Giovedì scorso, l’AX Armani Exchange Milano ha trovato una vittoria pesante in Eurolega, superando lo Stella Rossa per 74-68. Dopo essersi portata subito avanti, l’Olimpia è riuscita ad affacciarsi alla pausa lunga con un buon distacco di +13. Al rientro dagli spogliatoi, però, i biancorossi hanno dovuto far fronte al ritorno degli avversari, guidati da un ottimo Ben Bentil. Ex di turno, Bentil è stato protagonista di una prestazione eccellente, nonché top scorer dell’incontro: 17 punti a referto con 2/5 dall’arco. Lo stesso non può dirsi di Nedovic, per cui il ritorno al Mediolanum Forum è stato tutt’altro che felice: solamente 4 punti con un terribile 2/13 al tiro.
Dopo aver tenuto botta ai tentativi di rientro dei serbi per tutto il terzo periodo, gli uomini di coach Messina hanno accusato un lieve calo nel quarto conclusivo. I meneghini hanno fatto vivere ai propri tifosi un finale col brivido, ma difendendo molto bene sono riusciti ad uscirne vincitori. «Un gran primo tempo, poi i ragazzi hanno accusato un po’ di stanchezza ma sono stati bravi a tenere botta», ha dichiarato coach Messina nella conferenza stampa post partita.
Quella sullo Stella Rossa è stata una vittoria importante per Milano, che ha trovato così il secondo risultato utile consecutivo dopo quello ottenuto sul campo del Baskonia attualmente sesto in regular season.
Nuovi innesti, nuova fiducia
Una “doppietta” che potrebbe dare la giusta carica morale e nuova fiducia all’ambiente meneghino. Certamente i Playoff rimangono un obbiettivo difficile da perseguire, ma nulla è ancora detto.
Raggiungere la qualificazione alla fase finale è ancora matematicamente possibile, e l’arrivo di giocatori importanti come Timothé Luwawu-Cabarrot e Shabazz Napier potrebbe aver messo un po’ d’ordine nel puzzle del roster meneghino. Il primo, argento olimpico a Tokyo, tornato in Europa dopo sei stagioni in NBA e arrivato a Milano per sostituire l’infortunato Shields, si è subito fatto conoscere con due prestazioni degne di nota: 17 punti contro il Baskonia Vitoria con 3/4 dall’arco e 8 punti nella sfida contro la Stella Rossa, conditi da 6 rimbalzi. Per Napier invece 8 assist complessivi nelle prime due sfide continentali disputate per l’Olimpia e 10 punti messi a segno contro il Baskonia.
«Sono contento per Napier» – ha affermato giovedì sera coach Messina – «è qui da pochi giorni e riesce già a mettere tutti nelle posizioni giuste». Si aggiungano poi uno Johannes Voigtmann che pare si stia ritrovando (16 punti con 10/15 dal campo e 8 rimbalzi contro gli spagnoli), un Billy Baron sempre più continuo nei risultati, un Devon Hall concentrato nei momenti clutch e il Kyle Hines «esemplare» (parole di Ettore Messina) visto contro la Stella Rossa, ed ecco che i Playoff non sembrano più tanto impossibili.
Uno sguardo alla classifica
Al momento i biancorossi occupano la 15° posizione in classifica con 8 vittorie e 15 sconfitte. La zona Playoff dista quattro lunghezze: all’ottavo posto si trova attualmente il Maccabi Tel Aviv, con 12 incontri vinti e 11 persi. Al termine della regular season mancano ancora undici partite, undici occasioni in cui gli uomini di coach Messina saranno chiamati a dare il massimo per tentare l’impresa. La qualificazione alla fase finale sarà senza dubbio ardua da raggiungere, ma matematicamente rimane un obbiettivo possibile (soprattutto se Milano continuasse a scendere sul parquet con l’intensità e la grinta fatte vedere negli ultimi due match).
Dove bisogna migliorare
Ciò che più è importante per Milano è fare in modo che questo momento positivo si prolunghi il più possibile, evitando che rimanga solamente una fiammata dettata dall’orgoglio. E per farlo gli uomini di coach Messina devono migliorare soprattutto alle voci rimbalzi offensivi e tiri da due.
Nel primo caso, i biancorossi sono 14° con soli 9,5 rimbalzi offensivi recuperati a partita. Per quanto riguarda i tiri da due punti, invece, la voce è disastrosa: con solamente 17,1 messi a segno di media Milano occupa la penultima posizione tra le diciotto compagini di Eurolega (soltanto il Bayern è riuscito sin qui a fare peggio). L’inevitabile conseguenza delle due voci statistiche di cui sopra è che attualmente i meneghini sono la squadra con il minor numero di punti messi a referto: solo 1647, per una media di 71,6 a partita. L’AX Armani Exchange è anche la squadra con la peggior differenza canestri (-110) e con il secondo peggior indice di valutazione (76 di media).
Oltre a questo, i milanesi dovranno necessariamente migliorare le proprie percentuali dall’arco se vogliono sperare di qualificarsi. Gli uomini di coach Messina sono ottavi per tiri da tre tentati (25,6 di media), ma soltanto dodicesimi nella classifica delle triple messe a segno (8,4 di media). Insomma, non sarà per niente facile rialzarsi. Sul fronte opposto, invece, le due statistiche in cui i biancorossi vanno meglio sono i rimbalzi difensivi e le palle rubate. Con una media di 23,7 rimbalzi difensivi a partita, l’Olimpia occupa il quinto posto di questa classifica. Milano è anche la nona squadra sin qui ad aver rubato più palloni: 6,6 a incontro.
Mai mollare
Milano, con le due vittorie appena ottenute nella massima competizione continentale, ha dimostrato di non essersi ancora arresa nonostante la sin qui pessima campagna europea. Dopo il rinvio della partita contro il Fenerbahçe a causa del terribile terremoto che c’è stato in Turchia, il prossimo impegno vedrà Milano affrontare il Panathinaikos in piena crisi, poi Olympiacos e Valencia. Un paio di vittorie, se non addirittura tre successi, potrebbero dare la fiducia necessaria per affrontare al meglio il finale di stagione.
Questa Olimpia nelle ultime gare ha ricordato ai propri tifosi di avere un’anima grintosa, e adesso ha l’obbligo di provarci fino in fondo. Anche perché, citando John Wooden (storico coach di UCLA, prima allenatore poi grande amico, tra gli altri, di Kareem Abdul Jabbar), «se ce la fai a spingerti fino a dove riesci a vedere, allora vedrai abbastanza da volerti spingere ancora più lontano». E quale frase, meglio di questa, si addice all’attuale situazione dei biancorossi in Eurolega.
Foto: Olimpia Milano
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