Road to Rookie Of the Year: Simmons vola, ma le insidie sono dietro l’angolo

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Sono passate appena due settimane dall’inizio dell’NBA, ma il trend iniziale dei rookie è spesso molto importante, perchè rispecchia la fiducia nei propri mezzi che è forse l’arma più importante, insieme all’incoscienza, per un giocatore alla prima stagione nella Lega.

L’annata promette bene, e dopo un 16’/17′ che aveva visto in testa i giocatori di maggiore solidità, abbiamo 10/15 giocatori di talento con prospettive davvero impressionanti

Alcuni  addetti ai lavori dicono possa essere una delle migliori classi di sempre, noi per ora ci limitiamo a dire che ci sono molti giocatori che rappresentano l’esatta evoluzione del gioco:
Ben Simmons: il playmaker del futuro? Probabile, guida la transizione, crea miss-match, legge perfettamente i giochi nella metà campo offensiva e difensivamente è spesso efficace per la capacità di cambiare contro chiunque;
Lauri Markkanen: volevate il 4/5 tiratore? Eccolo servito. 2 metri e 13 di cecchino col sangue finlandese quasi congelato, grande mobilità sia offensiva per il pick and pop, sia per le rotazioni difensive. Le responsabilità non mancheranno vista l’assenza di super star nel roster dei Chicago Bulls;
Jayson Tatum: lui è stato forse il pezzo più pregiato del draft, ala tuttofare, tiratore mortifero, tecnica e mezzi atletici impressionanti che lo portano ad avere anche buone stat difensive. Sotto Brad Stevens e con l’infortunio di Hayward potrebbe crescere tantissimo e giocare minuti importanti anche durante i Play-Off;
De’Aaron Fox: c’era bisogno di un altro John Wall nella lega? Atleta pazzesco, velocità impressionante, capacità di guidare la transizione ed accelerare all’improvviso. Sembra esagerato, ma il paragone fatto rispecchia davvero le potenzialità del nuovo playmaker dei Kings;

Dopo questa breve lista, c’è un giocatore che sembra arrivare dal passato:
Lonzo Ball, va bene, state pensando che forse lo stiamo trattando con occhio di riguardo, sì è vero, ma non è per il carrozzone mediatico che ha attorno.
Lonzo Ball è un giocatore unico, fisicamente non ancora formato, con una visione ed un QI cestistico davvero elevato: mette in ritmo i compagni, sa cogliere i momenti e non permette che l’arroganza prevalga sulle sue decisioni per condurre la partita a modo suo, se una partita può fare 30-10-10 li fa, se una partita può fare 10-5-5 li fa. Questa capacità sorprende perchè non sembra venire dal futuro, ma nel basket di oggi è unica.
Lonzo Ball farà discutere e noi saremo felici di discutere, ma per ora soffermiamoci a pensare a che giocatore particolare siamo di fronte.

Dovremmo spendere parole anche per Dennis Smith Jr, Josh Jackson, Kyle Kuzma, Teodosic, Mitchell, Bogdanovic, Isaac e molti altri, ma ci sarà tempo. Per ora vi lasciamo con le statistiche dei migliori 25 rookie (di questo dodicesimo di stagione) proiettate sui 38′:


Statistiche da NBA.COM, rielaborazione dati a cura della redazione di BU.

Stefano Muratorio

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