Sassari-Venezia, le pagelle: tutti più che sufficienti i sardi, reparto lunghi della Reyer da rivedere

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BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Spissu 7: non è il ragazzo visto a Venezia nelle precedenti gare. Segna canestri importanti nei break poi rivelatisi decisivi. Lotta con tutti, da Tonut a Watt, che per poco lo strozza su una pseudo situazione di tagliafuori. Nella sua città sale matematicamente in cattedra.

Bilan 6: forma un’ottima coppia di lunghi con Happ, coprendo spesso il ruolo di “quattro” in attacco e difesa. 10 punti e 7 rimbalzi, fa girare la testa a Watt e Fotu e nei momenti decisivi diventa un “accalappia falli” (6 in totale). Mezzo punto in meno per il 2/6 ai liberi che poteva costare caro.

Treier s.v.

Happ 6.5: Dopo le ottime prestazioni in gara 1 e gara 2, lo statunitense ripropone un’ottima prestazione (11 p. e 7 r.) nata con il solito eccellente lavoro in post. Daye troppe volte è costretto al fallo, Mazzola nei cambi fatica ancor più del compagno. E anche in difesa è l’uomo che più fa tremare Watt e soci. Qualsiasi cosa accadrà, questo è sicuramente il playoff della consacrazione in maglia Dinamo

Katic 6: gioca più nel solito vista l’assenza di Kruslin, però non fa assolutamente rimpiangere né il collega croato né Gentile nelle rotazioni. Ottimi raddoppi, diversi tiri difficili, unici limiti su un inferocito Tonut.

Burnell 6.5: come per Spissu, questo è un nuovo inizio. Dimenticate due gare difficili al Taliercio, lo statunitense si fa sentire offensivamente (11 p. 4 a.) e alza il livello in difesa, soprattutto su Chappell. È sua una delle triple che sancisce la vittoria sassarese.

Bendzius 6.5: il terzo lungo della Dinamo è oggi quello che mette i punti più importanti. Nonostante percentuali bassissime (seppur 13 punti non siano pochi), nonostante per certi versi forzi troppo, il lituano si rivela ancora uno degli uomini che fa saltare il banco. O meglio, la Reyer.

Gentile 6: due tiri pesanti all’inizio della partita, tanta sostanza in difesa sugli esterni e forse qualche leggerezza su un Tonut che va a fiammate. Ci vuole personalità a rimanere in campo con 4 falli a inizio quarto e a non cambiare intensità. Personalità che a SteGent non è mai mancata quest’anno.

All. Pozzecco 6.5: Alcune scelte tattiche si rivelano efficaci, come il quintetto “lungo” e le scelte rischiose su Gentile. La sua squadra vola ancora sul +20, ma i fantasmi di venerdì non appaiono. Quando non spegne il cervello la sua Dinamo è proprio di un altro livello.

UMANA REYER VENEZIA

Casarin s.v.

Stone 6: “battezzato” al tiro meno spesso del solito, si fa perdonare facendosi trovare dappertutto e su tutti in difesa, dove fa il solito ottimo lavoro. Tutto questo però non basta ai fini del risultato.

Tonut 6.5: pur andando a correnti alternate, il ragazzo si rivela una volta di più un giocatore incredibile. 17 punti in una serata difficile dall’arco dei 6.75, eppure quando Venezia ha dato segnali di rimonta l’uomo cercato è sempre stato lui.

Daye 5.5: inizia al meglio ma perde il fuoco quando in difesa si ritrova a fronteggiare Happ, che consuma forza e pazienza. Nel finale serviva certamente una zampata da parte sua. Nonostante le difficoltà uno dei pochi orogranata con un plus minus positivo (12 p. e 7.).

De Nicolao 5: non sembra la stessa persona che venerdì ha tenuto banco nella rimonta decisiva. Molto impreciso e spesso totalmente fuori dal gioco.

Campogrande s.v.

Chappell 4: serata da dimenticare per lo statunitense, che anche in gara 2 aveva fatto tanta fatica a girare. Non brillante nei primi due quarti, assente-presente negli ultimi due. E Burnell ringrazia.

Mazzola 5.5: entra per far rifiatare il reparto lunghi, ma neanche lui basta per arginare Happ e Bilan. Battezzato dalla lunga distanza non sbaglia un colpo, ma nei momenti difficili la mano trema. 6 punti per lui.

Cerella s.v.

Fotu 4.5: troppa fatica in difesa nel pitturato, tanta fatica anche in attacco. Non brillante questo playoff per il neozelandese. Ma ha ancora tempo per farsi perdonare.

Watt 4: una prestazione da dimenticare per il centro. Sicuramente non se l’aspettavano neanche i compagni, che lo cercano anche nei momenti difficili, vedendolo subire Bilan e Happ, rifiutare tiri aperti e regalare possessi agli avversari. Totalmente in balìa degli avversari.

Jerrells 5.5: all’esordio in maglia Reyer, l’ex di turno fa la solita prestazione da Jerrells: si costruisce i tiri, addormenta il gioco e su alcune difese chiude un occhio. Spesso lezioso, non sfigura totalmente nella serata sassarese.

All. De Raffaele 5: Sassari è una squadra che si basa sul lavoro dei lunghi, lui so sa e prova a tamponare in ogni modo. Purtroppo per lui non funziona nessuna delle mosse progettate, né si rivelano efficaci le decisioni riguardanti le rotazioni. I tanti palloni persi saranno sicuramente fonte di discussione sul campo di allenamento.

Mario Puggioni
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