Stephen Curry si era già dimostrato abbastanza polemico con gli arbitri non appena questi ultimi gli avevano fischiato infrazione di passi su un doppio step back durante la sfida contro Sacramento. La point guard dei Golden State Warriors aveva mimato il numero 13 con le dita sulla propria divisa, evidente riferimento ai mancati fischi sulla stessa identica giocata nei confronti di James Harden. Il Barba aveva infatti fatto scalpore un paio di settimane fa, non venendo punito dagli arbitri per un doppio step back che aveva tra l’altro portato ad una tripla nei minuti cruciali della gara contro i Jazz, tanto da venire poi imitato (anche qui senza fischio) da Kyrie Irving qualche giorno dopo, proprio contro i Rockets.
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Nel post-partita, quando gli è stato chiesto di quella azione, Curry ha alimentato ancora un po’ la polemica:
L’ho visto fare una o due volte. Quindi ho voluto provare anche io. Ovviamente gli arbitri si sono confusi. Sapevano che ero un’altra persona, quindi hanno fischiato.
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