Adam Silver ha etichettato la minaccia di squadre che avrebbero praticato il tanking come un “problema serio” per l’NBA quando ha affrontato il tema la scorsa settimana. Ma, a quanto pare, il commisioner NBA non era “davvero serio” al riguardo.
Con il “premio” Victor Wembanyama che penzola proprio sopra il naso di tutte le squadre non contender, è un anno particolarmente bello per andare all-in con il tanking. A Silver, che di recente ha avuto una conversazione approfondita con i dipendenti dei Phoenix Suns sullo scandalo Robert Sarver, hanno chiesto uno sforzo maggiore per alleviare i tank. Ha risposto affermando di aver “avvisato” i front office NBA, accennando a un’idea controversa che sarebbe stata discussa: la retrocessione.
Nel rapporto di Baxter Holmes di ESPN, Adam Silver si è messo a dura prova sulla fattibilità della retrocessione dall’NBA. Ma, ovviamente, ciò non ha impedito ai social media di aggrapparsi all’idea, anche se tutti l’hanno bollata come un’opzione inverosimile.
Dopo che l’argomento della retrocessione NBA legata al tanking ha fatto il giro del web, Adam Silver è andato su NBA Today per chiarire la questione. Per farla breve, non accadrà:
“Non posso dire di essere stato serio riguardo alla retrocessione perché non hai lo stesso sistema del calcio europeo. Non avrebbe senso mandare una squadra NBA in G-League o una di G-League in NBA”.
Commissioner Adam Silver tells @espn's @malika_andrews that "I can't say I was deadly serious" when he discussed the concept of soccer-style relegation in the NBA during a recent visit with Phoenix Suns employees.
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— Marc Stein (@TheSteinLine) October 24, 2022
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