Prospetti NCAA: Kelly Olynyk

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Olynyk


Kelly Olynyk, C

Università: Gonzaga

Data di nascita: 19 Aprile 1991 (22 anni)

Altezza: 2.13 m

 

Una delle più grandi sorprese dell’ultima stagione collegiale. Nonostante abbia scelto di usufruire della “redshirt*” nella sua terza stagione, è esploso definitivamente, consacrandosi uno dei migliori pivot offensivi della scorsa stagione.

Questo centro biondo, di due metri e 13, è esploso alla sua quarta stagione a Gonzaga (uno dei pochi nel draft a completare l’intero percorso collegiale), dopo un anno di inattività, dovuto allo studio (vedi caso Festus Ezeli). Nell’ultima Regular Season, ha tenuto buone medie: 18 punti-7.3 rimbalzi-62% al tiro e 30% da 3.

La sua scelta di rimanere un’altra stagione è dovuta al fatto della possibilità di vedere il suo minutaggio aumentato, grazie alla partenza del centro titolare, Robert Sacre, chiamato a fine draft dai Los Angeles Lakers. Questa decisione è stata più che giusta per il canadese, che ha triplicato i suoi punti in partita, rispetto alla stagione da sophomore.

Offensivamente è un ottimo prospetto, ha molti movimenti in post-basso, ha un ampio range di tiro (ogni tanto piazza qualche tripla) ed è ottimo nel concludere in transizione con una schiacciata o con un comodo layup, grazie alla sua velocità, superiore agli altri pari-ruolo. Altro punto a suo favore è la percentuale ai liberi:  78% dalla linea della carità.

L’attacco è il suo punto forte, il buon movimento dei piedi e la sua velocità lo rendono pericoloso, ma la sua scarsa elevazione e le braccia relativamente corte lo penalizzano in difesa, spesso è disattento nei pick&roll, dove esce poco per aiutare e lascia sempre spazio al bloccante per concludere a canestro.

olynyk dunk

Altra nota dolente è la scarsa predisposizione a rimbalzo: per uno di tale altezza 7 rimbalzi sono insufficienti. Ha difficoltà nel tagliafuori e nel strappare i rimbalzi agli avversari. Decisamente meglio in attacco, nonostante la scarsa elevazione, riesce a concludere in tap-in.

Altro punto a suo sfavore è l’elevato numero di palle perse. Il pivot canadese è troppo istintivo nel partire in palleggio e rischia parecchi turnovers o sfondamenti. Essendo un centro, non è dotato di un eccelso ball-handling.

Statisticamente, uno dei migliori della scorsa stagione, probabilmente verrà scelto dopo la #10, secondo il nostro mock-draft è dato alla #12 ad Oklahoma, dove potrebbe avere spazio come centro titolare a fianco di Ibaka. Deve però smentire i suoi detrattori, migliorando in difesa e nell’attitudine a rimbalzo.

 

 

 *redshirt: L’università gli ha concesso un anno “redshirt” in cui lui si è dedicato solo allo studio, senza giocare.

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Francesco Manzi

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