda squadra nella storia della Lega a raggiungere quota 70 vittorie in regular season, ma soprattutto la vittoria di stanotte contro gli Spurs permette a Curry e compagni di ottenere matematicamente la prima piazza ad Ovest e quindi il fattore campo per l’intera durata dell’imminente post season. Il match vede le due squadre arrivare a ranghi completi (unico assente Boris Diaw per San Antonio) e, dopo un primo tempo di relativo studio, è proprio Stephen Curry a prendere in mano la gara nel terzo periodo: 15 punti e 4 assists (dei 27+9 totali) nel quarto dell’MVP spingono gli Warriors fino all’87-69 di fine periodo dopo un terzo quarto in cui la squadra della baia tira un ridicolo 80% dal campo. Barnes (21+8 con 8/13), Green (18+6+7) e Thompson (14+6ast) sono concentrati per evitare che si ripeta la sconfitta patita nell’ultima gara casalinga contro i TWolves e San Antonio non riesce a recuperare nonostante gli sforzi di Leonard (23 con 8/12 al tiro).
Chicago Bulls @ Miami Heat 98-106
La matematica non li condanna ancora, ma dopo questa sconfitta i Chicago Bulls sono con un piede e 3/4 fuori dai prossimi playoffs, fallendo così il minimo obiettivo stagionale. Dwyane Wade e i Miami Heat sfruttano l’opportunità di far fuori una rivale storica e mantengono salda la quinta posizione ad Est, tallonando da vicino gli Atlanta Hawks, con cui si giocheranno la testa di serie fino all’ultima gara. La partita prosegue sempre punto a punto, con Butler (25), Gasol (21+12) e Rose (17) da una parte e Wade (21), Johnson (17), Dragic (16+12) e Whiteside (16+12) dall’altra a menare le danze; si arriva così nei possessi finali dove è decisiva una stoppata proprio di Whiteside seguita subito da un gioco da 3 punti di Wade per sigillare la W in favore degli Heat.
Phoenix Suns @ Houston Rockets 124-115
Questa sconfitta potrebbe costare molto ma molto cara ai Rockets di coach Bickerstaff: è la seconda L consecutiva per Houston, arrivata sul parquet di casa contro la terza peggior squadra dell’intera NBA, che veniva da ben 7 sconfitte filate; soprattutto, questa ennesima sconfitta distanzia i Rockets dai Jazz di una partita e mezza nella lotta all’ottavo posto, con i Jazz attualmente davanti con sole 3 partite ancora da giocare (4 per Utah). Se pensiamo che solamente 11 mesi fa, questa stessa squadra aveva raggiunto le finali della Western Conference, è assurdo come Harden e compagni rischino di non partecipare nemmeno alla prossima post season. La gara della notte ha visto Houston soccombere nei minuti finali: avanti 110-107 a circa 5 minuti dalla sirena finale, i Rockets perdono la via del canestro concedendo ai Suns un parziale di 10-0 che risulta decisivo; Chandler (21+10), Tucker (24+12) e soprattutto Teletovic (26 con 4/9 da 3 in uscita dalla panchina) sono perfetti per coach Watson, mentre ai padroni di casa non bastano le prestazioni di Harden (30 con 10/14 al tiro, 5/6 da 3) e Ariza (22, 5/8 da 3).
Le altre gare della notte:
Toronto Raptors @ Atlanta Hawks 87-95
Raptors: DeRozan 16, Lowry 16, Valanciunas 13. Hawks: Teague 23, Korver 14, Millsap 13+14.
Minnesota Timberwolves @ Sacramento Kings 105-97
TWolves: Dieng 18+13, LaVine 18, Bjelica 18. Kings: Collison 19, Acy 17, Cauley-Stein 15.
- Nikola Jokic come Allegri: “ Te ne intendi di ippica?” - 28 Aprile 2024
- ANCORA IFFE! La Virtus sconfigge l’EFES grazie ad una difesa sontuosa - 16 Aprile 2024
- Olimpia Milano: un CLAMOROSO ritorno per i playoff? - 16 Aprile 2024