L’equazione “grande playmaker = tante palle perse” sembra avvalersi di nuove conferme stagione dopo stagione. Anche nel 2014-2015 NBA, i playmaker che occupano le posizioni più alte del ranking non vantano certo dei numeri invidiabili in questa particolare statistica: si va infatti dalle 4.4 perse di Carter-Williams alle 3.1 di Derrick Rose, passando (tra gli altri) dalle 3.9 di Westbrook e le 3.2 di Steph Curry.
C’è un curioso retroscena che riguarda proprio quest’ultimo. Da circa tre anni, ogni palla persa del playmaker di Golden State è diventata ancor più sanguinosa: durante la stagione 2012-2013, Curry ha fatto una scommessa con mamma Sonya che prevede il pagamento di 100 dollari per ogni palla persa oltre le 3 a partita.
Anche se dubitiamo che il conto corrente di Steph possa risentire di questo accordo, l’escamotage pensato da mamma Sonya e papà Dell (ex NBA) sembra dare i suoi frutti: le palle perse di Curry infatti sono passate dalle 3.8 della scorsa stagione alle 3.2 di quest’anno.
“Penso a questa scommessa ogni volta che scendo in campo”
ha commentato Steph sorridendo.
“So che ogni volta che collezionerò più di tre palle perse mi arriverà un messaggio di mia madre a fine partita con scritto cosa comprerà con i soldi della vincita”.
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