Preview Copa del Rey: le migliori otto di Spagna si affrontano per aggiudicarsi l’ambita coppa.

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La Copa del Rey: Malaga 2014

Dal 6 al 9 febbraio si ferma il campionato iberico e si ferma la Spagna intera; tutti gli occhi saranno puntati sulla città di Malaga, che ospita l’ 81° edizione della coppa nazionale di Spagna, la 37° sotto la denominazione di Copa del Rey.

In questa competizione si affrontano i migliori otto team* del girone d’andata del campionato spagnolo, vale a dire i primi otto della classifica della 17° giornata, l’ultima valida per la qualificazione. Le prime quattro squadre si qualificano come testa di serie. A differenza dei playoff NBA o delle Final Eight di Coppa Italia, gli accoppiamenti non sono fissi (1° vs 8°, 2° vs 7°, etc.), bensì vengono scelti dal caso con delle estrazioni nello stile dei sorteggi di Eurolega ed Eurocup.

L’edizione del 2014 si prospetta molto interessante, in quanto ad eccezione dell’incredibile Real Madrid e del sempre più sorprendente Valencia, le rimanenti sei squadre hanno un record molto simile, in alcuni casi addirittura identico. Spicca, tra i nomi delle otto partecipanti, quello dell’Iberostar Tenerife, qualificatosi un po’ a sorpresa grazie alla sconfitta del Gipuzkoa sul parquet del Tuenti Movil la scorsa domenica. Gli insulari accedono alla Copa del Rey dopo 25 anni di assenza.

L’anno scorso, la finale si giocò tra Barcelona e Valencia, con i catalani che si imposero 85 a 69 grazie all’MVP della partita Pete Mickeal, ora in forze all’UCAM Murcia. Lunedì 27 sono stati sorteggiati gli avversari per le quattro teste di serie:

Copa del Rey* Da regolamento partecipano alla Copa del Rey le migliori sette squadre del girone d’andata e la squadra della città ospitante, sempre che quest’ultima abbia un team nel massimo campionato. Nel caso la squadra della città ospitante figuri tra le prime (come nel caso di Malaga), verranno scelti i migliori sette team oltre alla squadra di casa.

Diamo ora un’occhiata più da vicino ai diversi protagonisti:

Real Madrid

Real_Madrid_Baloncesto

 

 

 

 

 

Solitamente, quando si parla di competizioni con match da “dentro-o-fuori”, si tende a sottolineare come il campionato sia diverso dalla partita singola, nella quale è più facile cadere vittime di un crollo di nervi o incontrare la propria “bestia nera”. Ma cosa si può dire quando una squadra batte diciassette avversari su diciassette, dominando il campionato e guidando anche il proprio girone in Eurolega?

I Blancos sono senza dubbio i grandi favoriti di questa edizione della Copa del Rey, con il migliore attacco e la miglior difesa di tutta la Liga Endesa e un’esperienza invidiabile nelle competizioni di alto livello.

Il pronostico: Vittoria finale

Il Leader:  Il giocatore chiave è indubbiamente Rudy Fernandez, che contribuisce ogni sera con punti (miglior marcatore del team) e carisma da vendere. Tornato dall’NBA per non essere solamente un “buon giocatore” ma il leader della propria franchigia, nel Real Madrid ha trovato la sua dimensione ideale, diventando una delle migliori guardie d’Europa.

La dichiarazione: “È normale che ci considerino i favoriti.” – Alberto Herreros, direttore tecnico.

Herbalife Gran Canaria

Gran Canaria

 

 

 

 

 

Gran Canaria, quinta forza del campionato, vanta una delle migliori difese della Liga (la quarta) e molte alternative in attacco. Dopo un inizio roboante, lo stato di forma è inevitabilmente calato e negli ultimi mesi i risultati sono stati altalenanti e/o poco convincenti. Quello svolto da coach Pedro Martìnez resta comunque un ottimo lavoro, ma l’impressione è che una buona squadra come questa non possa bastare per battere la corazzata madrilena contro cui dovranno giocare il primo turno.

Il pronostico: Primo turno

Il Leader: Difficile denominare un miglior giocatore per gli insulari, che basano il loro gioco su una filosofia di pallacanestro collettiva, dove è la squadra a prevalere sull’individuo. Considerando che la vera forza del team è la difesa, è il miglior difensore del roster a poter essere considerato l’uomo-chiave: Xavy Rey. Il centro spagnolo è una certezza nella propria metà campo: garantisce rimbalzi, stoppate e un’ottima difesa sul movimento in post.

