NBA Curry 3 partite record

Record fantastici e come batterli nella stagione NBA 2021-22

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Che Curry abbia superato Ray Allen per maggior numero di triple in carriera lo sanno tutti. E il tassametro viaggia, ora a quota 2994. Ma quali altri record sono stati superati o possono essere battuti in questa stagione NBA?

 

LA FOLLIA A NOME STEPHEN CURRY

Ad oggi il miglior tiratore di sempre è anche a 155 partite consecutive con almeno un canestro da tre punti, la seconda striscia più lunga della storia NBA a sole due partite di distanza dalla prima. Indovinate di chi è la striscia ferma a 157: sì, ha proprio il numero 30 sulla schiena.

In stagione Steph è stato anche a 14.76 di plus-minus medio, se mantenuto a fine stagione sarebbe ampiamente il più alto mai registrato. Ora è a 11.6 ed è quarto dietro ancora una volta a sé stesso e al suo fido compagno Draymond Green, primo a 13.2.

 

CHRIS PAUL, THE POINT GOD

Uno dei (se non IL) miglior playmaker puro di tutti i tempi, CP3 qualche settimana fa è diventato il primo di sempre a raggiungere almeno i 20000 punti e i 10000 assist ma ha deciso di condire il tutto qualche giorno fa aggiungendo anche i 5000 rimbalzi in carriera.

In più a novembre ha superato Muggsy Bogues per maggior numero di partite con almeno 10 assist e 0 palle perse, diventando primo ogni epoca con la 47° partita di questo tipo in carriera.

Per chiudere, è attualmente a quota 1121 partite in quintetto consecutive in carriera, superato qualche giorno fa Patrick Ewing per la striscia più lunga della NBA. Se non dovesse mai partire dalla panchina prima del ritiro, diventerebbe il primo a raggiungere questo traguardo. Simply, the Point God.

 

BRODIE E LE PALLE PERSE

Russell Westbrook invece ha attualmente perso almeno un pallone in 402 partite consecutive, la striscia negativa più lunga da quando viene conteggiata questa statistica. La seconda più lunga è stata di James Harden, fermatosi a 239 partite mentre la più lunga attiva dopo quella di Westbrook è di Darius Garland, attualmente a 133.

Il prodotto di UCLA è diventato in questa stagione il più veloce a raggiungere le 4000 palle perse in carriera, superando il suo attuale compagno, LeBron James, di 188 partite. I due, rispettivamente quarto e primo per palle perse in carriera, distano al momento 621 palle perse.

Harden e Westbrook se la giocano anche per il maggior numero di partite con almeno 10 palle perse: prima di questa stagione erano 11-11, ma il neo giocatore dei Lakers ne ha messa a referto un’altra quest’anno proprio contro la prima squadra NBA di entrambi, gli Oklahoma City Thunder.

L’ultima partita di Westbrook senza palle perse è datata 16 marzo 2016.

 

LEBRON JAMES, RE ANCHE DELL’OVERTIME

lebron james

Palle perse a parte, LeBron è ovviamente anche dentro numerosi record positivi. Uno l’ha raggiunto qualche settimana fa, superando il compianto Kobe Bryant per maggior numero di punti segnati nei tempi supplementari: 419 contro i 415 del Mamba. In più LeBron ha anche messo a segno una tripla doppia con oltre 30 punti, superando sempre Kobe come il giocatore più vecchio a raggiungere questo traguardo.

Ma domani, a Natale, dovrebbe avvenire un altro sorpasso nei confronti dell’amico scomparso ormai quasi due anni fa: sono solo 12 i punti che mancano a LeBron James per diventare il giocatore con più punti segnati nel Christmas Day.

 

IL CLUB 50-40-90

Al momento nessuno dei giocatori NBA (escludendone circa 5 che però non hanno il minutaggio o il numero di partite giocate per qualificarsi) ha le percentuali per entrare nel club di coloro che, all’interno di una singola stagione, hanno tenuto medie superiori al 50% dal campo, al 40% da tre e al 90% ai tiri liberi. Però c’è chi potrebbe ancora farcela e diventare il 10° di sempre a riuscirci (12° considerando anche Elena Delle Donne in WNBA e Quinn Cook in G-League):

– Seth Curry: 52.5%, 41.1%, 87.1%
– Grant Williams: 51.1%, 45.3%, 86.7%
– Kevin Durant: 52.3%, 38.2%, 88.6%
– Bojan Bogdanovic: 47.7%, 45.3%, 86.7%
– Darius Garland: 47.7%, 38.6%, 90.4%
– Desmond Bane: 46.4%, 41.3%, 92.9%
– Austin Reaves: 50.0%, 39.0%, 88.2%
– Bryn Forbes: 46.7%, 42.6%, 88.9%.

