Primo stop per gli azzurri, la Slovenia ci stende solo alla fine

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Termina l’imbattibilità dell’Italia  in questo Europeo sloveno. Sono proprio i padroni di casa a sconfiggerci al termine di una partita in cui siamo stati sempre in corsa, ma che ci ha visto  sempre inseguire da metà del secondo quarto. Per la prima volta abbiamo trovato una squadra che ha messo in risalto le nostre debolezze e mancanze. Abbiamo irrimediabilmente sofferto sotto canestro nonostante la generosa prova di Cusin e non siamo riusciti a mettere il freno ad un campione come Goran Dragic che ci ha spezzato soprattutto nel finale con le sue giocate. Forse,  ci ha anche indotto a pensare alle nostre stelle rimaste a casa, soprattutto in una serata in cui Belinelli è stato incolore dall’inizio alla fine e con un Datome bravo ma andato forse troppo a sprazzi.

Ovviamente a differenza del match con la Svezia viene ripresentata la neo guardia degli Spurs in quintetto. Recuperato anche Travis Diener che però parte dalla panchina. Un bel piazzato di Cusin dal gomito alto è il primo canestro della partita, subito bissato da una bella penetrazione di Aradori. La Slovenia però si scuote subito ed una tripla di Nachbar suscita il primo boato del popolo di Lubiana. Gli azzurri non si scompongono e ancora con Cusin e Aradori vanno sul 5-8.  Nachbar ancora gasa i propri connazionali con una schiacciata da poster ma i nostri mantengono i nervi saldi e le triple di Cinciarini e Datome costringono coach Maljkovic al primo timeout. La Slovenia reagisce sempre con il solito Nachbar e con la potenza di Vidmar sotto canestro. L’Italia però non trema e con i primi punti del Beli (liberi e una tripla) chiude avanti 21-18 il primo quarto.

Z Dragic mette a segno il primo canestro del secondo periodo per poi dare un grande assist a Vidmar che subisce fallo e trasforma entrambi i liberi. Il meno noto dei fratelli Dragic tenta di affossarci anche con una gran tripla ma ancora una volta arriva la reazione della truppa di Pianigiani: il ritorno al canestro di Diener e una bomba in transizione di Gentile ci restituiscono il vantaggio (25-26). I padroni di casa non demordono grazie agli arrembanti Dragic ma Datome dietro l’arco è una sentenza: 3 su 3 e distanza ancora ravvicinata fra le due squadre. Il pick ‘n roll dei nostri avversari però continua a farci male e sia Melli che Cusin vanno in enorme difficoltà contro la fisicità dei lunghi di casa in particolar modo con Begic. Pianigiani infatti a quasi 3 minuti dalla fine è addirittura costretto a ricorrere a Magro che finora aveva messo insieme circa due minuti in 5 partite. Nonostante la sofferenza sotto le plance un’altra tripla di Gentile ci avvicina al -4 ma Goran Dragic dimostra ancora tutta la sua classe segnando il canestro che sancisce il 45-39 di fine primo tempo.

Goran Dragic, 22 punti e sei assist per l’Mvp del match

Come nel primo tempo, il primo canestro dal campo lo timbra Cusin con un ottimo piazzato. L’Italia in difesa soffre andando già in bonus dopo tre minuti ma l’antisportivo fischiato a Blazic su Aradori ci consente di impattare a quota 48 (bomba di Datome). La Slovenia non ci sta e firma un contro-break di 6 a o che costringe il nostro allenatore ad un timeout: oltre in difesa, ci sono problemi anche in attacco dove Belinelli non riesce a trovare il ritmo. L’uscita dal timeout però non è delle migliori con una rimessa difficoltosa e un’infrazione di 24 secondi. Dall’altra parte del campo continua il dominio in area dei padroni di casa che trovano il massimo vantaggio sul + 10 (58-48). Per la prima volta dall’inizio dell’Europeo la nostra nazionale è in crisi: siamo travolti a rimbalzo (35 a 22 dopo 30 minuti) e Belinelli non riesce a segnare nemmeno da sotto.  I nostri avversari non ne approfittano come dovrebbero e grazie ad un ottimo Gentile ci manteniamo sul -6. La confusione dei nostri si sintetizza nella sciagurata apertura di Melli che regala l’ultimo possesso a Lakovic che fortunatamente non trova la tripla sulla sirena. Il tabellone recita 60-54 prima del quarto finale.

Alessandro Gentile, nonostante la sconfitta un'altra grande prova di maturità
Alessandro Gentile, nonostante la sconfitta un’altra grande prova di maturità

Quarto finale in cui non cambia nulla poiché  grazie al dominio a rimbalzo  la Slovenia segna in area e si garantisce molti extra-possessi. Diener prova a darci respiro con una tripla ma Muric risponde a dovere ( 57-67). Cusin e Gentile, i nostri migliori in campo, tentano di darci la scossa e con due liberi del futuro capitano di Milano torniamo sotto di 4 (69-65). Dragic e Lorbek ci respingono ancora ma una tripla di Belinelli (finalmente!) ci permette di sperare ancora. Gli azzurri riescono a sfruttare il fattore bonus e con i viaggi in lunetta di Datome e Aradori si torna a -3 (75 a 72). Un fortunato canestro di Dragic consente ai padroni di casa un rassicurante +5. Belinelli dalla lunetta segna solo un libero ed è ancora il giocatore ex Houston  con una magia a vanificare gli sforzi della nostra difesa. A condannarci sono il successivo sfondo di Aradori e una tripla di un immenso Goran Dragic. Il popolo di casa vede ed assapora la vittoria e non è certo il canestro finale di Gentile a guastare la festa. Finisce 84 a 77 per la Slovenia che ci aggancia a quota 5 in classifica e ci “regala” la prima sconfitta in questa manifestazione. Ora gli azzurri sono attesi dalla sfida contro la Croazia di Repesa sabato alle 14:30, partita che potrebbe rivelarsi già decisiva. Il difficile non sarà tanto la sfida in sé quanto la capacità di reagire: questa squadra è finora volata sulle ali dell’entusiasmo e ora dovrà dimostrare anche di avere la forza di risollevarsi dopo una caduta.

TABELLINI

ITALIA: Aradori 10, Gentile 20, Rosselli, Vitali n.e, Poeta n.e, Melli, Belinelli 11, Diener 5, Cusin 10, Datome 16, Magro, Cinciarini 5

SLOVENIA: Slokar n.e, Joksimovic 2, Lakovic 2, Balazic 2, Muric 3, Blazic 3, Nachbar 13, G.Dragic 22, Z.Dragic 15, Lorbek 5, Vidmar 9, Begic 8 [banner]

Bernardo Cianfrocca

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