Manca solo una stagione alla free agency di Kevin Durant, che ha sempre maggiori possibilità di cambiare maglia per la prima volta da quando è in NBA. L’ala degli Oklahoma City Thunder, reduce da un anno disastroso a causa dei molti infortuni appena dopo la vittoria dell’MVP, aveva firmato nel 2011 un quinquennale da 89 milioni totali.
Nell’estate 2016 KD sarà libero, a meno di clamorosi rinnovi, di unirsi ad un’altra franchigia. E se l’opzione finora più in voga, oltre alla permanenza ad OKC, sarebbe l’ormai classico “ritorno a casa” a Washington, ora spunta un’incredibile voce di corridoio. Mychal Thompson, ex giocatore NBA e padre di Klay, ha affermato di essere venuto a sapere da “un dirigente di una squadra che gioca nella Bay Area di San Francisco” che proveranno ad attirare a se il campione dei Thunder.
Questi sono rumors, parliamo ora di concretezze: il salary cap permetterebbe a Durant di firmare per i Warriors senza sacrificare Curry o Thompson? La risposta è sì. Senza contare che per il 2016 il monte salari dovrebbe essersi notevolmente alzato, Curry è attualmente soltanto il sesto giocatore più pagato all’interno del roster di Golden State, mentre il contratto di David Lee (15 milioni) scadrà proprio quando Durant sarà free agent.
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