Altri giocatori hanno almeno due delle tre medie ampiamente oltre la soglia ma la terza troppo distante:

– Steph Curry, Derrick Rose e Luke Kennard hanno una percentuale dal campo troppo bassa (per tutti intorno al 44%).
– Karl-Anthony Towns e Valanciunas hanno una percentuale ai tiri liberi troppo bassa (82.8% e 81.8%, ottime per due lunghi ma comunque troppo lontane dal 90% visti anche i tanti tiri tentati a partita).
– DeMar DeRozan ha una percentuale troppo passa nei tiri da tre punti (33.3%).

Kevin Durant potrebbe diventare il terzo di sempre a raggiungere questo traguardo per più di una stagione (Larry Bird 2 volte e Steve Nash 4 volte), oltre ad essere il solo insieme a Stephen Curry a poter pensare di tenere queste medie addirittura per una carriera intera, impresa solo sfiorata da Steve Nash:

– Curry: 47.5%, 43.1%, 90.8%
– Durant: 49.5%, 38.4%, 88.3%
– Nash: 49.0%, 42.8%, 90.4%.

 

NON SOLO IL MIGLIOR DIFENSORE DELLA LEGA

rudy gobert

Rudy Gobert ha vinto per 3 volte il premio di miglior difensore NBA e se vincesse anche quest’anno diventerebbe il terzo ogni epoca a farlo, raggiungendo Dikembe Mutombo e Ben Wallace. Nessuno c’è mai riuscito per 5 volte.

Ma in più il centro francese sta tenendo le medie di 15.5 punti e 15.1 rimbalzi a partita, tirando con il 71.4% dal campo: sarebbe il primo a finire una stagione con oltre 15 punti e rimbalzi con più del 70% dal campo.

Tre giorni fa ha concluso una serie di 64 partite consecutive con oltre il 50% dal campo (4/10 contro Charlotte), primissimo della “shot clock era” con DeAndre Jordan secondo fermatosi a 40.

 

I QUARANTELLI DEL BARBA

James Harden ha segnato almeno una volta 40 punti contro tutte le franchigie NBA, eccezion fatta per la sua ex squadra, gli Houston Rockets. Il 9 dicembre in Texas ne ha messi a referto “solo” 25, il 6 aprile al Barclays Center c’è l’altra sfida tra le due squadre di questa stagione: se il Barba ne mettesse almeno 40 in quell’occasione diventerebbe il primo nella storia NBA a segnare almeno 40 punti contro tutte le 30 franchigie NBA.

 

LE TOP 10 ALL TIME

Alcuni giocatori potrebbero presto entrare o continuare a scalare le top 10 delle varie categorie statistiche:

LeBron James: 998 punti per superare Karl Malone a quota 36928 e diventare 2°. 54 assist per superare Oscar Robertson a quota 9887 e diventare 7°, 308 per superare Magic Johnson e diventare 6°. 14 recuperi per superare Alvin Robertson a quota 2112 e diventare 10°. 538 minuti per superare Dirk Nowitzki a quota 51367 e diventare 3°.

Dwight Howard: 50 rimbalzi per superare Nate Thurmond a quota 14464 e diventare 10°, 248 per superare Kevin Garnett al 9° posto e 301 per superare Robert Parish all’8°.

Chris Paul: 51 recuperi per superare Gary Payton a quota 2445 e diventare 4°.

Carmelo Anthony: 793 punti per superare Shaquille O’Neal a quota 28596 e diventare 8°.

LeBron James sarà presto anche l’unico a entrare nella top 10 per tiri dal campo segnati, triple segnate (insieme a Curry, Harden e Lillard tra i giocatori attivi) e tiri liberi segnati (insieme ad Harden).

 

ALTRE STATISTICHE IN PILLOLE

nikola jokic

Il game winner di Devonte Graham contro OKC, tirato da ben 61 piedi (oltre 18.5 metri) è il tiro per vincere una partita più lungo mai messo a segno in NBA. Superato quello di Mahmoud Adbul-Rauf (55 piedi nel 1992).

Matisse Thybulle è al momento primo per media di stoppate tra le guardie nella storia NBA (0.95, Reggie Lewis è secondo a 0.93). Quest’anno è a quota 1.2 a partita

Gli Spurs il 3 dicembre hanno battuto Portland, portando il record contro i Blazers a 89-88. Sono l’unica franchigia NBA ad avere in regular season un record vincente contro tutte le altre.

Nikola Jokic ha un PER (player efficiency rating) di 33.0: se mantenuto diventerebbe il più alto di sempre, superando quello di Antetokounmpo del 2019/20 (31.86). Il greco quest’anno è a 30.5.

I Grizzlies hanno battuto i Thunder 152-79, marchiando la vittoria più ampia di sempre nella storia della Lega (73 punti, superati i 68 dei Cavs contro Miami nel 1991). A poco più di tre minuti dalla fine il margine era di 78, il più alto di sempre da quando l’NBA rileva queste statistiche (1996/97).

 

fonti: nba.com, basketball-reference.com, Crazy Stats.

Michele Manzini

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