The Hub, Boston, Massachusetts

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The Hub,Boston

“The Hub”,come adorano i bostoniani soprannominarla,”Il centro di tutto”,e a ben vedere Boston è sempre stata al centro di tutto: della Storia americana, della sua guerra per l’Indipendenza e oggi della vita culturale e accademica del Paese senza tralasciare le numerosissime vittorie nei vari campionati professionistici americani. Considerata la città americana più europea di tutte,può vantare ben 5 squadre nei 5 principali sport professionistici americani,i New England Patriots (precedentemente noti come Boston Patriots e Bay State Patriots) nella NFL,i Boston Bruins nell’NHL,i Boston Red Sox (conosciuti in precendenza con i nomi di Boston Somersets prima e Boston Americans poi) nell’MLB,i New England Revolution nell’MLS ed i famosissimi Boston Celtics (adorati anche qui in Italia) nell’NBA.

Ai nostri fans italiani e non che decidessero di visitare Boston personalmente possiamo consigliare i numerosi musei (su tutti il Museum of Fine Arts)  oppure  i quartieri universitari del MIT,Harvard e Boston University,con un occhio anche al distretto finanziario. Ma senza ombra di dubbio la migliore di tutte le mete è il Freedom Trail, ovvero un percorso di 4 chilometri creato ad hoc per i turisti: si tratta di una camminata seguendo i mattoni rossi che consente di vedere tutti i siti di maggiore interesse storico e artistico della città. E’ assolutamente consigliato farlo perchè vi consentirà di stare all’aria aperta e di godere di ogni angolo che questa bella metropoli ha da offrire.

Bene,dopo avervi presentato The Hub a livello geografico,ora passiamo all’immensa storia sportiva di questa fantastica città.

NFL-New England Patriots

Iniziamo con il football americano,quindi con i New England Patriots (fondati nel 1960),che dovettero aspettare ben 42 anni per vincere il primo Super Bowl,il XXXVI,tenutosi  al Mercedes-Benz Superdome (allora conosciuto come Louisiana Superdome) di New Orleans,per poi ripetersi nel 2004 al Reliant Stadium di Houston in occasione del XXXVIII Super Bowl e nel 2005 nel Jacksonville Municipal Stadium di Jacksonville nel XXXIX Super Bowl. Tutto iniziò nel 2000,anno in cui l’attuale allenatore dei Patriots Bill Belichick fu assunto e proseguì nel 2002,con il nuovo Gillette Stadium. Guidati da Belichick e dal quarterback Tom Brady (senza ombra di dubbio i personaggi più importanti del football americano bostoniano), la squadra vinse tre Super Bowl in quattro anni, oltre a terminare la stagione 2007 con un perfetto 16–0 come record, diventando solo la quarta franchigia della storia a concludere imbattuta la stagione regolare e l’unica dopo l’espansione del calendario a 16 gare.

NHL-Boston Bruins

Proseguiamo con l’NHL,dunque con i Boston Bruins (fondati nel 1924),vincitori per 6 volte della Stanley Cup (premio assegnato ai vincitori dei PO). La squadra incominciò fin da subito a vincere nel 1928-’29,salvo poi ripetersi nel 1938-’39, 1940-’41, 1969-’70, 1971-’72,ma soprattutto nel 2010-’11,dopo ben 39 anni,ritornò sul tetto del mondo grazie alle prestazioni del capitano Zdeno Chára e del portiere Tim Thomas.

MLB-Boston Red Sox

Arriviamo all’MLB,arriviamo ai mitici Boston Red Sox.

La squadra è un vero credo,quasi una divinità,dato che la storia Red Sox è ricca di momenti memorabili, storie incredibili e, persino, maledizioni misteriose. Fondati nel lontano 1901 i “Calzetti Rossi” sono contraddistinti dalla loro leggenda,legata soprattutto alla misteriosa “Maledizione del Bambino”. Nei primi anni della loro storia i Red Sox furono la squadra dominante della lega, tanto da vincere 5 titoli in 16 anni (1903,1912,1915,1916 e 1918),ma nell’ultima annata da vincitori per alcuni problemi finanziari i Red Sox cedettero agli allora poco quotati New York Yankees l’uomo di punto della franchigia: George Herman Ruth, soprannominato “The Babe” – “Il Bambino”, per il suo viso fresco e giovanile. Alla notizia il giocatore reagì malissimo e lasciando letteralmente infuriato l’ufficio della dirigenza lanciando una terribile profezia: senza di lui i Red Sox non avrebbero più vinto un campionato!

La maledizione si rivelò così azzeccata tanto da durare per ben 86 anni,il tempo necessario ai Red Sox per spezzare il maleficio: nel 2004, sotto 3-0 nella serie al meglio delle 7 partite della semifinale di campionato contro gli acerrimi rivali degli Yankees, i Red Sox riuscirono nella ineguagliata impresa di ribaltare il risultato. Vinsero la serie 4-3 per poi trionfare in finale contro i St. Luois Cardinals per 4-0.

Nel 2007 arrivò un’altra World Series,questa volta con più consapevolezza nei propri mezzi grazie ai fondamentali acquisti come Daisuke Matsuzaka e Dustin Pedroia,che permise ai Calzetti Rossi di chiudere la finale in sole quattro gare contro dei soprendenti Colorado Rockies.

