Marcus Smart, PG
Università: Oklahoma State
Data di nascita: 6 Marzo 1994 (19 anni)
Altezza: 1.93 m
Mentre prosegue in NBA la marcia per arrivare ai playoff e sognare l’anello, già si inizia a chiedersi su quali giovani provenienti dalla NCAA le squadre punteranno per il prossimo anno. In quello che promette di essere il Draft più ricco e interessante degli ultimi anni spicca tra molte giovani stelle Marcus Smart, un ragazzone di quasi 20 anni originario del Texas e che milita negli Oklahoma State, ed è per molti in lista per essere scelto tra i primi 10 del first round della prossima estate. Attualmente disputa la sua seconda stagione tra le fila degli Oklahoma Cowboys.
Nella sua carriera scolastica nella Marcus High School di Flower Mound, Texas, ha raggiunto con i suoi compagni un incredibile record di 115-6 nell’arco di 3 anni. Non è da meno nel suo primo anno universitario: gli Oklahoma State fanno registrare un record di 24-8 piazzandosi terzi in classifica nella BIG 12 dietro Kansas e Kansas State. In quest’anno detiene il record di palle recuperate (99), e viene premiato giocatore dell’anno in conference della BIG 12, e freshman dell’anno della BIG 12. Grandi e convincenti prestazioni per lui, condite da 15,4 punti a partita, con 5,8 rimbalzi e 4,2 assist. Il 17 Aprile 2013, in una conferenza stampa, ha annunciato che non si sarebbe dichiarato eleggibile per il Draft, restando così a Oklahoma per disputare la stagione attuale da sophomore. Nella stessa estate prende parte ai mondiali u19 aiutando il team USA a vincere con 9,6 punti e 2,2 assist a partita, e mettendosi notevolmente in mostra.
Come si poteva facilmente ipotizzare quest’anno migliora le sue medie realizzative, con 17,8 punti, 5,8 rimbalzi e 4,4 assist a partita. Tra le sue doti migliori c’è sicuramente la creatività e una spiccata tecnica di passaggio; possiede inoltre una grande capacità di muoversi nel traffico creando spazi e tiri per se e per i compagni. Come se non bastasse gli addetti ai lavori ci assicurano che è in possesso di una mentalità forte e vincente, e gode di una reputazione da leader della squadra.
Volendo azzardare un paragone, con le dovute differenze, ricorda tecnicamente il primo Chris Paul, quello degli anni del college, anche se fisicamente e in molti movimenti si avvicina più a John Wall.
Ha anche difetti ovviamente, come quello della rapidità non proprio elevatissima, della sufficienza nel passaggio in alcuni casi (pecca giovanile), e del jumper dalla media distanza ,ma sta dimostrando partita dopo partita ottimi margini di miglioramento, lasciando immaginare un ottimo futuro in NBA tra i grandi, dove sicuramente continuerà a crescere e ad imparare potendosi confrontare con i migliori.
Nell’attesa lo si può osservare nel campionato NCAA con i suoi Oklahoma Cowboys, sperando di vederlo protagonista ad altri livelli negli anni a venire.
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