La dichiarazione: “Ci è toccato il mostro della Liga…” – Eulis Bàez, ala.

Unicaja Malaga

Unicaja Malaga

 

 

 

 

 

Nonostante il naturale diritto di partecipazione, la squadra di coach Joan Plaza si presenta alla coppa come testa di serie, forte di un quarto posto in classifica frutto di undici vittorie e solamente sei sconfitte, l’ultima contro il solito Real. La rosa a nostro parere è leggermente inferiore a quella degli avversari di Saragozza e gli scontri diretti sono a favore del team ospite, ma il pubblico di casa potrebbe risultare un fattore decisivo. Inoltre, la mancata partecipazione alle ultime due edizioni della coppa nazionale non fa che aumentare la motivazione degli andalusi a fare una bella figura.

Il pronostico: Non ci sbilanciamo su un risultato che appare il più aperto dell’intero primo turno della competizione.

Il leader: Zoran Dragic: dopo un ottimo europeo passato a dettare pallacanestro insieme al fratello Goran con la maglia della sorprendente Slovenia, il più giovane della famiglia Dragic ha cominciato al meglio la stagione con le prestazioni sontuose di inizio campionato. Nell’ultimo periodo è calato drasticamente, segno di una maturazione non ancora del tutto raggiunta. Se dovesse tornare a esprimersi ai livelli di settembre e ottobre, tuttavia, risulterebbe senza dubbio decisivo; coach Plaza si aspetta il salto di qualità dal giovane sloveno.

La dichiarazione: “Dobbiamo far valere il fattore campo.” – Joan Plaza, allenatore.

CAI Zaragoza

CAI_Zaragoza

 

 

 

 

 

Galvanizzati dalla qualificazione raggiunta nel migliore dei modi con un terzo quarto da record contro la malcapitata Murcia, i catalani si presentano alla Copa del Rey con la consapevolezza di poter far male a qualsiasi avversario. All’interno della rosa spicca il duo di lunghi georgiano Sanikidze-Shermadini: la loro presenza nel pitturato garantisce punti e rimbalzi al team. È soprattutto nell’area piccola che Saragozza può battere l’Unicaja, il cui reparto lunghi non sembra in grado di poter tenere testa all’ex-Siena e l’ex-Cantù. La squadra di coach Abòs, inoltre, ha vinto gli ultimi quattro scontri contro gli andalusi.

Il pronostico: Come anticipato, il match non è pronosticabile: sono troppe le variabili che potrebbero decidere il risultato a gara in corso.

Il leader: Georgi Shermadini si sta riconfermando sui livelli messi in mostra a Cantù, dopo una stagione non esaltante giocata tra il Maccabi e l’Olympiakos. Le sue statistiche sono impressionanti: 12.5 punti a partita e una media di 6.5 rimbalzi per una valutazione complessiva di +15.4, tra le più alte della Liga. Il nativo di Natakhtari, ha preso in mano la squadra sin dalla prima giornata (20 punti per lui), trascinandola a un ottimo piazzamento tra le prime otto. Coach Abòs ha affidato a lui le redini della squadra.

La dichiarazione: “Dobbiamo presentarci lì con tutta la tranquillità del mondo.” – José Luis Abòs, allenatore.

FC Barcelona

FC Barcelona

 

 

 

 

 

Nel match contro l’Iberostar Tenerife i catalani partono con i favori del pronostico: sono la terza forza della Liga Endesa e gli avversari, i ragazzi di Alejandro Martinez, non sembrano in grado di impensierire i campioni in carica. L’FC Barcelona vanta la seconda miglior difesa e tra le migliori valutazioni complessive dei giocatori nella stagione regolare, ciononostante, alcuni passi falsi in campionato e in Eurolega hanno dimostrato che Navarro & Co. non sono più la corazzata di qualche anno fa. In ogni caso, non menzionare il Barca come possibile finalista rimane ancora una bestemmia sportiva.

Il pronostico: Finale

Il leader: L’FC Barcelona è Juan Carlos Navarro e Juan Carlos Navarro è l’FC Barcelona; il capitano blaugrana è ancora il leader indiscusso dei catalani. Dopo un’annata caratterizzata dalla fascite plantare, il trentatreenne spagnolo è tornato ad esprimersi ai livelli dei tempi d’oro. Il talento è rimasto lo stesso e il carisma che lo caratterizza non fa che beneficiare dall’esperienza accumulata in otto stagioni nel massimo campionato iberico.

