Charlotte Hornets
Settimi ad Est nel 2013-14 (43-39)
Roster
PM: Kemba Walker, Jannero Pargo, Brian Roberts
SG: Lance Stephenson, Gerald Henderson, Gary Neal
SF: Michael Kidd-Gilchrist, Marvin Williams, PJ Hairston
PF: Noah Vonleh, Cody Zeller, Jeffery Taylor
C: Al Jefferson, Bismack Biyombo.
La stella: Al Jefferson
Il ruolo di trascinatore della squadra va sicuramente all’ex Celtics, Timberwolves e Jazz. L’anno scorso la dirigenza ha deciso di affidare a Big Al le chiavi della squadra, fondando le speranze sull’asse play-pivot Walker-Jefferson, e i risultati si sono visti subito: playoff conquistati insidiando fino all’ultimo la quinta posizione e l’uscita al primo turno contro gli Heat, guadagnandosi la simpatia di tutti gli appassionati. Jefferson è uno degli ultimi lunghi dominanti in post basso, con movimenti mortiferi e un jumper molto efficace, rimbalzista eccellente e passatore più che discreto, in molti dicono che se non si fosse infortunati negli scorsi playoffs, gli Hornets (ex Bobcats) avrebbero potuto creare qualche grattacapo in più a Miami. Membro del terzo quintetto NBA, Big Al ha chiuso la scorsa stagione a 21.8+10.8 di media saltando solo 9 partite in tutta la RS, ottimo segnale di integrità fisica.
L’arma in più: Lance Stephenson
Se Kemba Walker è ormai una quasi certezza nel ruolo di pg, Lance deve confermarsi giocatore di livello anche lontano da una franchigia vincente come i recenti Pacers da cui proviene: rispetto al ruolo ricoperto ad Indianapolis, “Born Ready” è chiamato ad essere la seconda/terza opzione offensiva in una squadra che si affida alle individualità piuttosto che ad un sistema, oltre a doversi occupare della superstar di turno nella metà campo difensiva. L’unica certezza è che il carattere e l’autostima non gli mancano per aver la forza di fare quello step verso l’alto che potrebbe permettere ai suoi Hornets di conquistare le semifinali di conference.
Il mercato: Nati pronti con Stephenson e Vonleh
L’inconsistenza nello spot di shooting guard ricoperto negli ultimi anni da Gerald Henderson hanno spinto la dirigenza degli Hornets a puntare forte su una guardia nel mercato dei FA: fallito l’assalto a Gordon Hayward (a cui fu presentata un’offerta per 4 anni poi pareggiata dai Jazz), Jordan e soci hanno messo le mani su Lance Stephenson, facendogli firmare un contratto per 3 anni a $27 milioni, praticamente un affare viste le cifre che girano negli ultimi periodi. La nona scelta al Draft 2014 ha fruttato a Charlotte Noah Vonleh: l’ex Indiana, appena si rimetterà fisicamente in sesto, andrà molto probabilmente ad occupare lo slot di 4 titolare al fianco di Jefferson; Vonleh è chiamato a sostituire Josh McRoberts, approdato agli Heat in estate. La dirigenza ha inoltre allungato la panchina a disposizione di coach Clifford: Marvin Williams e Brian Roberts vanno a rimpiazzare i partenti Sessions, Gordon e Ridnour, mentre l’arrivo di PJ Hairston (rookie in uscita da North Carolina con un’ottima stagione di D-League alle spalle) potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa nel corso della stagione.
Aspettative: Obiettivo massimo semifinali di Conference
L’approdo ai playoffs potrebbe essere ancora possibile più per la mancanza di avversari che per la pura forza e profondità della squadra ed un accoppiamento fattibile potrebbe addirittura voler dire semifinali di Conference per la franchigia più scherzata degli ultimi tempi: per arrivare a questo risultato, gli Hornets hanno bisogno dello straordinario Jefferson della passata stagione, oltre ad una maturazione della coppia Walker-Stephenson, ma ciò di cui Charlotte ha più necessità è che le varie New York, Atlanta e Detroit non riescano ad ingranare come dovrebbero.