Reyer Venezia: poteva andare meglio, ma va bene così

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Reyer Venezia: 7

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Sconfitta in semifinale scudetto 4-2 dalla squadra futura campionessa d’Italia, dopo aver assaporato l’impresa essendo andati avanti sul 2-1 e avendo superato l’armata Olimpia Milano in trasferta: è questo l’epilogo della stagione veneziana. Un epilogo tutto sommato assolutamente niente male, quasi da far firmare ad occhi chiusi per certi versi. Eppure tale epilogo si colloca al termina di una stagione sottotono per quanto riguarda il rapporto aspettative/risultati, almeno fino ai playoff, dove un improvviso cambio di marcia (inserimenti giusti e un orgoglio ritrovato) hanno risollevato un’annata travagliata, lasciando comunque i tifosi oro-granata più soddisfatti di quanto potessero immaginare. Addirittura qualcuno potrebbe accennare a qualche rimpianto per come si erano messe le cose…

green venezia

Il discorso non è stato lo stesso per la regular season. Campagna acquisti da far sognare i tifosi: Mike Green, uno degli eroi della Varese che sfiorò l’impresa nel 2013, Josh Owens e Michael Bramos per citarne qualcuno. Tutto lascia immaginare che potesse essere l’annata giusta per portare il tricolore in Laguna: la Reyer Venezia parte come una delle favorite per la corsa allo Scudetto. Solo che non c’è solo l’Italia: Venezia deve fare i conti anche con l’Eurocup, cosa non facile le prime volte, ma l’ottimismo rimane.
Il primo campo di prova è la Supercoppa. Sfida contro Milano, dominata e poi lasciata sfuggire di mano. Calo di concentrazione accettabile, soprattutto per una squadra nuova ad inizio anno. Per vedere la squadra vera e propria bisognerà aspettare ancora qualche mese, come è giusto che sia.
Infortuni a parte…

E già, perché se l’annata della Reyer, almeno in regular season, può essere definita sottotono, è soprattutto colpa di un’infermeria sempre piena. Dopo un inizio pressoché positivo in campionato e fuori, ecco la prima tegola: Tomas Ress fermo un mese. Certo, non è più il Ress di una volta, quello di Siena, ma è pur sempre un uomo squadra fondamentale che a Venezia ha portato tantissima esperienza. La stagione comincia a subire quindi qualche rallentamento, sia in Europa che in Italia, tanto da far dubitare di poter arrivare alle Final Eight; queste ultime verranno conquistate matematicamente solo a fine Dicembre. Nel frattempo l’infermeria è sempre più affollata: a Ress si aggiunge Peric, costringendo Venezia a tornare sul mercato firmando Boris Savovic. Uscito Ress è il turno di Mike Green: il calvario continua, e i risultati cominciano a risentirne. L’ultimo posto nel girone delle Last 32 di Eurocup e la sconfitta in casa contro Sassari costano il posto a Carlo Recalcati, alla vigilia delle Final Eight al Forum: Febbraio è uno dei punti più bassi della stagione veneziana.

de raffaele venezia

Venezia arriva dunque a Milano per una Coppa Italia senza troppe pretese, non tanto per il talento quanto per il clima. Arrivata settima, affronta l’Olimpia arrivata seconda: durante i primi due quarti la Reyer sembra voler mostrare di poter compiere l’impresa, ma nel corso del secondo tempo molla la presa e lascia scappare i futuri vincitori della competizione. Venezia esce ai quarti di Coppa Italia: ad inizio stagione sarebbe stato considerato una delusione, ma ora c’è troppo altro a cui pensare. In campionato le cose non migliorano per nulla: prima sconfitta contro Brindisi, poi all’over-time contro Reggio Emilia e di nuovo al Forum contro Milano. La Reyer Venezia, partita per vincere lo Scudetto, ora non è più nemmeno tanto sicura di disputare i playoff. In questo periodo arriva anche una delle sconfitte più difficili da digerire dell’intera stagione: la Reyer si lascia superare in casa dalla Victoria Libertas Pesaro, dopo un overtime.

pargo venezia

Nel frattempo, con gli stop e gli infortuni che vanno e vengono, è il momento di allungare le rotazione: si opta per l’ex Virtus Roma Melvin Ejim. Potrebbe essere considerato un altro turning point della stagione veneziana, questa volta per il meglio. Ma la sfortuna decide di colpire ancora: in pieno Aprile, Owens finisce la stagione a causa di un infortunio. Serve il miglior Ortner, quello che è stato assente per dei problemi personali per parte della stagione. Mentre ancora si pensa ad un sostituto per Owens, a fine Aprile arriva la certezza matematica dei playoff. Venezia sarà tra la quinta e l’ottava posizione, la zona della classifica più incerta che cambierà posizione ogni singolo minuto nell’ultima giornata.  Con i playoff arriva il colpaccio di mercato clamoroso, uno di quelli capaci di riportare entusiasmo a qualsiasi ambiente: Venezia firma Jeremy Pargo. 
L’effetto-Pargo per l’ultima giornata si fa subito sentire: Venezia supera la corazzata Avellino all’over-time. E’ poi il momento dei playoff, che vedranno la Reyer contro Cremona. Al meglio delle 5 partite, mantenere o conquistare il fattore campo rischia di diventare fondamentale se non decisivo: ecco perché Venezia, vincendo Gara-1, riesce a domare la sorpresa del campionato, vincendo la serie e portandosi in semifinale con il 3-1. Ma in semifinale c’è Milano…

green venezia

La semifinale tra Venezia e Milano meriterebbe un capitolo a parte. Su sei partite, il fattore campo è stato rispettato tre volte. Venezia parte alla grandissima, superando Milano in Gara-1 con un terzo quarto mostruoso e spaventando e non poco il pubblico milanese. Milano riesce a reagire portandosi sul 1-1, ma una Gara-3 perfetta porta Venezia di nuovo avanti nella serie: 2-1, ed è tempo di sognare nella Laguna. Gara-4 è già decisiva: in caso di vittoria la Reyer avrebbe un passo in finale. Ma Milano è solida e riesce a reagire, portandosi prima sul 2-2, sul 3-2 e poi chiudere a Venezia il passaggio in finale per 4-2.

Si conclude così la stagione della Reyer. Una stagione che alla fine è risultata abbastanza positiva, anche se molto spesso sottotono, ma che in realtà al suo interno è stata una delle più travagliate dal suo ritorno in Serie A, tra infortuni e quant’altro.

Cosa dovrà aspettarsi la Reyer Venezia nel futuro?

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Gabriele Buscaglia

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