La dichiarazione: “Loro giocheranno senza pressione.” – Juan Carlos Navarro, guardia e capitano.

Iberostar Tenerife

Iberostar

 

 

 

 

 

Per l’Iberostar partecipare alla Copa del Rey dopo 25 anni di assenza può già considerarsi un successo tanto soddisfacente quanto insperato. Il pass per Malaga è arrivato nonostante la sconfitta interna contro la Bruixa d’Or nella diciassettesima giornata di campionato: le contemporanee sconfitte dei diretti avversari (Gipuzkoa, Cajasol, Joventut) hanno fatto sì che gli insulari si aggiudicassero l’ultimo posto disponibile per partecipare alla competizione. Le già basse speranze di passare il primo turno sono state in seguito quasi azzerate da un sorteggio tutt’altro che favorevole. I campioni in carica del Barcelona, vogliosi di difendere il titolo, sembrano un ostacolo troppo grande per una squadra che non si aspettava nemmeno di giocare la coppa.

Il pronostico: Primo turno

Il leader: Il roster dell’Iberostar vanta il miglior marcatore della Liga spagnola: Blagota Sekulic. In campionato il centro montenegrino sta viaggiando ad un’impressionante media di 17.4 punti, 7.2 rimbalzi e una valutazione complessiva di +20.9. Le statistiche parlano da sé: la squadra di Tenerife si affida totalmente al suo pivot, che finora non ha mai deluso, dimostrandosi un vero e proprio top-player.

La dichiarazione: “Ci metteremo pressione da soli: noi vogliamo vincere.” – Alejandro Martinez, allenatore.

Valencia Basket

valencia basket

 

 

 

 

 

Il Valencia Basket è finora la vera sorpresa della Liga, capace di siglare il miglior girone d’andata della storia del club (15-2), record secondo solamente ai capoclassifica del Real Madrid. La squadra di coach Perasovic si è dimostrata un team costruito in modo eccellente, che gioca una pallacanestro dinamica e vincente. Le forze dei valenziani sono tutte raccolte nelle statistiche di squadra: secondo miglior attacco del campionato, seconda valorizzazione complessiva dei giocatori, primo team per assist realizzati, primo per tiri liberi riusciti, terzo per tiri da due e secondo per quelli da tre. Inoltre, c’è la volontà da parte dei ragazzi di Prasovic di ripetere la prestazione dell’anno passato, quando si arresero solamente in finale al cospetto di un Pete Mickael strepitoso. Battere un Caja Laboral in uno stato di forma non ottimale appare solo una comoda formalità.

Il pronostico: Finale

Il leader: Justin Doellman; arrivato in sordina nel 2012, il nativo di Cincinnati si è rivelato un investimento molto prolifico da parte della dirigenza valenziana. In poco tempo è diventato il leader, quantomeno in attacco, della squadra di Perasovic. Grazie ai suoi skills nel pitturato e a un ottimo tiro da tre punti (gioca come ala forte), garantisce diverse soluzioni per affondare gli avversari. Spesso, durante la stagione regolare, ha letteralmente dominato le partite, trascinando il suo team con canestri pesanti e decisivi. Pare scontato che, anche in coppa, Valencia si affiderà a lui.

La dichiarazione: “Vogliamo arrivare almeno dove siamo arrivati l’anno scorso.” – Pau Ribas, playmaker.

Caja Laboral

caja laboral

 

 

 

 

 

Il team di coach Scariolo non ha convinto nella prima parte di campionato, ciononostante,  la qualificazione è la logica conseguenza di  una rosa che ha il dovere di stare tra le prime otto della Liga. Valencia è senza dubbio favorita, forte di un record importante e del vantaggio negli scontri diretti. Occhio però all’orgoglio basco: un’ennesima delusione non sarebbe accettata da un coach che dopo l’ingloriosa esperienza a Milano ha perso un po’ di appeal.

Il pronostico: Primo turno.

Il leader: Il leader dei baschi è indubbiamente Andres Nocioni, ala dal passato NBA con le maglie di Chicago, Sacramento e Philadelphia. L’argentino viaggia a una media di 16.9 punti a partita ed è secondo nella Liga solamente a Sekulic e Andy Panko. In aggiunta sono fondamentali il suo carisma e la sua esperienza. A lui vengono affidati i possessi importanti e i tiri decisivi; un vero e proprio go-to-guy all’americana per coach Scariolo.

La dichiarazione: “Valencia ha fatto un girone d’andata molto buono, con una solidità e continuità ammirabili.” – Sergio Scariolo, allenatore.

Niccolò Armandola

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