PROSPETTI NCAA #8: DOUG McDERMOTT

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DOUG McDERMOTT

WHNS_NEoma_247570_mmCUbkb18Altezza: 203 centimetri

Peso: 102 kilogrammi

Ruolo: Power Forward

Anno :Senior

Università: Creighton

La March Madness che in molti attendevano è finalmente iniziata e non c’ è un miglior momento per parlare di uno dei maggiori talenti in circolazione nel basket collegiale della nazione. Questa volta trattiamo di un  ragazzo che milita nell’università di Creighton, un giovane che può essere definito vecchio anche se all’anagrafe risulta appena venitduenne. Gioca nella maggiore divisione di college americano da quattro anni, e ogni anno le sue prestazioni migliorano a vista d’occhio. Stiamo parlando di uno dei giocatori più in voga del momento: Douglas Richard “Doug” McDermott.

Questo ragazzone di 2.03 metri sta facendo parlare di sè giorno dopo giorno,sempre di più. Il fatto che sia suo padre, Greg McDermott, ad allenarlo nei BlueJays di Creighton aumenta la curiosità e l’attenzione da parte di tutti gli amanti del basket universitario giocato negli states. Inizia a giocare a basket già all’età di 7 anni e con un padre così non poteva essere diversamente. Terminata la primary school ,Dough inizia a giocare nell’High School di Ames,  piccola città dell’Iowa dove la famiglia McDermott ha vissuto durante l’infanzia del giovane fenomeno.  Dopo il primo anno nel team del liceo è già subito una rivelazione: gioca 75 partite senza mai mancare  ed insieme al quasi coetaneo Harrison Barnes  completa un record storico di 53 vittorie consecutive nel campionato, vincendo diversi titoli tra le High School dell’Iowa. Nel suo ultimo anno liceale chiude la stagione con 20 punti e 8 rimbalzi di media,  entrando a far parte del First Team All State.

Intanto suo padre, apprezzato come allenatore nel panorama universitario, stava allenando i Cyclones di Iowa State e viste le evidenti potenzialità del figlio, lo convince a giocare per Northern Iowa, dove Greg stesso aveva allenato per più di ncb_u_mcts_576x324cinque anni. La vicinanza da casa e l’esperienza passata nell’univesità erano due fattori importanti per l’inizio della carriera di Dough. Dopo poco tempo però , coach McDermott firma un contratto di 10 anni da 1 milione di dollari l’anno con l’università di Creighton. Forse la svolta decisiva arriva in questo momento, quando il padre decide di portare con se suo figlio, per allenarlo e farlo crescere sia come giocatore che come uomo. Dough non giocherà una sola partita per le Pantere del Northern Iowa.

Il talento di Dough non deve aspettare una sola primavera per sbocciare: alla fine della 1° stagione registra 14.9 punti e 7.2 rimbalzi di media. Dall’esordio, gioca 49 partite in fila e dopo solo pochi mesi viene eletto ” Freshman of the Year”  della Missouri Valley  Conference. Diventa il secondo giocatore dopo quasi 60 anni nella storia dell’NCAA ad esser selezionato nel First Team da freshman.

Nell’anno da sophomore continua a migliorare le sue percentuali: chiude la stagione con 22.9 punti di media, terzo miglior realizzatore in tutto il paese. Diventa il migliore di sempre nella sua università per punti fatti, canestri segnati e percentuale da 3 punti in una stagione e non a caso, diventa il primo nella storia dei BlueJays ad entrare nell’All American First Team. La seconda stagione termina con l’approdo al 3° round nell’NCAA Tournament. Viene anche selezionato tra i candidati al “Naismith Award” che poi vincerà Anthony Davis, con i Kentucky Wildcats.

Durante il terzo anno, le sue enormi doti offensive e la straordinaria facilità realizzativa lo portano a siglare a fine stagione 23.2 punti di media, diventando così il miglior realizzatore del paese e il secondo giocatore per media punti a partita. Un’annata assai convincente, condita da nuovi riconoscimenti personali e una nuova nomina per il Naismith Award. Tutto fa pensare ad un suo vicino passaggio nella NBA, il più chiacchierato insieme a Trey Burke, sembra poter diventare una futura stella della massima divisione di pallacanestro. Ed invece, al contrario di ogni attesa, McDermott si dichiara non eleggibile, affermando il suo prolungamento a Creighton, per l’ultimo possibile anno da Senior.

In questo suo quarto anno a Creighton, oltre alle sue “skills” oramai esplose del tutto, c’è anche un’importante solidità di squadra. I Bluejays di coach Greg, entrano nelBracket NCAA di Marzo non da favoriti ma sicuramente come una squadra ostica e pericolosa: un ottimo record stagionale ed un titolo mancato della Big East division, perso in finale contro l’inaspettata università di Providence.Come ci si apsettava, nel suo ultimo anno Dough migliora ulteriormente le sue prestazioni: 26.9 punti 7.0 rimbalzi a partita. Viene eletto miglior giocatore della Big East ( dove è stata inserita Creighton in questo ultimo anno)e 20 giorni fa realizza il suo carreer high di 45 punti nella vittoria su Providence, che lo ha reso il 5° miglior realizzatore di tutti i tempi della NCAA ( 3.105 punti)superando Oscar Robertson e Hersey Hawkins. In stagione ha realizzato più di 22 punti p.p. in 13 gare consecutive ed ha segnato 30 punti, 13 volte. McDermott è sicuramente tra i favoriti al titolo di miglior giocatore dell’anno, insieme a Jabari Parker, Joel Embiid C.J Fair e Tyler Ennis, molte persone, come ad esempio il coach di Villanova Jay Wright, credono che lui lo meriti più di chiunque altro.0cb9671d28885f0a4e0f6a7067009e3b

Gioca come Power Forward, nonostante egli non sia eccessivamente strutturato fisicamente. Con il tempo ha migliorato le sue capacità di giocare in post, diventando così un egregio giocatore inside-outside. Nel post ha un’ottima padronanza del corpo, difende bene il pallone con un buon palleggio e anche se la maggior parte degli avversari è dotata di una forza superiore, riesce ad eluderli grazie ad una discreta rapidità. Nelle ultime 15 partite ha fatto registrare il 71% al tiro, la prova evidente che la difesa nei suoi confronti risulta inutile il più delle volte. Dal perimetro è un ottimo tiratore, il suo Jump Shot è rapido e effettuato molto in alto con le braccia, per questo difficilmente marcabile. Anche il tiro da tre punti è molto efficace ( 40.5% in questa stagione) , un’incredibile statistica evidenzia la sua devastante concretezza in ogni possesso (1.826 punti per ogni tiro compiuto) e anche per questo è uno dei migliori attaccanti del paese. E’ un ottimo rimbalzista, sia in attacco che in difesa, non è dominante ma è rapido e istintivo, e il più delle volte questa dote gli permette di conquistare rimbalzi nel pitturato avversario dopo il suo stesso primo tentativo. Deve sicuramente migliorare la sua difesa, non è aggressivo ne “pesante” da poter marcare avversari nel suo stesso ruolo. Ha delle carenze in difesa anche in situazioni di uno contro uno e di pick’n roll, e non è determinante nei raddoppi o negli aiuti. Se vuole giocare in una squadra NBA dovrà sicuramente aumentare massa fisica e migliorare la sua marcatura ma per un ragazzo con queste smisurate capacità, ci si aspetta un enorme miglioramento. Il MockDraft lo vede come una 10° scelta ma forse potrebbe essere scelto anche prima.

Redazione BasketUniverso

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