The Decision 2.0: le reazioni

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LeBron ha comunicato dove andare, ed è finito sulla bocca di tutti, inevitabilmente. Diamo un’occhiata alle reazioni di chi è stato coinvolto direttamente in The Decision 2.0 e chi aveva semplicemente voglia di dire la sua…

LeBron è tornato ai Cavs.
LeBron è tornato ai Cavs.

L’undici luglio 2014 è stato un giorno speciale per gli appassionati di basket; come ormai tutto il mondo sa, LeBron James ha deciso di tornare a casa, nei suoi Cleveland Cavaliers, quattro anni dopo la sua ultima apparizione in maglia giallorossa. In Ohio è stato un tripudio unico, l’urlo di gioia dei tifosi dei Cavs si sarà sentito fino in Australia – a Miami, invece, hanno cominciato a bruciare le magliette col numero 6 (un déjà-vu). Ma i tifosi, si sa, vanno presi per ciò che sono: tifosi, appunto. La loro opinione è volubile come quella di un bambino capriccioso. Le reazioni interessanti sono invece quelle dei singoli individui coinvolti in questa vicenda, a cominciare dalle dirigenze di Heat e Cavs, le due società per cui ha giocato The King.

Con l’invenzione di twitter, inoltre, rendere pubblica la propria opinione è diventato più facile ed immediato; uno dei primi a twittare la sua soddisfazione per l’affare andato in porto è Dan Gilbert, proprietario del più grosso pacchetto azionario della franchigia di Cleveland:

Wojnarowski ha svelato anche i retroscena dell’incontro avvenuto tra Gilbert e LeBron, con il primo che ha spiegato in che modo i due abbiano superato le difficoltà dovute al comportamento tenuto in passato, rinnegando, di fatto ciò che aveva scritto nella famosa lettera pubblicata quattro anni fa. Il pentimento del proprietario dei Cavs non convince proprio tutti, ma in fin dei conti ha convinto la persona necessaria.

Pat Riley festeggia il titolo del 2013 con LeBron, ora i due si sono dovuti separare.
Pat Riley festeggia il titolo del 2013 con LeBron, ora i due si sono dovuti separare.

Dal punto di vista dello stile si rivela un gradino superiore, invece, il presidente dei Miami Heat Pat Riley, che prende la decisione di LeBron con la giusta filosofia – come avrebbe dovuto fare, forse, Gilbert nel 2010:

Nonostante sia deluso dalla decisione di LeBron di lasciare Miami, nessuno può criticare qualcuno perchè desidera tornare a casa. Gli ultimi quattro anni sono stati una serie incredibile di successi per la Florida del sud, per i tifosi dei Miami Heat, per la nostra organizzazione e per tutti i giocatori che ne hanno fatto parte. LeBron è un fantastico leader, atleta, compagno di squadra ed è anche una fantastica persona. Siamo tutti dispiaciuti vedendolo andare via.

Negli ultimi 19 anni, da quando lavoro insieme a Micky [Arison, ndr.], i Miami Heat sono sempre stati un’organizzazione da titolo; abbiamo vinto molteplici anelli e siamo stati in corsa per vincerne molti altri. Micky, Erik [Spoelstra, ndr.] ed io siamo determinati a fare tutto ciò che può servire per vincere altri titoli negli anni a venire. Abbiamo provato di saperlo fare e lo potremo fare di nuovo.

Sempre l’organizzazione degli Heat commenta The Decision 2.0 con molto rispetto di LeBron, per mano di Micky Arison, il proprietario della franchigia del Florida, che subito dopo l’esclusiva di Sports Illustrated ha cinguettato:

E dopo le importanti dichiarazioni di chi è stato coinvolto direttamente dalla scelta del King, andiamo a vedere come si sono espressi a riguardo i vari giocatori.

C’è chi è stato più sobrio e serio, come Varejao – che ha dato il proprio bentornato a LeBron – oppure Austin Rivers, che si è schierato al fianco del King…

… c’è chi ha criticato i fans sia dei Miami Heat (Drummond e Carter-Williams) che i fans dei Cleveland Cavaliers (Blake Griffin)…

… e poi c’è chi ci scherza su senza problemi, come il rookie infortunato Joel Embiid e un nuovo compagno di squadra del King, Matthew Dellavedova:

 


Insomma, ci sono state molte reazioni a caldo, ma l’impressione è che siamo solamente all’inizio… Lebron James c’è riuscito di nuovo: sarà il fulcro dell’attenzione mediatica fino per tutta l’estate.

Niccolò Armandola

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