L’EuroLega torna a far parlare di sé fuori dal parquet. Negli ultimi giorni, Pedro Martinez, allenatore del Valencia Basket, e Ofer Yannay, proprietario dell’Hapoel Shlomo Tel Aviv, sono stati protagonisti di un acceso scambio di commenti sui social, che ha infiammato la community del basket europeo.
Martinez preoccupato per sicurezza e calendario delle partite a Tel Aviv
Lo scontro è nato dopo le dichiarazioni di Martinez, preoccupato per sicurezza e tempistiche del ritorno delle partite di EuroLeague in Israele. L’EuroLeague ha infatti previsto che Hapoel e Maccabi possano ospitare nuovamente le partite a Tel Aviv a partire da dicembre, in attesa di una nuova assemblea dei club.
Yannay ha attaccato l’allenatore spagnolo sui risultati sportivi:
“Un record di 1-3 contro Hapoel significa che non dovresti essere molto tranquillo. Immagina se andasse a 1-4… forse il Valencia prenderebbe in considerazione un nuovo capo allenatore.”
Martinez ha risposto con fermezza ma compostezza, chiarendo le sue priorità:
“Ciao, Ofer. Grazie per l’interesse che dimostri per il mio futuro, ma non preoccuparti perché è tutto sotto controllo… Salute e pace a te e ai tuoi cari”.
L’interazione evidenzia le tensioni legate alla sicurezza dei giocatori e al calendario delle partite in Israele, già oggetto di critiche da parte dell’allenatore del Valencia.
Fenerbahçe e Anadolu Efes contestano il ritorno delle partite a Tel Aviv
La situazione si complica ulteriormente: le squadre turche Fenerbahçe e Anadolu Efes hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, contestando l’annuncio del ritorno delle partite a Tel Aviv. Le due società hanno smentito che l’EuroLeague avesse preso una decisione condivisa con tutti i club durante la riunione informale del 21 ottobre 2025, sottolineando che non è stata effettuata alcuna votazione.
Le preoccupazioni continuano: sicurezza e monitoraggio costante
Le squadre turche hanno espresso forti preoccupazioni per la possibile ripresa delle partite a Tel Aviv e hanno ribadito che le discussioni con le autorità statali e l’EuroLeague sono ancora in corso, sottolineando la necessità di monitorare attentamente la situazione.
Il dibattito su sicurezza, calendario e gestione delle partite in Israele resta dunque aperto, mentre il confronto social tra Martinez e Yannay rappresenta solo la punta dell’iceberg di una questione sempre più delicata per il basket europeo.
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