MLS-New England Revolution

La penultima tappa del nostro viaggio nel passato sportivo di Boston passa per l’MLS,con i New England Revolution (squadra fondata nel 1995),che nella loro (seppur breve) storia hanno vinto solamente due trofei:  la Lamar Hunt U.S. Open Cup (coppa nazionale statunitense) nel 2007,dove batterono l’FC Dallas per 3-2 nella finale (giocata allo stadio Pizza Hut Park di Frisco, casa del club texano) e la SuperLiga (torneo che vede affrontarsi quattro squadre della MLS ed altrettante del campionato messicano),battendo ai calci di rigore gli eterni rivali della Houston Dynamo. Il personaggio più importante della storia del club è senza ombra di dubbio Jay Heaps,ex giocatore (fino al 2009) ed attuale allenatore.

NBA-Boston Celtics

Siamo arrivati al capolinea del nostro percorso sportivo e non per quanto riguarda Boston,e non possiamo non soffermarci sui gloriosi Celtics. Fondati nel lontano 1946 sono la squadra più vincente dell’intera lega,potendo vantare su ben 17 titoli NBA.

Quando tutto ebbe inizio però la franchigia non si presentò con un roster eccellente e dovettero passare 10 anni prima di vincere qualcosa,la prima stagione vincente fu quella del 1956-’57,che si concluse con la conquista del primo titolo NBA della loro storia, sconfiggendo in finale gli St. Louis Hawks di Bob Pettit dopo due emozionantissimi tempi supplementari nella decisiva gara sette. Fu l’inizio del periodo noto come La Dinastia, dove i Celtics vinsero undici titoli in 13 anni,capitanati da Bob Cousy (ritiratosi nel 1963) e da Bill Russell.

Nelle successive stagioni, i Celtics infransero record su record arrivando persino a vincere otto titoli consecutivi,impresa mai riuscita a nessun altra squadra. In questa striscia vincente, la franchigia incontrò per ben cinque volte in finale i Lakers,con cui iniziarono la più intensa rivalry della storia dell’NBA.

Gli anni ’70 furono caratterizzati dal trio Jo Jo White-John Havlicek-Dave Cowens,rispettivamente playmaker,ala piccola e centro titolare e videro la squadra biancoverde alzare due titoli NBA,nel ’74 (vincendo in finale contro i Milwaukee Bucks 4-3) e nel ’76 (4-2 ai danni dei Phoenix Suns),memorabile soprattutto il festeggiamento di Cowens che dopo aver vinto la gara 7 decisiva andò a festeggiare a suon di birre con gli amici e misteriosamente scomparve nella notte: venne ritrovato da diverse persone alle 8 di lunedì mattina sdraiato su una panchina del centro cittadino di Boston,i cittadini scandalizzati svegliarono il nativo di Newport e gli rivelarono l’identità dicendogli della vittoria del titolo il giorno precedente,Cowens,totalmente incosciente,non si ricordò il suo nome,ma ancora ubriaco fadricio ebbe la forza di ricordarsi una cosa e disse sibilando: “Yeah…I’m a Celtic….”

Nel corso degli anni ’80 la franchigia tornò a brillare grazie all’arrivo di uno dei migliori tre giocatori di sempre,Larry Bird,che,potendo vantare su dei compagni di squadra del calibro di Kevin McHale e Robert Parish,vinse 3 titoli NBA. Il primo arrivò nel 1981,battendo in Finale gli Houston Rockets in 6 gare. Il titolo più sentito però giunse nel 1984,quando i Celtics batterono gli odiati rivali losangelini in 7 gare al termine di una delle migliori 5 Finali NBA della storia. Boston riuscì a ripetersi anche due anni dopo,battendo nuovamente in Finale gli Houston Rockets in 6 gare. Nel 1992 però,si concluse l’era Bird,che portò 3 titoli  in 5 Finali NBA e la squadra dovette passare un lungo periodo di rifondazione prima di ridiventare nuovamente competitiva.

Estate 2007,il cuore dei tifosi biancoverdi ritornò a battere come prima,più di prima,grazie alle firme della SG Ray Allen e della PF Kevin Garnett,che insieme allo storico capitano Paul Pierce andarono a formarono a formare il famoso Big Three (riprendendo la tradizione celtica,dopo White-Havlicek-Cowens e Bird-McHale-Parish). Il sogno di tutti i bostoniani si tornò a realizzarsi il 17 giugno 2008,giorno in cui i biancoverdi sconfissero 131-92 (che ad oggi rappresenta la vittoria con più ampio margine in una gara decisiva per il titolo) i Lakers in gara 6 e alzarono il 17esimo titolo di Campioni NBA.

In questi ultimi anni Boston ci ha sempre riprovato,ma vuoi per gli infortuni cruciali (vedi Garnett nel 2009,Perkins 2010 o Green,Bradley e Wilcox nel 2012) o per situazioni sfavorevoli (Miami 2011),non sono più riusciti a vincere l’anello.

Ora sono tornati,più carichi che mai,con un roster profondo e utile,senza dimenticare il nuovo volto del reparto lunghi,che sia davvero l’anno buono per i Celtics?

D’altronde,Boston è per tradizione legata a vincere e rivincere,essendo soprannominata The Hub,il centro di tutto appunto.

 

 

 

Redazione BasketUniverso

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