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Troppe emozioni in un giorno solo. Ma viviamo per giorni come questo.

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Già da ieri pomeriggio abbiamo iniziato a pensare al match con la Serbia, alle emozioni che ci hanno fatto vivere a Berlino e a Belgrado, al fatto che prima o poi ci devono battere e a quanto eravamo spalle al muro dopo la pessima gara contro la Repubblica Dominicana.

Ieri sera abbiamo fatto fatica a prendere sonno, a mezzanotte eravamo ancora lì a pensare cosa avremmo dovuto fare per fermare Bogdanovic, Milutinov e Nikola Jovic. A un certo punto però chiudiamo gli occhi. Non si sa come ma li chiudiamo.

Questa mattina ci svegliamo e abbiamo un pensiero fisso: palla a due alle ore 10.00. Palla a due alle ore 10.00. Tanto quello la perdiamo contro Milutinov. Difesa dopo la palla a due vinta da Milutinov alle ore 10.00. Così è più credibile.

La partita inizia bene, Spissu è il solito Spissu di quando gioca contro la Serbia e sembra la nostra giornata. Poi però questi ingranano e alla tripla di Nikola Jovic, uno che fino a quel momento non aveva segnato nemmeno 5 contro 0, abbiamo spento un po’ tutti Rai, Sky, Now, Dazn e siamo tornati a lavorare.

Poi però abbiamo visto Simo in modalità Super Saiyan e allora abbiamo detto “vabbè questa mail la mandiamo dopo”. E abbiamo visto anche Gigi che sembrava quello del 2013 in Slovenia e allora abbiamo detto “vabbè questa call la rimandiamo alle 12.30”. Poi però li abbiamo visti vincere e allora abbiamo rimandato tutto al pomeriggio. Nel mentre godiamo come dei matti perché NON CI BATTONO MAI.

C’è un però. Noi abbiamo rimandato tutto il lavoro che avremmo dovuto la mattina al pomeriggio. ma alle 14 c’è Repubblica Dominicana-Porto Rico. Teoricamente una passeggiata per Towns e compagni, praticamente Waters sembra Curry e arrivano a mettere una dozzina di punti di vantaggio, per poi bruciare tutto il vantaggio poco prima dell’intervallo lungo.

Nel terzo quarto sembra morta, come Serbia-Italia, ma i portoricani la riaprono, come l’Italia, e succede il miracolo. Alle 16.03 ci rendiamo conto che siamo di nuovo padroni del nostro destino in questa FIBA World Cup 2023. Non ci crediamo ma comunque iniziamo a fare i calcoli.

Onestamente non avremmo mai pensato di vivere una giornata con così tante emozioni ieri a mezzanotte quando stavamo cercando nel nostro letto il modo per fermare Bogdanovic, Milutinov e Jovic. Ma noi viviamo per giornate come questa.

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