NCAA March Madness, Sweet 16: Passano Oregon State e Houston; Baylor elimina Villanova, Arkansas vince col brivido

NCAA Recap

Più si avanza nel torneo, più sale la pressione del risultato: le Sweet 16 sono l’ennesimo calvario che pone di fronte le squadre che si avviano verso le Final Four di Indianapolis; la strada che decreterà il college vincente si fa sempre più irta, ma ecco come sono andate le gare sui tabelloni di Midwest e South Regional.

 

#12 OREGON STATE – #8 LOYOLA CHICAGO 65-58

Poco spettacolo, tanta fatica e una dura prova di resistenza nel finale caratterizzano la prima partita delle Sweet 16, con Oregon State che elimina Loyola Chicago, la quale saluta il torneo da vera squadra combattente: in un primo tempo dove gli attacchi stentano parecchio per costruzione e percentuali, sono i Beavers a prendersi la testa della gara, dopo i primi minuti di vantaggio della formazione di Chicago (24-16 all’intervallo). Nel corso della ripresa, gli uomini di coach Wayne Tinkle, guidati dal loro leader Thompson, toccano anche la doppia cifra di vantaggio, ma i Ramblers non si arrendono, decisi a giocarsela fino alla fine: tuttavia, il calo di lucidità e le difficoltà nell’aprire la zona 2-3 avversaria preclude il riaggancio, con i Beavers che invece non sbaglia dalla lunetta per chiudere il conto. Ethan Thompson si conferma una volta di più per i suoi con 22 punti e 4 assist per guidare Oregon State alla vittoria, supportato dalla doppia doppia del reattivo Warithe Alatishe (10 punti e 11 rimbalzi). Chiude la carriera universitaria dignitosamente Cameron Kurtwig con 14 punti e 11 rimbalzi da miglior giocatore dei suoi; non bastano in aggiunta i 10 punti e 5 assist di Braden Norris e i 10 punti (nonostante 3/11 dal campo) e 7 rimbalzi di Lucas Williamson.

 

#5 VILLANOVA – #1 BAYLOR 51-62

Altissima intensità, banchi di prova di livello e materiale per la NBA: niente di meglio per una sfida molto piacevole da vedere, che ha visto Baylor prevalere su Villanova e accedere come prima finalista della South Regional. Il primo tempo vive di parziali da ambo i lati, ma sono i Wildcats che riescono ad attaccare meglio l’area (approfittando anche della serata “no” dall’arco degli avversari) e a prendersi il consistente 30-23 dell’intervallo. La reazione dei Bears si fa sentire nel corso della ripresa, con i ragazzi di coach Scott Drew che si rimettono in pari e trovano il vantaggio con Mitchell e Flager; la truppa di coach Jay Wright prova a non perdere la scia dopo il ribaltone, ma Mitchell non si ferma e alcune decisioni discutibili in attacco condannano l’ateneo della Pennsylvania alla sconfitta. Davion Mitchell è il vero trascinatore nella ripresa su ambo i lati (14 punti e grande intensità difensiva), ma dalla panchina Adam Flager è la vera chiave con 16 punti; ai Wildcats non bastano l’atletismo di Jermaine Samuels (16 punti) e la grinta di Justin Moore (15 punti).

 

#15 ORAL ROBERTS – #3 ARKANSAS 70-72

Peccato! Per quella che da molti era indicata come la “Cenerentola” di questa March Madness si chiude il percorso nel torneo, con Arkansas che elimina Oral Roberts: Abmas prova a indirizzare il match immediatamente a favore dei Golden Eagles, con la risposta di Tate e compagni che non si fa attendere; tuttavia il sophomore texano è immarcabile e trascina i suoi al +7 all’intervallo. ORU sembra avere il controllo anche ad inizio ripresa, ma i Razorbacks insistono con il talento dei singoli e riacciuffano gli avversari, trascinando il testa a testa fino alla fine con la battaglia tra i play Abmas e Tate: si decide tutto negli ultimi secondi, quando Tate innesca Davis, che con il suo jumper dalla media trova i due punti decisivi, con Abmas che sbaglia per la vittoria. Jalen Tate è l’MVP della partita tra le fila dei ragazzi di Eric Musselman con 22 punti e 6 assist, a cui si aggiungono i 16 punti e 8 rimbalzi (compreso il canestro vincente) di Davonte Davis, i 14 punti (nonostante un pessimo 4/20 dal campo) per Moses Moody e la garantita doppia doppia di Justin Smith (12 punti, 14 rimbalzi). La truppa di coach Paul Mills esce a testa altissima, nonostante uno stoico Max Abmas (25 punti), supportato nel suo operato dall’estone Carlos Jurgens (13 punti), da Francis Lacis (11 punti) e dal suo compagno di collaborazioni a due Kevin Obanor (12 punti e 11 rimbalzi)

 

ALTRI RISULTATI:

#11 SYRACUSE – #2 HOUSTON 46-62
SYRACUSE: Boeheim 12, Girard 12
HOUSTON: Grimes 14, Gorham 13, Sasser 12

 

Federico Gaibotti

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