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Non c’è storia in terra giuliana: Trieste domina in ciabatte, strapazzata una Bertram quasi mai in partita

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ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE 88-57 BERTRAM DERTHONA TORTONA
(20-18; 44-28; 66-47)

Un primo quarto di sostanziale equilibrio, poi la prima spallata dei padroni di casa che basta e avanza per scrollarsi di dosso una Bertram spuntata e spenta, difficilmente riconoscibile rispetto alla squadra frizzante e combattiva di questo inizio di stagione. Termina 88-57 questo incontro della quinta giornata di campionato, coi ragazzi di Ciani che si lasciano alle spalle in classifica proprio i neopromossi piemontesi, portandosi a quota 6 punti.

Cronaca:

Si parte cercando, di qua e di là, l’avvicinamento al ferro, con Cain ad avere la meglio su Konate prima che Wright allunghi con la tripla del 0-7. Trieste costruisce il suo primo attacco fluido e si sblocca in lunetta con Konate; da lì prende fiducia e, con un coast-to-coast da esterno del centro maliano, pesca presto il 2+1 che vale il sorpasso. Si iscrive alla partita Daum con la sua classe cristallina, ma proprio al giro di boa del quarto gli risponde Grazulis per il 12-11 interno. Si trotterella abbastanza ma si segna poco: Trieste tocca anche il +5 grazie a iniziative individuali delle sue guardie, ma una tripla di Filloy le impedisce di riuscire a sfruttare i ritmi alti come rampa di lancio per scappare. È comunque 20-18 per i giuliani alla prima sirena.

Una prima vera idea di fuga sorge però al rientro in campo, col parzialino firmato dai subentrati Fernandez e Campogrande. Ramondino vuole parlarne coi suoi e rimette in campo un Daum offensivamente ispirato, ma i suoi 12 punti non bastano: Delia e Lever rispondono prontamente dal pitturato, poi Corey Sanders segna la comoda tripla che vale la prima doppia cifra di scarto (34-23 al 15’). Tortona davanti continua ad avere poche idee e molto confuse, mentre Trieste è sempre più disinvolta e forse rovescia anche per strada un po’ del latte munto. Gli ospiti, d’altro canto, non ne approfittano. Konate fa la voce grossissima, e a metà il tabellone recita 44-28 per gli uomini di Ciani.

Si torna in campo col primo canestro di serata di Jamarr Sanders, cui però ribatte immediatamente Mian dall’angolo, anch’egli sbloccandosi. Cain e Konate restano punti di riferimento per le rispettive squadre, anche perché va aumentando l’imprecisione quando si va alla ricerca di soluzioni non aventi luogo nel pitturato. Soprattutto la compagine piemontese litiga terribilmente coi ferri, sprofondando sotto il 30% dal campo, e allora i padroni di casa ringraziano scollinando, senza eccessive fatiche, il ventello di vantaggio (55-33 al 25′). È ancora l’ex di turno Sanders a cercare di indicare ai suoi la strada, tripleggiando e innescando i suoi lunghi, ma un Grazulis infallibile spegne sul nascere qualsiasi velleità ospite. Anche Filloy non ha voglia di arrendersi, però si ritrova a predicare – per usare un parolone – nel deserto. Così, Trieste conduce all’ultima pausa con un confortevole 66-47.

Dopo un lungo, penoso sciopero del cronometro si può riprendere a giocare, con l’apprezzabile entrata acrobatica di Campogrande a risvegliare animi annoiati. La Bertram non dà segnali di voler cercare di riaprirla: si cerca di dar spazio alle seconde linee, oggi veramente irriconoscibili, riscuotendo tra l’altro ben poco successo. Gli alabardati devono solo gestire fino alla fine, con Delia che entra nel club della doppia cifra e Fernandez che approfitta per rimettere un po’ di giri nel motore dopo qualche settimana non brillantissima. C’è gloria, con tanto di tripla, anche per il giovane Longo, e il pubblico dell’Allianz Dome può godersi una domenica tranquilla e una vittoria quasi mai in discussione, sancita col risultato di 88-57.

Una vittoria che è frutto di un’ottima prova corale, come testimoniano i quattro nomi in doppia cifra – e ci sono anche i 9 punti di Sanders e gli 8 di Fernandez. Nonostante il notevole 6 su 7 al tiro di Grazulis e la versatilità di Banks (7 rimbalzi, poca o nessuna forzatura), la palma di MVP spetta a parere di chi scrive a Sagaba Konate, agevolmente dominante con 17 punti e 7 rimbalzi in 18 giri d’orologio.

Tabellini:

Trieste: Sanders 9, Konate 17, Longo 3, Deangeli 0, Lever 4, Banks 12, Fernandez 8, Mian 3, Delia 13, Cavaliero 0, Campogrande 5, Grazulis 14.
Tortona: Wright 3, Tavernelli 3, Sanders 8, Daum 18, Cain 12, Cannon 3, Filloy 10, Mascolo 0, Severini 0, Macura 0.

Giovanni Fornasari

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